PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
(P.O.F.) ANNO SCOLASTICO 1999/2000
FUNZIONI E CARATTERE DEL P.O.F.
ANALISI DELLA REALTA’ SOCIO-AMBIENTALE
COLLOCAZIONE SPAZIALE E REALTA’ PRODUTTIVE
ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SCOLASTICI
RISORSE STORICHE, ARTISTICHE E PAESAGGISTICHE
CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
Le attività curricolari, ordinarie
e compensative, ed extracurricolari previste dalla program-
CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA
Verifiche continue sia dei
risultati raggiunti che degli interventi.
ATTIVITA’ INTEGRATIVE E
COMPLEMENTARI DI ISTITUTO FUNZIONALI AL P.O.F.
PROGETTO DI RECUPERO –
CONSOLIDAMENTO – POTENZIAMENTO SCUOLA MEDIA
PROGETTO DI RECUPERO DIDATTICO ED
EDUCATIVOSCUOLA ELEMENTARE - A.S. 1999/2000
PROGETTO PER LO SVILUPPO FUNZIONALE
– MOTORIO DEL BAMBINO DI SCUOLA MATERNA
A.3 PROGETTO: “RICICLO, RICICLO”
A.3.1 LABORATORIO CREATIVO “VUOTI A
RENDERE”
A.3.2 LABORATORIO CREATIVO “UN
MONDO USA E GETTA”
A.3.3 LABORATORIO CREATIVO
“RICICLAGIOCANDO”
A.4 PROGETTO “A SCUOLA NEL PARCO”
A.4.1 - LABORATORIO CREATIVO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE “TINTEGIOCHIAMO”
A.4.2 – LABORATORIO CREATIVO DI
EDUCAZIONE AMBIENTALE“RICOSTRUIAMO IL PASSATO”
A.4.3 – LABORATORIO CREATIVO DI
EDUCAZIONE AMBIENTALE PERCORSO “PROGETTO NATURA”
PIANO DELLE ATTIVITA’ FUNZIONALI
ALL’INSEGNAMENTO – SCUOLA MEDIA A.S. 1999/2000
Il
Piano dell’offerta formativa dell’ Istituto Comprensivo di scuola materna,
elementare e media “R. Sanzio” di
Mercatino Conca (PS) costituisce la carta identificativa dell’ Istituto
e rappresenta la risposta organica ai bisogni formativi e alle esigenze di
diritto allo studio dell’ utenza scolastica dei Comuni di Mercatino Conca,
Monte Cerignone, Monte Grimano e Sassofeltrio.
Il
P.O.F. esplicita la pianificazione annuale delle attività formative e
didattiche e le modalità della loro attuazione nell’ambito dell’autonomia
scolastica; fanno riferimento al P.O.F.
il Regolamento di Istituto e le Programmazioni educative e didattiche: gli
interventi previsti per l’anno scolastico 1999/2000 si fondano sulla
partecipazione attiva dei soggetti educativi, quali protagonisti del percorso
di formazione, sull’ identità dell’ Istituto, che insiste su una realtà
territoriale omogenea sul piano economico, socio - culturale e ambientale,
quale è quella della media Valle del Conca, sull’ intenzionalità degli
interventi stessi e sulla responsabilità delle funzioni e dei compiti da parte
dei singoli operatori scolastici e degli Organi Collegiali di indirizzo e di gestione.
Dal
presente piano dovranno derivare le
programmazioni educative e didattiche dei diversi ordini di scuola come
strumenti più adatti a rendere efficaci e concreti gli obiettivi del Piano
stesso e dovrà rappresentare per gli
operatori il quadro di riferimento vincolante per l’impostazione delle
Programmazioni Educative e didattiche e dei Piani didattici curricolari e
individuali, per gli utenti la garanzia di una efficace azione di formazione e
di istruzione della scuola e per i soggetti esterni alla scuola ( Istituzioni,
Enti pubblici e privati) una opportunità di sinergie su obiettivi educativi e
culturali condivisi.
L’
analisi della realtà in cui vivono i soggetti utenti del pubblico servizio
scolastico è preliminare e indispensabile per l’acquisizione delle informazioni
generali e specifiche su cui impostare il P.O.F..
Il dato preliminare e
fondamentale che si evidenzia dal contesto in cui opera la scuola, è che i
bisogni educativi specifici non sollecitano, almeno al momento attuale,
interventi di marcate modifiche nell’organizzazione delle attività scolastiche:
ciò sia per la difficoltà di approntare nuovi servizi (trasporti, mense, ecc.)
da parte degli Enti locali sia per la presenza di operatori e di utenti non
molto inclini alle grosse novità, che preferiscono attività tradizionali nei
metodi e nei contenuti.
L’ Istituto Comprensivo di
scuola materna, elementare e media “R. Sanzio” di Mercatino Conca raccoglie
l’utenza dei territori comunali di Mercatino Conca, Monte Cerignone, Monte
Grimano e Sassofeltrio, zona della
media valle del Conca, al confine con la Romagna e con la Repubblica di
San Marino.
E’
un territorio collinare-montano, con difficoltà di comunicazione soprattutto
fra i capoluoghi e le frazioni, che ha conosciuto un modesto sviluppo industriale; oggi la sua economia, oltre che sull’agricoltura
e sull’ allevamento, si basa su alcune attività artigianali, sul commercio, sul
turismo e sul pubblico impiego. Buone opportunità di lavoro sono offerte dalla
vicina Repubblica di San Marino.
La
popolazione dei quattro comuni, dislocata anche nelle campagne, ha conosciuto
nel passato una notevole riduzione: oggi si è quasi stabilizzata, ma è
progressivamente invecchiata.
Fino
a qualche anno fa, le strutture scolastiche ( materne ed elementari) erano
presenti sul territorio in maniera più capillare, oggi invece la situazione è la seguente: Mercatino Conca (capoluogo): scuola media
statale convenzionata con gli altri comuni, scuola elementare e materna; Monte Cerignone: scuola elementare e
materna; Monte Grimano: scuola elementare e materna; Fratte di Sassofeltrio:
scuola elementare e materna.
I
trasporti sono effettuati dagli scuolabus dei comuni e da una ditta privata
(per la scuola media). Ogni comune dispone di una mensa scolastica per gli
alunni della scuola materna ed elementare; i Comuni di Mercatino e
Montecerignone hanno una biblioteca
aperta al pubblico.
Tutti
e quattro i comuni dispongono di un campo di calcio; Mercatino Conca ha
anche una piccola palestra e un campo di pallavolo e pallacanestro annessi alla
scuola media e una palestra regolamentare di cui usufruiscono anche gli alunni
della Scuola Media. Esistono anche campi da tennis (privati), attualmente
chiusi. Monte Cerignone: dispone di un campo polivalente
(pallavolo, pattinaggio, tennis). Monte
Grimano: ha una palestra, campi da tennis (privati), piscine scoperte
(private) e campo da calcetto (privato). Sassofeltrio: pista da
moto-cross, campi da tennis, sala palestra e bocciodromo.
Per
il tempo libero, oltre alle suddette strutture sportive, sono disponibili anche
una discoteca (a Mercatino Conca), bar, teatri (a Mercatino Conca e a Monte
Cerignone), sale parrocchiali, associazioni sportive. I comuni, inoltre,
offrono la possibilità di partecipare ad alcune attività integrative (corsi
musicali, informatica, danza, pallavolo, karatè).
Ogni
comune dispone dell’ambulatorio medico, mentre
Mercatino Conca è sede di
distretto sanitario, che fa parte del Presidio di Macerata Feltria e della
A.S.L.n.2 di Urbino.
Mercatino
Conca, che è il centro del comprensorio ed è posto nel fondovalle, non ha risorse
storiche, essendo di origine recente, invece Monte Cerignone, Monte Grimano e
Sassofeltrio presentano un centro storico sviluppatosi attorno alle rispettive
rocche (quella di Monte Cerignone si è conservata, è stata restaurata ed è
visitabile): esse costituiscono una importante risorsa artistica, culturale e
turistica.
La
zona inoltre è caratterizzata dalla presenza di verdi colline, fra le quali
scorre il fiume Conca con i suoi affluenti, che ne fanno un luogo paesaggistico
molto interessante fra Marche , Romagna
e Repubblica di San Marino. Sono stati censiti, ed alcuni anche
restaurati, gli antichi mulini ad acqua che sorgevano lungo il corso del fiume
Conca. Sui colli circostanti sono sorti nei secoli passati gli attuali
capoluoghi di Monte Cerignone, Monte Grimano e Sassofeltrio. A Monte Grimano
sono state riaperte le terme con
sorgenti di acque alcalino sulfuree; altre fonti di minore importanza
sono sparse sul territorio.
Le
suddette risorse storiche, artistiche e
paesaggistiche sono valorizzate da Enti Locali, Pro-Loco e varie
associazioni.
