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SCUOLA ELEMENTARE DI PERGOLA

 

LA VALUTAZIONE DELLE CAPACITA' PSICOCOGNITIVE DEI BAMBINI

 

Sperimentazione di Alessandra Berardi

 

1996

 

 

 

PRESENTAZIONE

Ritengo di poter affermare con la forza tranquilla dell'esperienza convalidata che la società tutta può e deve voler molto bene agli insegnanti che sperimentano, che sanno intrecciare una rete di metodi, che legano strategie di osservazione alla formulazione di domande intelligenti, in funzione delle quali progettare le proprie esperienze, ricche di senso.

La sperimentazione. la curiosità, il dubbio, il distacco ironico sono le radici della scienza: serve pi scienza nella società e nella scuola, evitando in ogni caso di affezionarsi troppo alle proprie sicurezze e di attardarsi nelle conferme ripetute. Se la bellezza è negli occhi di chi guarda e nelle orecchie di chi ascolta, serve un modello di pazienza di diligenza di disciplina, di umiltà, di dedizione e di potenza interpretativa per chi osserva e ascolta, cioè per l'insegnante.

L'insegnante osserva e ascolta per conoscere e per conoscersi, per capire e per capirsi, per orientare e per orientarsi, per valutare e per valutarsi e ha bisogno di strumenti opportuni, adeguati e mirati, da padroneggiare e usare in maniera attenta e in una continuazione evolutiva, che illumina e accompagna: è un gioco di .specchi e ritorni, di ,soste e accelerazioni, di avvicinamenti e distanziamenti, da cui emergono ruoli e stili nella loro autonomia e nella loro reciprocità, da cui deriva un continuo aggiustamento del progetto educativo e in una prova alta di esercizio di responsabilità, pubblica e professionale, che tiene in , forte evidenza i criteri del rispetto e della delicatezza.

Il compito è arduo: si tratta di proteggere e aiutare il cervello, cento miliardi di neuroni costantemente impegnati c da impegnare non solo con le informazioni ma anche con il gioco e con le emozioni.

Al fondo della fantastica storia delle concezioni scientifiche (peraltro spesso facilmente rintracciabili nei discorsi dei bambini), nella conoscenza contemporanea si sta rafforzando l'idea di un funzionamento del cervello integrato a quello dell'intero organismo, connesso in modo vitale al suo ambiente, dentro il linguaggio che comunica il pensiero, oltre 1' idea di strutture fra loro estranee o gerarchizzate.

In effetti l'attualità delle neuroscienze suggerisce l'architettura del cervello come un prodotto intrinseco delle esperienze di ognuno di noi, corrispondente alla storia di ogni singola persona: le tantissime connessioni, gli infiniti collegamenti sono il risultato di un processo adattivo, dell'interazione con l'esterno rappresentato dai processi culturali e di socializzazione; il cervello di ognuno di noi è un prodotto irripetibile, l'architettura neuronale non è interamente predestinata dai geni, ma costantemente soggetta a processi di validazione che ne modellano lo sviluppo e gli esiti allo sfondo deterministico occorre sostituire lo sfondo della complessità.

Dentro questo tratteggio essenziale si iscrive il modello di formazione/aggiornamento, da cui scaturisce anche questo testo: un modello confermato nelle più recenti fonti normative e contrattuali, un modello che prefigura benessere e professionalità consistenti, che si avvale di studio, ricerca, sperimentazione assistita, documentazione e socializzazione; un percorso che arricchisce chi offre e chi riceve e che, contro le ristrettezze delle ricette ripetitive e delle scienze esatte, utilizza consapevolmente l'irresistibile seduzione della narrazione.

Angelo Verdini
Direttore didattico di Pergola