| | | | | | Fiaba rumena raccontata da D.Mizdrescu IC - Media
Tanto tempo fa, c'erano un vecchio e una vecchia che vivevano insieme. Il vecchio aveva una figlia bella e intelligente, la vecchia aveva una figlia brutta, stupida e cattiva.La figlia del vecchio era molto brava, però era sempre criticata dalla matrigna che la accusava di essere pigra. Un giorno il vecchio padre si stancò di quelle maldicenze e volendo proteggere sua figlia, decise di allontanarla da casa. La figlia comprese e se ne andò. Durante il viaggio, che percorreva a piedi, vide un albero fiorito coperto di bruchi. Volle aiutarlo e lo ripulì tutto dai bruchi parassiti. L'albero la ringraziò per quello che aveva fatto. Riprendendo il viaggio si trovò presso una fontana piena di fango, la ripulì per bene e la fontana per ringraziarla, le fece bere l'acqua fresca. Dopo un tratto di cammino si trovò davanti un forno dirupato … lo riparò e quello per ringraziarla le diede il pane. Camminando ancora a lungo la ragazza entrò in una densa foresta e giunta in una radura si accosto ad una piccola e povera casa. Qui abitava una vecchia signora che le promise un letto su cui dormire in cambio dei suoi servigi. Le ordinò di dare da mangiare ai suoi animali. Questi animali però erano mostri. La ragazza, nonostante ciò, non si spaventò e fece ciò che le era stato chiesto. Dopo qualche giorno decise di andarsene e la signo | | | |
|
| | | | | | ra della casa la invitò ad andare in soffitta e scegliere una cassa. Ce n'erano di piccole e di grandi; la ragazza scelse una piccola cassa e fece ritorno dal padre. Giunta a casa diede la cassa al padre e l'aprì: da essa sbucarono fuori molti animali domestici e molte ricchezze che fecero felice il padre. Visto ciò la vecchia matrigna volle tentare la prova con sua figlia per portare a casa molte ricchezze. Ma la figlia, incontrando l'albero, la fontana, il forno, li ignorò e non ebbe niente in cambio. Arrivata alla piccola casa nel bosco, diede da mangiare agli animali della vecchia signora, ma li fece scottare perché l'acqua era bollente. Quando salì in soffitta per la ricompensa scelse la cassa più grande. Fece poi ritorno a casa, aprì la cassa insieme alla madre e furono mangiate da una moltitudine di mostriciattoli che ne uscirono fuori. Il vecchio e sua figlia, ormai liberi, vissero felici.
Qualcosa della fiaba si ritrova ancora oggi in Romania. Nelle campagne, si trovano molti forni a legna: chi vuole guadagnare qualcosa, si costruisce un forno di mattoni o di terra impastata con acqua e sterco di cavallo. Poi, quando arriva gente che viaggia a piedi o in carrozza oppure si reca a coltivare i propri campi, si vende il pane a queste persone di passaggio. È una cosa molto usuale.
| | | |
|
| |
| | | | | | Fiaba Macedone raccontata da Larkginda Baftjiari I B - Media
C'era una volta un signore molto ricco, chiamato Shimier, che viveva in una casa grande e lussuosa. Indossava un mantello nero molto lungo, un camice bianco a strisce nere, delle scarpe sempre lucidissime e un turbante bianco (abbigliamento tipico degli uomini facoltosi del paese). Era una persona molto aperta, disponibile verso gli altri e di grande generosità. Ogni volta che incontrava delle persone povere donava loro parte delle sue ricchezze. Col trascorrere degli anni Shimier esaurì tutti i suoi averi, donandoli alle persone bisognose, divenendo anche lui povero. Allora decise di vendere la sua casa per ricavare altro denaro da donare ancora una volta ai poveri e andò a vivere in una catapecchia squallida e priva di ogni comodità. Con il passare del tempo, conducendo una vita di stenti e vi | | | |
|
| | | | | | vendo in un ambiente malsano, Shimier si ammalò gravemente e morì. Il giorno del suo funerale era presente tantissima gente accorsa da tutte le parti per rendere onore a quell'uomo di grande generosità. Era una fredda giornata d'inverno; tra le persone che parteciparono al rito funebre, vi era anche un bambino molto povero che se ne stava ritto a piedi nudi, tutto intirizzito dal freddo. La mamma gli offrì dei soldi per andarsi a comprare un paio di scarpe e il bambino provvide subito ad acquistarle. Al suo ritorno la mamma gli disse: "Lo sai chi mi ha dato i soldi per comprarti le scarpe?". "Non ho la più pallida idea!" rispose il bambino. "L'uomo dal cuore d'oro" asserì la donna. "Adesso ho capito di chi stai parlando, del signor Shimier!" replicò il figlio. "E' proprio lui!" disse la donna con grande calore soggiungendo: "in fondo la ricchezza non è felicità, ma felicità è donare".
| | | |
|
|