Da
quanto esposto si ricava che il territorio che fa riferimento all’Istituto
Comprensivo di Mercatino Conca presenta una connotazione
socio-economico-culturale complessivamente non del tutto positiva; tuttavia la
scuola, attraverso i suoi operatori, è fiduciosa di poter svolgere un lavoro proficuo per migliorare
l’attuale situazione, grazie anche alle famiglie che appaiono sufficientemente
aperte e disponibili alla collaborazione e alle risorse esterne costituite
dalle Amministrazioni comunali suindicate, dal Distretto sanitario della
A.S.L.n.2, da soggetti ed Enti con finalità sociali, culturali, religiose,
sportive, da imprese artigianali, commerciali e turistiche, che potrebbero
diventare una potenziale fonte di sostegno e di finanziamento per le attività
della scuola.
Non
sono naturalmente da dimenticare le risorse interne, al di là di quelle umane e
professionali che vanno valorizzate ed ampliate garantite dallo Stato, dalle dotazioni strumentali e di
laboratorio, dalla disponibilità ad attività aggiuntive da parte dei docenti.
Sulle risorse esterne si potrà contare se ci sarà un’attenzione costante della
scuola al territorio e se si sarà in grado di interagire efficacemente con la
comunità locale, anche attraverso contatti diretti e con la sottoscrizione di
convenzioni e accordi di programma.
Per
l’analisi dei bisogni formativi degli alunni saranno utilizzati gli strumenti
diagnostici che si riterranno più opportuni, come test cognitivi e socioculturali,
mentre si rafforzerà ulteriormente il raccordo informativo dei docenti della
scuola media con i docenti della scuola elementare e materna.
Ciò
allo scopo di garantire efficacia al processo di formazione, di individuare il
livello delle competenze e delle
competenze e di mettere in atto, quindi, gli interventi più opportuni.
I DATI
L’
Istituto nell’anno scolastico 1999/2000 presenta la seguente consistenza:
- scuola media: totale alunni iscritti e frequentanti n.115
-classi funzionanti n. 6 a tempo normale - docenti n.13 - personale
A.T.A. n. 7
- scuola elementare: totale alunni iscritti e frequentanti
n. 134- classi funzionanti n. 13 -
docenti
n.22
- scuola materna: totale alunni iscritti e frequentanti n.98
- sezioni funzionanti n. 5 - docenti n.11
Il
presente Piano tiene conto delle esigenze formative degli alunni, della realtà
socio-culturale in cui vivono e delle precedenti esperienze che hanno
caratterizzato l’azione educativo - didattica sviluppata dai docenti, allo scopo di realizzare al meglio i compiti
e le finalità assegnati alla scuola , soprattutto per quanto riguarda l’
elevazione del livello di educazione e
di istruzione di ciascun alunno e l’orientamento ai fini delle scelte
successive. Tenderà dunque a:
migliorare la qualità e il livello
delle prestazioni scolastiche, utilizzando in maniera razionale e coerente, nell’ambito dell’autonomia
didattica e gestionale, spazi, tempi e risorse per offrire una risposta adeguata
ai bisogni degli alunni, mirando alla acquisizione di standard cognitivi
elevati;
accentuare la funzione valutativa, per
un efficace controllo dei processi formativi, mediante una appropriata
frequenza e scientificità delle operazioni di verifica;
puntare al conseguimento, da parte
degli alunni, di autonomia, di capacità critica e di un affidabile metodo di
studio;
garantire trasparenza e partecipazione
ai processi di formazione e di valutazione/orientamento.
Gli
obiettivi del Piano discendono dall’intenzione di offrire un servizio formativo
di qualità, si riferiscono ai Programmi e trovano riscontro nelle
programmazioni individuali e curricolari.
OBIETTIVI DELL’AREA COGNITIVA |
PROMOZIONE DI® |
- Apprendimento di conoscenze - Sviluppo di capacità, abilità
e competenze - Acquisizione di un valido
metodo di studio e di lavoro |
Particolare rilievo assumeranno,
a livello progettuale, la dimensione
formativa e orientativa di ciascuna disciplina e le funzioni interdisciplinari.
OBIETTIVI DELL’AREA NON
COGNITIVA (COMPORTAMENTALI) |
|
- Obiettivi dell’area
compensativa e integrativa: gli obiettivi di questa area sono ritenuti
fondamentali affinché la scuola
fornisca, in termini di assolvimento del contratto formativo, una risposta
puntuale ed efficace ai bisogni o alle
difficoltà degli alunni. Si espliciteranno:
a)
nel cognitivo, con interventi disciplinari di tipo
compensativo (recupero, sostegno) mediante l’utilizzo di risorse formative del Consiglio di classe o
dell’Istituto:
- interventi individualizzati da realizzare nell’ambito di
ogni disciplina;
- iniziative strutturate di recupero, utilizzando le
eventuali ore di completamento orario dei
docenti o aggiuntive;
- interventi di sostegno.
b) nel socio-affettivo, con interventi mirati a recuperare motivazione e
fiducia da parte dei ragazzi:
- consulenza specialistica degli operatori socio-sanitari;
- attività formative di orientamento, di ed. stradale , di
ed. ambientale, di educazione alla salute,
di educazione alla sicurezza;
- Obiettivi comportamentali:
gli obiettivi comportamentali condivisi realizzano le finalità formative dell’istituto: rispetto del regolamento
di istituto, corretta educazione, rispetto di sè e degli altri, partecipazione
e responsabilità sociale, autocontrollo negli atteggiamenti e nel linguaggio.
Nella
scelta dei contenuti, che saranno definiti in dettaglio individualmente da
parte dei
docenti e concordati nei consigli
di classe, saranno tenuti presenti i criteri di:
validità in funzione degli obiettivi;
essenzialità;
chiarezza;
significatività;
interesse;
interdisciplinarità.
mazione educativa e didattica,
dovranno sviluppare coerentemente in ambito disciplinare ed interdi sciplinare
gli obiettivi prefissati.
Utilizzo intenzionale dello strumento
della programmazione educativa e didattica, con verifiche puntuali.
Flessibilità della programmazione per
la realizzazione di interventi compensativi curricolari ed extracurricolari periodici.
Tendenza a realizzare raccordi
pluridisciplinari ed interdisciplinari.
Applicazione del metodo della ricerca;
utilizzo funzionale delle competenze; stimolo costante e diffuso alla operatività; educazione allo
studio individuale; esercizio della memoria.
Coinvolgimento collaborativo e
responsabile dei soggetti educativi e dei genitori, per condividere e realizzare gli obiettivi prefissati.
Le risorse del
Piano sono costituite da una gamma di opportunità e di mezzi:
gestione funzionale dei tempi
scolastici;
calendario scolastico e orario delle
lezioni in funzione didattica e formativa ;
attività di aggiornamento/formazione e
di autoaggiornamento;
utilizzo funzionale di un sistema di
misurazione valutativa coerente con lo strumento scheda;
attività di orientamento e di
Educazione alla salute;
progetti di continuità educativa e
funzionalità del gruppo di lavoro formato da docenti dei diversi ordini di
scuola;
utilizzo dei sussidi audiovisivi e
degli strumenti multimediali;
effettuazione di visite guidate,
viaggi di istruzione e uscite didattiche;
promozione di attività sportive e
partecipazione ai giochi della gioventù;
attività artistiche e musicali;
laboratori e materiali a disposizione
della scuola;
utilizzo mezzi di comunicazione di
massa (quotidiani, riviste, TV);
reperimento e gestione efficace delle
risorse finanziarie;
rapporto interattivo con soggetti sociali e istituzionali del territorio;
professionalità dei docenti nel
programmare e nel documentare;
utilizzo costante della biblioteca
d’istituto;
attività di conoscenza e di
valorizzazione dell’ambiente;
collaborazione e presenza attiva dei
genitori.
Poiché la conoscenza della lingua inglese sta assumendo un'importanza sempre maggiore ed il suo insegnamento è sempre più richiesto dagli utenti , l'istituto, nell’ambito del “Progetto Lingue 2000”, chiederà apposito finanziamento, arricchendo ed ampliando in tal modo l’offerta formativa (Legge 18/12/1997 , n.440), nella scuola materna, elementare e media.
La
valutazione avverrà sulla base delle osservazioni sistematiche dei processi di
apprendimento e tenendo conto delle verifiche periodiche, delle attività
programmate, degli interventi realizzati e dei risultati ottenuti e riguarderà
i livelli di formazione e di preparazione culturale conseguiti in relazione
agli obiettivi e in rapporto alle indicazioni dei Programmi della Scuola Media
(1979), della Scuola Elementare (1985)
e dei nuovi orientamenti educativi della Scuola Materna (1991), in
considerazione anche dell’impegno dimostrato dagli alunni.
Le
verifiche (compiti in classe, interrogazioni e prove oggettive di profitto)
avranno cadenza possibilmente mensile, saranno sollecitamente valutate e
controfirmate dal docente e conservate in Sala insegnanti. I dati delle
osservazioni sistematiche saranno raccolti puntualmente nel registro personale.
Accanto al registro personale, si
sottolinea l’importanza, ai fini del controllo, di tutti i registri di
verbalizzazione collegiale.
