ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE  “G. BINOTTI”

Viale Martiri della Libertà, 12  -   61045  -  Pergola   (PU)

( 0721/734322 – Fax 0721/734322

C.M. PSIC83400E - C.F. 90020710415

e-mail: ic.pergola@provincia.ps.it

http://scuole.provincia.ps.it/ic.pergola

 

 

 

 

 

 

 

 

 

REGOLAMENTO

DI

ISTITUTO

 

 

 

 

 

 

 

DIRIGENTE SCOLASTICO            ANGELO VERDINI

 

DIRETTORE SGA                           SIMONA MENSA’

 

 

 

 

Aggiornato al 27/09/2010

 

 

 

 

 

 

SOMMARIO:   

 

 

da pag.

a pag.

 

 

 

 

 

2

2

INDICE

 

3

3

NOTE GENERALI

 

 

 

4

4

PARTE 1^ -   REGOLAMENTI

 

 

 

5

8

CAPITOLO I:  Regolamento di disciplina

 

 

 

9

11

CAPITOLO II: Regolamento riguardante le uscite scolastiche (visite guidate e viaggi di istruzione)

 

 

 

12

15

CAPITOLO III:  Regolamento per l’utilizzo dei laboratori

informatici

 

 

 

16

19

CAPITOLO IV: Regolamento della Biblioteca Scolastica Multimediale

 

 

 

20

22

CAPITOLO V: Regolamento per la concessione in uso temporaneo  e precario dei locali scolastici

 

 

 

23

27

CAPITOLO VI: Regolamento sulle entrate a scuola  degli alunni

 

 

e permanenze a scuola

 

 

 

28

30

CAPITOLO VII: Regolamento sulle uscite da scuola degli alunni

 

 

 

31

31

CAPITOLO VIII: Formazione delle classi e delle sezioni

 

 

 

32

32

PARTE 2^ - ALTRE DISPOSIZIONI

 

 

 

33

34

CAPITOLO IX:  Aspetti sanitari 

 

 

 

35

41

CAPITOLO X:   Organi collegiali -   Funzionamento dei Consigli di Intersezione / Interclasse / Classe  -  Incarichi del supporto organizzativo

 

 

 

42

45

CAPITOLO XI: Protocollo di accoglienza alunni stranieri

 

 

 

 

 

 

46

46

CAPITOLO XII: Patto di corresponsabilità

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTE GENERALI

 

 

 

Ciascun plesso, in relazione a proprie particolari esigenze, può con il consenso di tutto il personale e nel rispetto del presente regolamento, procedere a dettagliare in maniera più circostanziata singole situazioni.

 

Il presente regolamento potrà essere modificato dal Consiglio di istituto sia in presenza di novità normative (ad esempio l’imminente nuovo testo dello statuto degli studenti e delle studentesse), sia dopo un congruo periodo di sperimentazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PARTE  1^ -   REGOLAMENTI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPITOLO  I

 

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

 

Premessa

  

            Non è impresa facile  occuparsi di  regolamento  di disciplina in un istituto comprensivo, composto da scuola dell'infanzia,  scuola elementare e scuola media.

            D'altra   parte  ciò  è    inevitabile   per  il rispetto di una norma generale  (lo Statuto delle Studentesse  e degli studenti) e  per   una  sorta  di economia organizzativa della scuola.

            L'approccio da privilegiare è quello  psico-pedagogico, che  fa riferimento a concetti e a pratiche di accoglienza, relazione educativa, orientamento, successo formativo e questo è testimoniato dalla ricchezza dei principi ispiratori del Piano dell'Offerta Formativa in tutte le sue articolazioni di ricerca e di progetto e dall'impegno di tutte le componenti e di tutti gli organismi della scuola verso più alti profili qualitativi negli stili di insegnamento e la valorizzazione degli stili individuali di  apprendimento.