La
valutazione, tenuto conto dell’individualizzazione dei percorsi, dovrà tener
conto della necessaria acquisizione di un patrimonio culturale comune, del
conseguimento soddisfacente di abilità, capacità e conoscenze indispensabili
per l’inserimento senza difficoltà nelle classi successive, per il superamento
agevole dell’esame di licenza e per una serena prosecuzione degli studi.
Eventuali
ripetenze rappresenteranno uno strumento formativo al quale opportunamente
ricorrere qualora gli alunni non conseguano gli obiettivi, imprescindibili per
i livelli della scuola elementare e
media, anche ai fini di non danneggiare o vanificare apprendimenti successivi.
Agli
alunni e alle famiglie saranno partecipati in termini trasparenti e con
comunicazione efficace, gli esiti della valutazione, utilizzando la nuova
scheda (C.M. n. 491/96).
Esigenza primaria della continuità è la realizzazione di un
“Progetto formativo continuo”, inteso a prevenire le difficoltà del passaggio
tra un grado e l’altro di scolarità. Uno degli strumenti fondamentali a tal
fine è rappresentato, anche ai sensi del D.M. 16/11/92 sulla continuità dalla
valorizzazione degli elementi di continuità presenti nei programmi, finalizzata
ad un vero e proprio ”progetto pedagocico” che si può sviluppare in direzione
orizzontale e verticale, nel quadro di una relazione raccordativa fra i vari
ordini di scuola, fra questi e le famiglie, le istituzioni, il territorio.
Strumenti importanti dell’interazione e quindi della continuità sono, pertanto
i seguenti:
criteri per l’accoglienza degli
alunni;
modalità di osservazione e
valutazione del loro comportamento;
coordinamento dei curricoli degli
anni-ponte;
connessione delle metodologie scuola
materna-scuola elementare, scuola elementare-scuola media;
programmazione coordinata degli
obiettivi educativo-didattici;
aggiornamento in comune dei docenti.
Progetti comuni.
|
SCUOLA DELL’INFANZIA (DM 3 giug.’99) |
SCUOLA ELEMENTARE (DM 12
FEB.’85) |
SCUOLA MEDIA (DM 9 FEB.’79 +20
AGO.’81) |
O B I E T T I V I |
FINALITA’: Formazione del bambino come soggetto attivo, in un processo di continua interazione con pari, adulti, ambiente, cultura, (in particolare la famiglia). GENERALI: Sviluppo della identità personale, dell’autonomia, della competenza. 1° - Identità: corporea, intellettuale, psicodinamica. Sicurezza, apertura, stima di sè, curiosità, equilibrio affettivo, capacità di esprimere sentimenti, idee, ecc. Comprensione di comunità e culture diverse dalla propria. 2° - Autonomia : saper orientarsi, compiere scelte, avere rapporti con il nuovo e il diverso. 3° - Competenza: abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettive, di riorganizzazione. ………………………………….. Sviluppare l’intuizione, l’immaginazione, la creatività (estetica e scientifica) ………………………………….. ISTITUZIONALI: favorire adeguate condizioni educative e si socializzazione. funzione di raccordo con la famiglia e verso la scuola elementare |
FINALITA’: formazione dell’uomo e del cittadino (secondo i principi di tutta la Costituzione), i diritti dell’uomo e del fanciullo e la cooperazione con altri popoli GENERALI: Interazione educativa
con famiglia e comunità sociale. Rimozione ostacoli socio-culturali aiuta il fanciullo: a superare punti di vista egocentrici,
soggettivi; a conoscere e comprendere la realtà che lo circonda ( educazione
alla convivenza democratica); - pone le premesse per l’esercizio del diritto-dovere di partecipazione sociale, per concorrere al progresso della società. …………………………… creatività (come valore in sé, sviluppo di sicurezza, ecc.) Divergenza e autonomia di
giudizio. …………………………… ISTITUZIONALI: prima
alfabetizzazione culturale a cominciare dal rimuovere gli ostacoli
socio-culturali e personali. Funzione di raccordo del processo educativo:
scuola materna – medie |
FINALITA’: concorre a promuovere e formare l’uomo e il cittadino e favorisce l’ordinamento dei giovani ai fini della scelta dell’attività successiva (legge istitutiva 31.12.62)GENERALI: stretta cooperazione con le famiglie per scelte educative. Raggiungimento delle finalità art. 34 Costituzione (formazione umana culturale):a) Formazione dell’uomo e cittadino b)
Scuola che colloca nel mondo per capire problemi, società diverse. c)
Scuola che orienta, sviluppando e rafforzando
l’identità pers. d)
Rinforza la possibilità di operare scelte (capacità
decisionale) di elaborare progetti di vita personale, accresce la conoscenza
di se. ……………………………… (non è citata come “valore in se” ma si ritrova come
capacità linguistica e
nell’educazione Artistica e Musicale). ……………………………… ISTITUZIONALI: porta avanti il processo unitario di
sviluppo e formazione completando la
preparazione culturale di base. Il
collegamento con le superiori è presupposto, ma non è il fine. |
M E T O D O L O G I E |
PROGRAMMAZIONE: Progetto pedagogico in rapporto orizzontale e verticale …………………………………. Si deve organizzare un ambiente di vita e di scuola. ………………………………….. Riorganizzazione delle esperienze e delle esplorazioni. Ricerche e “ricostruzione della realtà”. Produzione e interpretazione dei messaggi. Utilizzazione di strumenti linguistici. Base delle attività: gioco e rapporto con i pari. |
PROGRAMMAZIONE: intesa come mobilità concrete per conseguire le mete del programma …………………………… Occorre creare un ambiente educativo di apprendimento …………………………… Stimolare la riflessione sulle esperienze concrete di vita e sui rapporti umani. (cfr. pag. 7 e 8) Realizzare il rapporto istruzione/educazione per conquista progressiva autonomia di giudizio, scelte e assunzione di impegni. Inserimento attivo in relazioni interpersonali. |
PROGRAMMAZIONE: sia educativa che didattica (cfr. 3.3 fasi della programmazione e flessibilità prevista DM 4 agosto 77 n. 517)…………………………………….. Curare i rapporti interpersonali. Attività interdisciplinari.…………………………………….. (La ricerca come capacità di astrazione e problematizzazione). Nuovo rapporto con il modo e la società. Comprensione linguaggi Mass-media Coscienza di sé nel
passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza. Personalità, autonomia, reciproca collaborazione. Individuazione degli itinerari didattici ed educativi. Metodologie del vivere in democrazia. |
S T R U M E N T I |
Osservazione (non misurazione) occasionale e sistematica dei livelli raggiunti da ciascuno (valutando esigenze e risposte di ogni singolo bambino). Progettazione aperta/flessibile |
Valutazione iniziale, in itinere e finale. Documentazione Accertare abilità di base e elaborare metodologie. Scheda personale dell’alunno cfr. art. 4 legge 4 agosto 77 n. 517 |
Verifiche continue sia dei risultati raggiunti che degli interventi.Individuazione itinerari e progettazione Scheda personale
dell’alunno cfr. art. 4 legge
4 agosto 77 n. 517 |
Il giornale a scuola: uno strumento di
continuità
PREMESSA
Il concetto di continuità educativa e didattica trova supporti
teorici e motivazioni nella legge 148 del 1990, nei nuovi Orientamenti della
Scuola Materna, nel D.M. del 16/11/1992 e nella C.M. n.339.
In questi documenti viene sottolineata la necessità di
predisporre “piani di intervento” utili a realizzare il necessario “raccordo
pedagogico, curricolare ed organizzativo” fra scuola materna, elementare e
media.
Quali insegnanti appartenenti ad un Istituto comprensivo,
sentiamo in modo particolare l’esigenza di progettare ed attuare itinerari di
continuità, per predisporre un percorso formativo organico e completo, teso a
promuovere lo sviluppo articolato multidimensionale dell’alunno. Per
coinvolgere i tre ordini di scuola si è pensato di progettare e realizzare un
giornalino, momento creativo e produttivo di un gruppo che sceglie il giornale
per conoscere, per esprimersi, per organizzare le diverse realtà, per
diffondere idee ed esperienze, sia all’interno che all’esterno della scuola.
I docenti interessati programmeranno le attività
finalizzate alla realizzazione del giornalino nell’ambito delle singole
programmazioni didattiche; si definiranno inoltre metodologie, contenuti,
strumenti e modalità di verifica e valutazione.
Il Progetto coinvolgerà gli alunni e i docenti delle
“classi ponte”: ultimo anno di scuola materna e I^ elementare; V^ elementare e
I^ media.
Promuovere lo sviluppo articolato e multidimensionale
dell’alunno avendo cura di non interrompere il processo di apprendimento e di
facilitare il passaggio fra i vari ordini di scuola.
Favorire il confronto tra gli
insegnanti dei vari ordini di scuola riguardo a: obiettivi trasversali,
metodologie e strumenti, contenuti, verifica e valutazione.
Favorire la socializzazione fra gli
alunni dei vari ordini di scuola
(classi ponte).
Conoscere i nuovi ambienti scolastici
che accoglieranno gli alunni nel successivo grado di istruzione.
Offrire agli alunni dei vari ordini
di scuola l’opportunità di comunicare esperienze vissute e/o fatti
significativi accaduti durante l’anno, mediante l’elaborazione di un
giornalino.
Incontro tra docenti all’inizio
dell’anno scolastico, per definire tempi e modalità di realizzazione del
giornalino. I docenti, all’interno delle singole classi, sensibilizzeranno gli
alunni sulla validità di un lavoro in comune tra ordini di scuola diversi.
Primo incontro tra docenti e alunni
delle classi coinvolte: conversazioni e discussioni collettive stimoleranno i
bambini a comunicare idee ed esperienze attraverso l’elaborazione di un
giornalino.
Ricerca ed analisi, all’interno delle
singole classi, di supporti teorici per la conoscenza dello “strumento”
giornale.
Secondo incontro tra docenti ed
alunni delle classi coinvolte: definizione dei ruoli ed assegnazione degli
incarichi per la costituzione del gruppo di lavoro;
Discussione sui contenuti da trattare
nel giornalino.
Sviluppo del lavoro programmato,
all’interno delle singole classi o, in alcuni momenti, a gruppi misti.
Terzo incontro tra docenti ed alunni
delle classi coinvolte: organizzazione del materiale prodotto per l’uscita del
primo numero del giornalino.
Diffusione del giornalino presso le
famiglie e le istituzioni del territorio.
Discussioni, letture, produzione di testi di vario tipo,
produzioni grafico-pittoriche, interviste, inchieste, elaborazione di grafici,
reportages fotografici, …….
Tenuto conto di quanto in precedenza indicato sulla base delle
richieste e dei bisogni specifici dell’ambiente in cui l’Istituto opera,
considerate le risorse interne ed esterne disponibili, l’offerta formativa si
caratterizza, oltre che attraverso le attività curricolari, anche attraverso progetti per la cui realizzazione si
richiederanno adeguati finanziamenti:
Progetti di recupero didattico ed
educativo nella scuola elementare e
nella scuola media;
Progetto per lo sviluppo
funzionale-motorio nella scuola materna;
Progetti interdisciplinari di
educazione ambientale;
Attività di educazione alla salute;
Attività di educazione motoria nella
scuola elementare;
Attività di orientamento.
Partecipazione a manifestazioni
pubbliche: teatro – giochi sportivi
studenteschi – carnevale – mostra lavori.
Progetto lingue 2000
Collaborazione con il Comune di
Mercatino Conca nella gestione della biblioteca e dell’aula multimediale.
PREMESSA
Nello scorso anno scolastico è iniziata nel nostro Istituto Comprensivo la diffusione dell’insegnamento di una lingua straniera nella scuola elementare e di una seconda lingua straniera nella scuola media: ciò è avvenuto sia per convinzione degli operatori della scuola sia per sollecitazione pressante delle famiglie e degli Enti Locali.
La
scuola disponeva di un solo insegnante
di scuola elementare specializzato e pertanto, approfittando quest’anno del
Progetto Lingua 2000, ha elaborato un Progetto
di integrazione curricolare della lingua inglese nella scuola elementare e di integrazione
extracurricolare e facoltativa nella scuola media della stessa lingua (come
seconda lingua comunitaria). E’ stata dunque avanzata richiesta di
finanziamento e in base alla somma ottenuta per l’autonomia, sono stati attivati:
a) quattro gruppi di insegnamento nella scuola media; b) cinque gruppi nel
secondo ciclo della scuola elementare (tre plessi – nel quarto plesso si
utilizza un insegnante specializzato). Poiché i genitori e gli Enti Locali
chiedevano l’introduzione dell’insegnamento della lingua inglese anche nel
primo ciclo della scuola elementare, la scuola si è detta disponibile a gestire
il Progetto, qualora venisse finanziato dai Comuni. Una volta acquisiti in
bilancio i contributi, la scuola ha avviato l’attività, assumendo con contratto
d’opera gli insegnanti necesssari.
Aiutare ed arricchire lo sviluppo
cognitivo degli alunni;
Permettere agli alunni di comunicare anche attraverso una lingua diversa
dalla propria;
Avviare l’alunno, attraverso lo
strumento linguistico, alla comprensione di altre culture;
Far acquisire e far progressivamente sviluppare negli alunni competenze comunicative in una prima e in una seconda lingua comunitaria.
Gruppi di alunni nella scuola
elementare (10/15) e della scuola media (15/20)
60 ore annuali per gruppo nella scuola elementare
80 ore annuali per gruppo nella scuola media
Strutturazione con didattica modulare.
Impiego di risorse professionali interne alla scuola oppure assunte con contratto d’opera. Utilizzo di sussidi linguistici di vario genere.
I contenuti saranno specificati all’interno delle programmazioni didattiche annuali delle insegnanti.
Si prevede la rilevazione
periodica e sistematica di dati significativi circa il processo di
insegnamento-apprendimento e le modalità di conduzione e di realizzazione dei
corsi. La valutazione positiva o meno del progetto deriverà soprattutto dal
grado del successo formativo degli alunni.
E’ prevista la possibilità di far
sostenere agli alunni della scuola media una prova finale che attesti il
livello di competenza raggiunto (C.M. 335/1997).
Premessa
Il Progetto coinvolgerà gli alunni di tutte le classi,
con attività di:
recupero per gli alunni svantaggiati
in difficoltà di apprendimento e gli alunni stranieri;
consolidamento, per gli alunni che
hanno sostanzialmente raggiunto gli obiettivi proposti, ma necessitano di
consolidare le competenze attraverso percorsi mirati di apprendimento;
potenziamento – approfondimento, per
gli alunni con buone competenze, al fine di arricchire il già positivo livello
di abilità ed approfondire le conoscenze.
Motivazioni
L’organico della scuola media prevede
un numero di docenti piuttosto esiguo, che non consente di individuare ore a
disposizione da destinare al recupero. L’esigenza da cui scaturisce il progetto
è, soprattutto, quella di fornire un insegnamento il più possibile
individualizzato sia agli alunni stranieri che a quelli in difficoltà per
problemi di inserimento e apprendimento, con una capacità di comunicazione
limitata a messaggi elementari.
Si individua la possibilità di
inserire, nel quadro orario della classi e con una articolazione flessibile dei
gruppi classe, momenti di recupero appositamente definiti e finalizzati.
CLASSI O DISCIPLINE COINVOLTE – MODALITA’ DI ATTUAZIONE
DEL PROGETTO
CL I^A – I^ B
unite: LINGUA ITALIANA – LINGUA FRANCESE
N. 2 GRUPPI CLASSE |
|
|
CHE SI ALTERNERANNO PER
|
|
|
ATTIVITA’ INTEGRATIVA: DRAMMATIZZAZIONE
Tempi: n 2 ore settimanali per tutto il secondo
quadrimestre.
CL.II^A |
|
||
N. 2 GRUPPI |
|
|
|
CHE SI ALTERNERANNO PER
|
|
|
|
CL.II^ B N. 2 GRUPPI ® RECUPERO
LINGUA ITALIANA CHE SI
ALTERNERANNO PER ®
POTENZIAMENTO SCIENZE MATEMATICHE
® RECUPERO SCIENZE MATEMATICHE
® POTENZIAMENTO LINGUA ITALIANA Tempi: n.2
ore settimanali per tutto il secondo quadrimestre. CL. III^
A – III^ B unite N.3
GRUPPI CLASSE ® GRUPPO RECUPERO LINGUA ITALIANA ® GRUPPO CONSOLIDAMENTO ® GRUPPO
POTENZIAMENTO Tempi:
n.2 ore settimanali per tutto il secondo quadrimestre. OBIETTIVI Recupero delle attività di base:
Consolidamento – Potenziamento delle competenze
STRATEGIE
I
docenti, dopo una attenta lettura della situazione, in raccordo con la
programmazione delle classi, imposteranno in modo specifico il lavoro,
verificando periodicamente gli obiettivi prefissati. RISORSEInsegnanti
curricolari più un docente esterno assunto con contratto d’opera. VERIFICA – VALUTAZIONE Prove su
contenuti specifici, esercitazioni periodiche. Valutazione in itinere
finalizzata agli adeguamenti delle attività ed alla mobilità e strutturazione
dei gruppi. Valutazione finale della acquisizione
qualitativa e quantitativa delle competenze (rispetto ai livelli di
partenza), dell’interesse, della partecipazione e dell’impegno dimostrati
dagli alunni. ORIENTAMENTO Orientare
ed auto-orientarsi sono finalità educative proprie della scuola media (cfr.
Premessa ai programmi). Il d.d.l. di riordino
dei cicli scolastici prevede, all’interno del ciclo secondario, un triennio
(conclusivo dell’obbligo scolastico)
con carattere fortemente orientativo, articolato in insegnamenti
fondamentali e di indirizzo, finalizzato alla “formazione culturale, umana e
civile degli studenti”. L’impegno educativo consiste nel contribuire a
sviluppare nel pre adolescente la propria identità personale, la conoscenza
dell’ambiente, la capacità di assumere decisioni. I percorsi di orientamento
si sviluppano attraverso:
PROGETTO DI RECUPERO DIDATTICO ED EDUCATIVOSCUOLA ELEMENTARE - A.S. 1999/2000 PREMESSA Il progetto di recupero coinvolgerà gli alunni in
difficoltà frquentanti i plessi di Montegrimano e Fratte. Esso trae origine dalle seguenti constatazioni: 1 ) necessità per alcuni alunni di consolidare le
strumentalità di base ( lettura, scrittura, calcolo), per altri di
rafforzare le competenze morfologiche, ortografiche, sintattiche ed operative
nell'ambito
logico-matematico; 2)
difficoltà ad effettuare un insegnamento
individualizzato dato l'esiguo numero delle ore di compre- senza previste per il prossimo
anno scolastico e la presenza delle pluriclassi; 3)
necessità di avviare un recupero continuo e
sistematico nei modi e nei tempi tale da evitare un'emarginazione scolastica dei
bambini, che appare più evidente e più difficile da superare a mano a mano che si passa da una
classe all'altra; 4)
possibilità di inserire, nel quadro orario delle
classi e con una articolazione flessibile dei gruppi classe, momenti di recupero
appositamente definiti e finalizzati. ANALISI DELLA SITUAZIONE Dopo un'attenta analisi le insegnanti hanno
individuato un buon numero di
bambini, nei vari plessi, che necessitano del recupero. Inoltre si dovrà
tener conto che, durante il corso dell'anno, si potrebbe verificare la
necessità di coinvolgere nel recupero alcuni bambini delle future prime o
provenienti da altre Scuole. ORGANIZZAZIONE DEL PROGETTO Gli alunni interessati risultano bisognosi di recupero per
la lingua e per la matematica per cui sono state individuate tre fasce di livello, secondo le
possibilità di recupero ( da uno stadio minimo ad una stadio massimo e
secondo precisi obiettivi). OBIETTIVI Esaminati i casi sono stati ipotizzati i seguenti
obiettivi sia per la lingua sia per la matematica: FASCIA OBIETTIVI LINGUA OBIETTIVI MATEMATICA I° LIVELLO Potenziare la scorrevolezza e Acquisire un concetto di numero l'espressività
nella lettura per e possedere
le prime abilità di favorire la
comprensione calcolo a livello concreto. II° LIVELLO Avviare al rispetto delle
conven- Operare aritmeticamente
usando i zioni
ortografiche,grammaticali, vari
operatori e le varie tecniche. morfologiche e
sintattiche a li- Analizzare e
risolvere semplici vello scritto
ed orale
situazioni problematiche. III° LIVELLO Comprendere testi di vario gene- Conoscere ed operare con le fra- re e saperli
costruire in maniera zioni e con
il sistema metrico de-
sufficientemente strutturata e
cor- cimale. Rilevare, analizzare, retta.
comprendere i dati e risolvere
situazioni
problematiche. RISORSE I plessi dell'Istituto Comprensivo dispongono di ambienti e di materiale didattico idonei allo svolgi-mento delle necessarie attività
di recupero. L'insegnante, dopo un' attenta
lettura della situazione, in raccordo con la programmazione delle classi,
imposterà in modo specifico il lavoro, verificando periodicamente con gli
insegnanti titolari di classe, gli obiettivi ipotizzati, gli adeguamenti in
ordine all'attività posta in essere
ed al fine della mobilità e della strutturazione dei gruppi che va, comunque,
prevista. Per quanto sopra, si richiede
il finanziamento per l’assunzione temporanea con contratto d’opera di n. 1 docente per n. 16 ore
settimanali per tutto l’anno scolastico. PROGETTO PER LO SVILUPPO FUNZIONALE – MOTORIO DEL BAMBINO DI SCUOLA MATERNA Campo d’esperienza: il corpo e il movimento Il Progetto
sarà realizzato nelle cinque sezioni di scuola materna dipendenti da questo
Istituto ed è motivato dal fatto che un intervento educativo mirato,
nell’ambito psico-motorio, ha per il bambino un ruolo insostituibile nello
sviluppo della sua personalità in quanto lo coinvolge in maniera gioiosa e
quindi più stimolante. L’attività
progettata consente, inoltre, all’insegnante di conoscere e valutare il
livello di maturazione del bambino nella sua individualità e nel contesto
comunitario, sociale e scolastico. OBIETTIVI |
|
||
|
a) elementi
corporei (segmenti-sensi-arti) |
Scoprire |
b) articolazioni (collo-spalle-gomiti-polsi-anche-ginocchi) |
|
c) asse
corporeo (testa-nuca-colonna
vertebrale-dorso) |
|
a) tonicità (tensione-rilassamento-globalità
e segmentale) b) equilibrio (statico e dinamico) |
Controllare |
c) atto
respiratorio (inspirazione-espirazione) |
|
d) lateralità (mani-piedi-occhio-orecchio) |
Coordinare |
a) andature (strisciare-rotolare-camminare-correre-saltare) |
|
|
b) gesti
motori |
mani:
accartocciare-strappare-infilare-allacciare togliere-afferrare, ecc. |
|
|
piedi: respingere-colpire-lanciare |
Strutturare |
a) spazio (fisico – grafico) |
|
b) relazioni (a coppie – in piccolo
gruppo – in grande gruppo) |
ATTIVITA’: attività corporee e giochi per esplorare e controllare il movimento.
MEZZI E STRUMENTI: Utilizzo di piccoli attrezzi: bastoni, clavette, palloni (dare
all’alunno la
consapevolezza
che il corpo si muove intorno all’attrezzo per fargli acquisire dei concetti
(sopra, sotto, avanti, indietro, alto, basso, ecc)
Utilizzo di
grandi attrezzi: materassi per far acquisire all’alunno la consapevolezza delle
parti del corpo a contatto col suolo (atteggiamenti inabituali del corpo nello
spazio).
Con
palloni: per lo sviluppo e il consolidamento dell’apprezzamento delle distanze
e delle traiettorie, scelte di tempo, percezione dello spazio, lateralità
(prime acquisizioni), giochi di movimento, percorsi e staffette strutturati,
rispetto delle regole.
TEMPI :
n.1 ora settimanale per sezione
per tutto il secondo quadrimestre.
VERIFICA
E VALUTAZIONE: attraverso opportuni strumenti di valutazione da definire.
RISORSE:
n.1 docente esperto esterno da assumere con contratto d’opera.
PROGETTI INTERDISCIPLINARI
DI EDUCAZIONE AMBIENTALE
(IN COLLABORAZIONE COL
C.E.A MONTEFELTRO E
C.E.A. PESARO)
PREMESSA
Il Progetto sarà sviluppato
con gli alunni della classe I^ del plesso della scuola elementare di Fratte di
Sassofeltrio. I Programmi stimolano ad impostare le attività e le esperienze
didattiche prendendo spunto dall’ambiente socio-culturale e dall’esperienza
concreta del bambino. Noi insegnanti riteniamo il territorio una risorsa a cui
attingere per sviluppare le conoscenze di una realtà più ampia e complessa.
Pertanto nel corrente anno scolastico continueremo ad impostare esperienze
relative all’educazione ambientale, anche perché le attività proposte negli
anni precedenti hanno stimolato e sensibilizzato gli alunni alle problematiche
del territorio e dell’ambiente in genere. Il Progetto affronterà le tematiche
relative al mondo vegetale ed animale per approfondirne la conoscenza,
evidenziarne le risorse ed instaurare un corretto rapporto di integrazione con
esso, visto che ci troviamo ad operare in un contesto territoriale ancora ricco
di aspetti naturalistici considerevoli. La finalità di fondo è quella di
promuovere nei bambini, futuri cittadini, il rispetto e la valorizzazione del
territorio che si realizza in un corretto rapporto di integrazione
uomo-ambiente. Per la realizzazione del progetto noi insegnanti saremo
coadiuvate dall’esperto del Centro di Educazione Ambientale di Pesaro, sig.
Andrea Fazi, mediante lezioni in classe e uscite guidate nell’ambiente.
Favorire la scoperta degli aspetti
naturalistici del territorio: il mondo vegetale ed animale.
Cogliere gli aspetti fondamentali
delle relazioni UOMO – PIANTE – ANIMALI.
Educare al rispetto e alla
conservazione dell’ambiente.
Osservare e descrivere “Giacomino”
(albero adottato).
Conoscere e analizzare la struttura e
le funzioni principali della pianta.
Cogliere le trasformazioni di “Giacomino”
legate ai cambiamenti stagionali.
Classificare le piante: distinguere
caducifoglie e sempreverdi.
Scoprire l’utilità delle piante in
relazione all’ambiente circostante e all’uomo.
Cogliere le relazioni tra piante e
animali
Avvio alla classificazione degli
animali: mammiferi, uccelli, pesci, rettili e anfibi.
Cogliere affinità e differenze tra
animali selvatici e domestici
Comprendere l’importanza della
protezione della natura –
Individuare un semplice codice di
regole comportamentali finalizzate al rispetto e alla conservazione
dell’ambiente.
Le attività prenderanno spunto
dalle esperienze dei bambini (conoscenze dirette o indirette acquisite nell’ambito
scolastico e non, escursioni, ecc.). Per la realizzazione si proporranno
le seguenti attività:
brain-storming;
conversazioni collettive libere e/o
guidate;
lettura di storie, fiabe e leggende;
realizzazione di semplici esperimenti
relativi ai contenuti proposti (es. semina in classe);
rappresentazione grafica dei
contenuti proposti e delle esperienze vissute;
verbalizzazione scritta e/o orale dei
contenuti proposti e delle esperienze vissute.
La metodologia che intendiamo
adottare è quella della ricerca: ipotesi, sperimentazione, raccolta dei dati,
verifica. In particolare si cercherà di porre il bambino nelle condizioni di
essere “protagonista” nell’individuare problemi, nella ricerca di percorsi e di
strumenti per risolverli.
Si partirà dall’esperienza
concreta dei bambini per favorire l’acquisizione di abilità e competenze
cognitive ed allargare positivamente, per similitudine o per contrasto, le
conoscenze di una realtà più ampia. I dati e le informazioni saranno raccolti
attraverso vari strumenti: interviste, questionari, fotografie, videocassette e
testi specifici.
La rielaborazione delle
esperienze si realizzerà attraverso cartelloni esplicativi, disegni, testi
scritti di vario tipo, tabelle e schemi riassuntivi.
Le attività inerenti il
progetto saranno documentate mediante una serie di elaborati che saranno
coordinati e compendiati in un fascicolo riassuntivo finale.
Per verificare il
raggiungimento degli obiettivi proposti verranno utilizzati diversi strumenti:
alcuni di carattere più oggettivo, altri legati allo svolgimento delle attività
curricolari, che porteranno allo sviluppo in itinere di elaborati e di
conversazioni libere e/o guidate.
Le esperienze verranno
documentate attraverso vari tipi di prodotti che serviranno ai bambini per
rendersi conto del percorso fatto.
Si cercherà di valorizzare
tutti i comportamenti positivi di ciascun alunno, al fine di favorire una
positiva percezione di sé e senso di autostima.
Il progetto sarà operativo a
partire da ottobre 1999 e si protrarrà per tutto il resto dell’anno scolastico.
Sarà sviluppato dalle insegnanti Campolucci Lorella, Penserini Elena Maddalena
ed Omiccioli Lucia.
PREMESSA
Il Progetto sarà sviluppato
con gli alunni delle classi Iiì e III^ (pluriclasse) del plesso di Scuola
elementare di Fratte di Sassofeltrio . I Programmi stimolano ad impostare le
attività e le esperienze didattiche prendendo spunto dall’ambiente socio-culturale
e dall’esperienza concreta del bambino. Noi insegnanti riteniamo il territorio
una risorsa a cui attingere per sviluppare le conoscenze di una realtà più
ampia e complessa. Pertanto nel corrente anno scolastico continueremo ad
impostare esperienze relative all’educazione ambientale, anche perché le
attività proposte negli anni precedenti hanno stimolato e sensibilizzato gli
alunni alle problematiche del territorio e dell’ambiente in genere. Il Progetto
affronterà le tematiche relative all’ambiente bosco, per approfondirne la
conoscenza, evidenziarne le risorse ed instaurare un corretto rapporto di
integrazione con esso, visto che ci troviamo ad operare in un contesto
territoriale ancora ricco di aspetti naturalistici considerevoli. La finalità di
fondo è quella di promuovere nei bambini, futuri cittadini, il rispetto e la
valorizzazione del territorio che si realizza in un corretto rapporto di
integrazione uomo-ambiente. Per la realizzazione del progetto noi insegnanti
saremo coadiuvate dall’esperto del
Centro di Educazione Ambientale di Pesaro, sig. Andrea Fazi, mediante
lezioni in classe e uscite guidate nell’ambiente.
Favorire la scoperta degli aspetti
naturalistici del territorio: l’ambiente BOSCO.
Cogliere gli aspetti fondamentali
delle relazioni UOMO – BOSCO.
Educare al rispetto e alla
conservazione dell’ambiente.
Definire cos’è il bosco.
Analizzare la struttura del bosco e
individuarne gli elementi costitutivi.
Comprendere il funzionamento dell’ecosistema
bosco attraverso l’individuazione di catene alimentari
Conoscere gli elementi costitutivi e
funzionali di una catena alimentare: produttori – consumatori – bioriduttori.
Acquisire il concetto di rete
alimentare
Conoscere il processo della fotosintesi
clorofilliana
Classificare gli animali in base alle
abitudini alimentari: erbivori – carnivori – onnivori.
Conoscere alcune piante tipiche dei
boschi della valle del Conca.
Conoscere alcuni animali tipici dei
boschi della valle del Conca.
Avvio alla classificazione degli
animali: mammiferi, uccelli, pesci, rettili e anfibi.
Cogliere affinità e differenze fra animali selvatici e
domestici.
Conoscere le risorse del bosco.
Le attività prenderanno spunto
dalle esperienze dei bambini (conoscenze dirette o indirette acquisite
nell’ambito scolastico e non, escursioni, ecc.). Per la realizzazione del
Progetto si proporranno le seguenti attività:
Brain-storming;
Conversazioni collettive libere e/o
guidate;
Lettura di storie, fiabe e leggende;
Realizzazione di semplici esperimenti
relativi ai contenuti proposti;
Rappresentazione grafica dei
contenuti proposti e delle esperienze vissute;
Verbalizzazione scritta e/o orale dei
contenuti proposti e delle esperienze vissute.
La metodologia che intendiamo
adottare è quella della ricerca: ipotesi, sperimentazione, raccolta dei dati,
verifica. In particolare si cercherà di porre il bambino nelle condizioni di
essere “protagonista” nell’individuare problemi, nella ricerca di percorsi e di
strumenti per risolverli.
Si partirà dall’esperienza
concreta dei bambini per favorire l’acquisizione di abilità e competenze
cognitive ed allargare positivamente, per similitudine o per contrasto, le
conoscenze di una realtà più ampia. I dati e le informazioni saranno raccolti
attraverso vari strumenti: interviste, questionari, fotografie, videocassette e
testi specifici.
La rielaborazione delle
esperienze si realizzerà attraverso cartelloni esplicativi, disegni, testi
scritti di vario tipo, tabelle e schemi riassuntivi.
Le attività inerenti il
progetto saranno documentate mediante una serie di elaborati che saranno
coordinati e compendiati in un fascicolo riassuntivo finale.
Si valuterà l’esito delle
esperienze proposte rilevando di volta in volta l’interesse, la partecipazione
e l’impegno evidenziati dagli alunni, la qualità degli elaborati, il grado di
interiorizzazione e di rielaborazione personale mediante osservazioni
sistematiche, conversazioni individuali e/o collettive, questionari scritti a
domande aperte e/o a scelta multipla.
Il progetto sarà operativo a
partire da ottobre 1999 e si protrarrà per tutto il resto dell’anno scolastico.
Sarà sviluppato dalle insegnanti Campolucci Lorella, Penserini Elena Maddalena
e Ricci Giuseppina.
PREMESSA
Il Laboratorio creativo “Vuoti a rendere” deriva dal
Progetto “Riciclo, riciclo” e sarà realizzato con gli alunni delle classi I^ e
II^ elementare del plesso di Fratte di Sassofeltrio.
I contenuti delle merci diventano, dopo il loro uso,
qualcosa di ingombrante e di maleodorante, oggetti di cui liberarsi velocemente.
Eppure l’imballaggio è divenuto sempre più veicolo pubblicitario e di
informazione e nel corso del tempo subisce continue trasformazioni nella forma
e nei materiali di costruzione. Fabbricato in materiali sintetici, metallici o
cartacei, è presente in grande quantità tra i rifiuti solidi urbani: quasi il
50% dei nostri rifiuti domestici è costituito da contenitori! In considerazione
dell’attualità del problema, si ritiene che l’argomento sia molto interessante
e stimolante per gli alunni ai quali viene pertanto proposto.
Favorire la comprensione
dell’importanza del riutilizzo/riciclo per diminuire la quantità dei rifiuti;
Educare al riciclaggio, al risparmio
di materie prime e dei prodotti di consumo, introducendo il concetto di
equilibrio e di biodegradabilità;
Promuovere una conoscenza più
approfondita dei vari tipi di contenitori e imballaggi e del loro riuso ,
attraverso un “fare ludico e creativo”.
Il contenitore: forma e materiali
costitutivi
L’impatto ambientale, il riciclaggio
di materiali
Il riuso ludico dei materiali:
laboratorio di costruzione di giochi
DISCIPLINE COINVOLTE
Sono coinvolte tutte le
discipline più un esperto del C.E.A.
STRUMENTI – SUSSIDI
Materiale di recupero, colori,
carta ecc.
MODALITA’ DI SVOLGIMENTO E
TEMPI
N.3 incontri di due ore ciascuno, teorici e pratici. Da
novembre 1999 ad aprile 2000.
Insegnanti curricolari ed
esperti del C.E.A. del Montefeltro.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Per la verifica degli obiettivi proposti verranno
utilizzati diversi strumenti: alcuni di carattere più oggettivo, altri legati
allo svolgimento delle attività curricolari, che porteranno allo sviluppo in
itinere di elaborati e di conversazioni
libere e/o guidate.
Si cercherà di valorizzare tutti i comportamenti positivi
di ciascun alunno, al fine di favorire una positiva percezione di sé e senso di
autostima.
PREMESSA
I rifiuti rappresentano un’emergenza ambientale che
coinvolge sia la gestione dell’ambiente che la natura e l’organizzazione stessa
della nostra società; quello dei rifiuti non è solamente un problema tecnico o
morale, è soprattutto un problema
culturale.
Sviluppare processi formativi e
didattici finalizzati ad una più approfondita conoscenza delle tematiche
connesse al problema dei rifiuti
Stimolare nei ragazzi l’affermarsi
del principio della responsabilità nei confronti dei rifiuti.
ITINERARIO DIDATTICO:
L’uomo e i suoi rifiuti
La conoscenza del fenomeno in
rapporto ai modelli di sviluppo. Concetto ecologico di rifiuto. Rifiuti:
l’altra faccia del benessere. Il tesoro nel sacco: la composizione dei rifiuti.
La società dei rifiuti:
Il viaggio dei rifiuti
La discarica controllata,
l’inceneritore. La raccolta differenziata e il riciclaggio dei rifiuti.
L’impianto di compostaggio.
La civiltà del riuso
Analisi degli spechi di materie prime
e di energia. Usa e riusa: ricerche e attività sul riuso degli oggetti.
La riduzione dei rifiuti
Produrre e acquistare meno
rifiuti. Consigli per gli acquisti: educazione ai consumi. Proposte per la
riduzione dei rifiuti.
CLASSI COINVOLTE: Classi IV^ e V^ della scuola elementare
di Fratte.
MATERIALI E STRUMENTI: saranno forniti dagli
operatori del C.E.A.
PERIODO DI EFFETTUAZIONE: da novembre 1999 a marzo 2000.
Nei paesi industrializzati
come il nostro, il consumo pro capite di carta è in costante aumento. Ciò
comporta l’abbattimento di un numero sempre maggiore di alberi, un aumento
dell’inquinamento e del consumo di acqua e di energia.
Favorire la comprensione
dell’importanza del riutilizzo-riciclo per diminuire la quantità dei rifiuti.
Educare al riciclaggio, al risparmio
di materie prime e dei prodotti di consumo.
Far comprendere l’importanza del
“risparmio” (produrre meno rifiuti), sia in termini di organizzazione della
distribuzione (imballaggi ecc.) sia in termini di modifica dei comportamenti
dei consumatori.
Utilizzando la carta gettata
nel cestino dei rifiuti, si potranno
produrre dei fogli di carta riciclata, prima grezzi e successivamente colorati,
attraverso un procedimento in cui i ragazzi hanno un ruolo attivo e primario.
TEMI : la storia della carta, la carta nella vita quotidiana, la carta dei
rifiuti.
CLASSI COINVOLTE: secondo ciclo scuola elementare di
Fratte e classi seconde della scuola media di Mercatino Conca.
DISCIPLINE COINVOLTE: Lettere, Educazione Tecnica.
STRUMENTI E SUSSIDI: Carta dei quotidiani.
Coloranti naturali e frullatore.
MODALITA’ DI SVOLGIMENTO E TEMPI: n.3
incontri di due ore ciascuno teorici e pratici da novembre 1999 ad aprile 2000
con operatori del C.E.A.
VERIFICA E VALUTAZIONE: in itinere
e finale attraverso l’utilizzazione di diversi strumenti, alcuni di carattere
più oggettivo, altri legati allo svolgimento delle attività curricolari, che
porteranno allo sviluppo in itinere di elaborati e di conversazioni libere e/o
guidate. Si cercherà di valorizzare tutti i comportamenti positivi di ciascun
alunno, al fine di favorire una positiva percezione di sé e senso di autostima.
PREMESSA
Questo laboratorio si ispira
all’antica arte dei tintori che presso il territorio feltresco hanno continuato
ad utilizzare le antiche tecniche di colorazione fino ai nostri giorni,
partendo da coloranti naturali come per esempio del “guado” (isatis tintoria) o
da numerose altre sostanze chimiche facilmente reperibili in natura.
Favorire la conoscenza del territorio attraverso una “lettura” dei
suoi aspetti storici, culturali e naturalistici;
Favorire la comprensione
dell’interdipendenza esistente fra l’aspetto fisico di un territorio e le
attività umane, in campo artistico, produttivo e storico;
Far conoscere attraverso attività di
sperimentazione le antiche tecniche di produzione delle tinture naturali e il
loro utilizzo nella stampa sui tessuti.
Escursione nel territorio del Parco
alla ricerca di elementi naturali (terre, vegetali);
Essiccazione e macinatura delle
piante raccolte;
Manipolazione, osservazione,
preparazione delle terre e dei vegetali raccolti;
Realizzazione delle tinture naturali;
Preparazione dei timbri (insegnamento
della xilografia);
Stampi su stoffa;
Visita ad una bottega artigiana
locale che opera nel settore delle tinture vegetali, utilizzando ancora le
tradizionali tecniche di produzione e lavorazione; confronto fra i due tipi di
tinte naturali;
Confronto con i prodotti industriali.
MATERIALI E STRUMENTI
I materiali e gli strumenti di
lavoro occorrenti per il laboratorio verranno forniti dagli operatori del
C.E.A..
VERIFICA E VALUTAZIONE
In itinere e finale
TEMPI DI ATTUAZIONE
Da novembre 1999 a maggio
2000.
CLASSI COINVOLTE
Classi del secondo ciclo del
plesso di scuola elementare di Mercatino Conca.
Oltre gli insegnanti
curricolari, interverranno gli operatori del C.E.A. del Montefeltro.
Il Progetto è rivolto agli
alunni delle classi I^ A e I^ B della scuola media di Mercatino Conca.
Questo “percorso” è un invito
a comprendere il territorio attraverso una lettura dei suoi aspetti
naturalistici, storici, antropologici, culturali, poiché il recupero delle
proprie radici, la valorizzazione dell’identità culturale di un territorio e la
scoperta delle peculiarità locali, rappresentano il primo passo per tentare di
ristabilire un rapporto più equilibrato con il proprio ambiente.
Favorire la conoscenza del territorio
attraverso la conoscenza dei suoi aspetti naturalistici, storici e culturali.
Stimolare l’interesse e lo studio per
l’aspetto storico e antropologico del territorio del Montefeltro mediante lo
studio specifico dei diversi aspetti della cultura: l’arte, la vita sociale,
intellettuale, economica …….
Favorire la comprensione
dell’interdipendenza esistente fra l’aspetto fisico di un territorio e le
attività umane, in campo artistico, produttivo e storico.
Uscita al Museo di Arte Contadina di Pian di Meleto. Alla scoperta
del museo con il gioco.
Laboratorio in classe. Gioco di
simulazione per guidare i ragazzi nell’individuazione di bisogni, risorse,
conoscenze, strumenti dei “nostri padri”.
Preparazione dei laboratori successivi con la costruzione di mattoncini
in argilla.
Laboratorio in classe. Realizzazione
dell’interno di una casa colonica sotto
forma di pop-up.
Laboratorio in classe. Costruzione
dell’esterno di una casa colonica con mattoncini d’argilla.
MATERIALI E STRUMENTI
I materiali e gli strumenti di lavoro occorrenti per il
laboratorio verranno forniti dagli operatori del CEA.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le insegnanti e gli operatori del CEA stabiliranno le
modalità di verifica e valutazione.
Il programma prevede uscite sul territorio della
durata di circa due ore ciascuna, tali
uscite saranno coordinante dagli
operatori del CEA.
Periodo di effettuazione degli incontri: da novembre’99, a
maggio 2000.
Il
percorso sarà sviluppato dalle classi del 2° ciclo della scuola elementare di
Montecerignone e di Montegrimano.
Le
attività proposte in questo percorso affrontano il tema della conoscenza
dell’ambiente dal punto di vista naturalistico ed ecologico.
Si tratta
di spunti didattici ideati per promuovere una lettura sistemica del territorio,
al fine di iniziare un percorso di conoscenza e di studio del proprio ambiente
di vita che conduca a scoprirne il
valore intrinseco, per creare con esso un legame nuovo, più maturo e
consapevole.
L’ambiente
oggetto di studio e di valorizzazione
verrà scelto dalla classe; alla fine del percorso naturalistico i dati, il
materiale, le riflessioni scaturite, costituiranno la risorsa fondamentale per la creazione di “forme”
di comunicazione e di
valorizzazione quali: pieghevoli, manifesti, pubblicazioni, progetti per la
realizzazione di sentieri natura…..
L’attività didattica si articola in due momenti:
Uscite sul territorio come momento di
osservazione diretta dall’ambiente naturale, di esplorazione e attività di
sperimentazione sul campo, al fine di stimolare i ragazzi all’osservazione e
all’interpretazione della rete
sistemica dell’ambiente circostante.
Attività in classe: rappresenta la
fase di rielaborazione delle attività realizzate durante l’uscita e di
elaborazione e costruzione di nuove piste operative che coinvolgono molteplici
discipline del curricolo scolastico: scienze, matematica, italiano, geografia,
storia, studi sociali….
Attività di esplorazione
dell’ambiente naturale per analizzare le caratteristiche di questo ecosistema
complesso (fattori biotici ed abiotici).
Osservazione, raccolta e analisi dei
dati riguardanti la presenza, la distribuzione e le relazioni dei fattori biotici ed abiotici.
Analisi dell’ambiente dal punto di
vista botanico, faunistico, geologico, geomorfologico, ecologico.
Il percorso prevede
n. 2 uscite (mezza giornata) nell’ambiente naturale oggetto di studio,
inoltre verranno realizzati n. 4 incontri in classe (2 ore circa) per
rielaborare le attività svolte durante l’uscita e n. 2 incontri di
programmazione con gli insegnanti, per definire ed impostare l’attività,
tenendo conto del grado di conoscenza e di esperienza dei ragazzi e delle
esigenze didattiche dei docenti.
Periodo di effettuazione degli incontri: da novembre’99 ad
aprile 2000.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le insegnanti e gli operatori del CEA stabiliranno le
modalità di verifica e valutazione.
Collegio dei Docenti: come
organo di indirizzo e verifica delle attività del POF e della Programmazione educativa
e didattica, il Collegio dei docenti sarà convocato nei mesi di settembre,
ottobre, gennaio, maggio, e giugno ed ogni altra volta in cui se ne ravvisa
l’opportunità. I Consigli di classe, di interclasse, di interplesso e di
intersezione saranno convocati mensilmente.
Colloqui con le famiglie:
ritenendo fondamentale l’informazione e la collaborazione educativa con le
famiglie degli alunni, è fissata per ciascun
docente un’ora settimanale di ricevimento genitori (scuola media); sono previsti
incontri nei tre ordini di scuola per i colloqui generali e
per l’illustrazione e la consegna delle schede di valutazione; sono inoltre
previste assemblee di istituto e di classe, oltre alla partecipazione dei
genitori rappresentanti alle sedute dei vari consigli. Con riferimento ad una
corretta e puntuale operazione di valutazione periodica e finale, anche mediante l’utilizzo
funzionale della scheda, le scadenze per le valutazioni quadrimestrali e per gli
scrutini sono: fine gennaio 2000 (I^ quadrimestre) - entro il 13 giugno 2000
(II^ quadrimestre) - termine delle lezioni: 10 giugno 2000. Gli esami di
licenza e di idoneità hanno inizio il 14 giugno e si concludono entro il 30
giugno.
Aggiornamento e
formazione in servizio personale docente e A.T.A.
La
partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un
diritto e un dovere dei docenti, in relazione alle iniziative promosse e
organizzate dall’Amministrazione scolastica e soprattutto dall’istituto. Nel
Piano annuale di istituto 1999/2000 è previsto lo svolgimento dei seguenti
corsi di formazione:
1.
Corso di formazione e aggiornamento sul tema:
“Progettare l’autonomia”.
2.
Formazione dei docenti che esplicano le funzioni
obiettivo (a cura del Provveditorato agli Studi)
3.
Corsi di aggiornamento a titolo individuale
CORSO DI FORMAZIONE E
AGGIORNAMENTO SUL TEMA: “PROGETTARE L’AUTONOMIA”
Alle soglie dell’autonomia la gestione dell’organizzazione scolastica presenta sensibili e progressivi caratteri di complessità: pertanto la scuola deve acquisire una razionalità organizzativa forte, capace di progettualità dinamica, in interazione continua con l’ambiente esterno. Ne deriva l’esigenza di qualificare e utilizzare razionalmente le risorse professionali interne alla scuola, in particolare in relazione alla progettualità in campo educativo didattico e metodologico.
La didattica per progetti, in particolare, parte
significativa dei percorsi curricolari, permette l’acquisizione di una maggiore
consapevolezza della dimensione operativa dello studio scolastico, unita ad una
maggiore apertura della scuola alla collaborazione con la realtà territoriale
in cui opera.
SOGGETTI COINVOLTI: - Personale docente e a.t.a.
FINALITA’: - Qualificare le risorse professionali della
scuola in relazione alla progettualità in
campo educativo-didattico-metodologico
- Offrire
strumenti per una didattica per progetti ad integrazione dei curricoli
MODALITA’ DI SVOLGIMENTO – TEMPI:
N.4 incontri (Supporti teorici e
proposte operative)
Mese di aprile 2000
MONITORAGGIO –VALUTAZIONE:
In itinere e finale attraverso l’esame
del materiale prodotto
RISORSE FINANZIARIE: - Fondi per la sperimentazione
dell’autonomia
HANDICAP
E SVANTAGGIO
Dell’handicap
e dello svantaggio devono farsi carico ciascun docente e tutto l’istituto. E’
funzionante un Gruppo di studio e di lavoro per l’handicap (L.104/92) a livello
di istituto, formato dal Preside, da operatori socio-psico-pedagogici, dagli
insegnanti di sostegno, da una rappresentanza di insegnanti curricolari e
genitori, con funzioni di preparazione e di aggiornamento del P.D.F. e del
P.E.I. Gli insegnanti di sostegno sono
contitolari nelle classi in cui operano.
ISCRIZIONI,
ORIENTAMENTO E CONTINUITÀ.
In
relazione alle operazioni di iscrizione alle prime classi, saranno attivate
modalità efficaci di informazione nei confronti di alunni e genitori delle
classi quinte e incontri con maestri e genitori delle stesse. Il collegio dei
docenti fornirà indicazioni per garantire all’utenza un’offerta chiara e
completa delle opportunità e dei servizi scolastici: tempo normale e tempo
prolungato, attività integrative di recupero e approfondimento, formazione
delle classi.
Tutti
i consigli di intersezione, di interclasse, di interplesso, di classe, si
impegnano a realizzare attività di orientamento formativo, che vanno
dall’accoglienza alla conoscenza di sè e della realtà scolastica ed
extrascolastica. Per gli alunni di classe terza è prevista una puntuale
attività di formazione in ordine alle scelte future. Rivestono, più in
generale, funzione orientativa tutte
quelle attività ed iniziative tendenti a rendere gli alunni più responsabili,
più consapevoli, più informati e più corretti nel comportamento: rientrano in
tale ambito anche le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi di
istruzione con finalità formative e culturali.
SUSSIDI
E LABORATORI.
L’istituto
è dotato di attrezzatura e sussidi didattici di supporto all’attività
curricolare: il servizio di biblioteca sarà potenziato e i laboratori (artistica, musicale, scientifico, tecnico,
fotografico, informatico) maggiormente attrezzati e messi a disposizione di
tutte le classi.
ORARIO
E REGOLAMENTO.
Il
piano attuattivo del POF, formulato per quantificare gli impegni dei docenti e
per programmare gli interventi educativi e didattici secondo finalità uniformi
e criteri omogenei,
poggia sull’orario delle lezioni
che deve privilegiare le esigenze didattiche ed organizzative dell’istituto al
fine di garantire efficacia ed efficienza a tutta l’attività.
Il
Regolamento di istituto, come la Programmazione educativa e didattica, è parte
integrante del POF, in quanto attuativo dell’assetto organizzativo e
regolamentare dell’istituto: copia del Regolamento, affisso in ogni aula, deve
essere commentato in classe.
DATA |
ORA |
ATTIVITA’ |
01/09 09-12 Collegio
unitario dei docenti
02/09 09-12 Incontri di programmazione per
gruppi separati
per ordine di scuola
03/09 09-12 “ “ “
06/09 09-12 Lavoro di programmazione e
organizzazione nei
singoli plessi
07/09 09-12 “
“ “
08/09 09-12 Collegio dei docenti disgiunti
10/09 09-12 Collegio unitario dei docenti
28/09 15-16 Consigli di classe IA e IB
16-19 Collegio unitario dei docenti
12/10 16-18 Collegio unitario dei docenti
19/10 15-18 Consigli di classe corso A(I^A
– II^A – III^A)
26/10 15-15,30 Assemblea generale con i genitori
15,30-16,30 Assemblea con i genitori per classe
16,30-19,30 Consigli di classe corso B (I^B – II^B –
III^B)
16/11 14,30-18,30 Consigli di classe corso A (III^A – I^A –
II^A)
con
rappresentanti dei genitori
23/11 14,30-18,30 Consigli di classe corso B (III^B – I^B
–II^B) con
rappresentanti dei genitori
30/11 15-16 Collegio unitario dei docenti
16-19
Colloqui generali con i genitori
18-19
classe III^ A
11/04 15-18,30 Consigli
di classe corso A (III^A – II^A – I^A)
con
rappresentanti genitori
18/04 15-18,30 Consigli
di classe corso B (III^B –II^B – I^B)
con
rappresentanti genitori
02/05 15,30-18,30 Colloqui generali con i genitori
09/05 15-17 Collegio
docenti
23/05 15-18 Consigli
di classe corso A (I^A – III^A – II^A)
30/05 15-18 Consigli
di classe corso B (I^B – III^B – II^B)
Mese di giugno2000