            Questa  consapevolezza  è  patrimonio comune, non  statico, ma  in una giusta dimensione evolutiva, che  tiene  conto  dei processi  istituzionali  di riforma e  dei cambiamenti socio- culturali nella comunità e nei sistemi simbolici della comunicazione.

            L'esercizio pieno  di  questa  consapevolezza  precede  sempre ogni ricorso alla decisione sanzionatoria, la  quale  a  sua  volta  può  essere  immersa  in  un  contesto  di  apporto partecipativo degli  alunni   (all'interno  di  esperienze  di  educazione  alla  legalità) e dei genitori  (durante  i  colloqui  individuali,  le riunioni  degli organi collegiali  di  base, le assemblee).

            In ogni caso questo Regolamento rappresenta un work in  progress, disponibile ad  essere aggiornato non solo per variazioni normative, ma anche sulla base del confronto operativo con tutte le componenti coinvolte, alunni, genitori, docenti e personale ATA, nella convinzione che una prevenzione condivisa sia sempre da preferire alle punizioni.

            Il Patto educativo di corresponsabilità, e la sua generalizzata sottoscrizione, rappresenta un importante momento di attenzione,  di sollecitazione e di informazione rispetto ai contenuti del  predetto  Regolamento.

Articolo 1

 

            Comportamento da sanzionare:

Rottura o danneggiamento volontaria di arredi, sussidi,  materiali scolastici e  beni individuali.

            Sanzione da adottare:

Informazione scritta alla famiglia. Coinvolgimento della famiglia nella riparazione del danno. 

Articolo 2

 

            Comportamento da sanzionare:

Furti a danno dei compagni e della comunità scolastica.

            Sanzioni da adottare:

Informazione  scritta alla famiglia. Coinvolgimento della famiglia nella riparazione del danno. 

           

Articolo 3

 

            Comportamento da sanzionare:

Atti aggressivi individuali contro un compagno di  scuola.

            Sanzioni da adottare:

Informazione  scritta alla famiglia.

           

 

Articolo 4

 

            Comportamento da sanzionare: 

Atti aggressivi di gruppo contro un compagno di  scuola, a livello verbale.

            Sanzioni da adottare:

Informazione  scritta alla famiglia.

           

Articolo 5

 

           Comportamento da sanzionare:

Atti aggressivi di gruppo contro un compagno di scuola,  a livello fisico.

            Sanzioni da adottare:

Informazione  scritta alla famiglia. Sospensione dalle lezioni.

 

Articolo 6

 

            Comportamento da sanzionare:

Atti e atteggiamenti aggressivi nei confronti delle persone  adulte all’interno della scuola e del complesso delle sue attività.

            Sanzioni da adottare:

Informazione  scritta alla famiglia. Sospensione dalle lezioni.

 

Articolo 7

   

            Comportamento da sanzionare:

Mancato rispetto delle regole organizzative interne, laddove esse siano formalizzate.

            Sanzioni da adottare:

Informazione  scritta alla famiglia.

           

               

Articolo 7bis

 

            Comportamento da sanzionare:

uso a scuola, per l’intera durata dell’attività scolastica,del cellulare e di altri dispositivi elettronici.

            Sanzioni da adottare:

ritiro dell’apparecchio, avviso ai genitori del ritiro, riconsegna ai genitori.

 

 

 

 

Articolo 7 ter

            Comportamento da sanzionare:
violazione del diritto alla protezione dei dati personali  all’interno della comunità scolastica, tramite acquisizione e/o divulgazione con l’utilizzo di telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici (ex direttiva n. 204/2007)
            Sanzioni da adottare:

ritiro dell’apparecchio, avviso ai genitori del ritiro, riconsegna ai genitori. Sospensione dalle lezioni. Fatta salva ogni altra implicazione di natura civile o penale a carico dei soggetti interessati.

           

Articolo 7 quater

 

Per ogni tipologia di comportamento da sanzionare, vale anche la seguente sanzione:

Svolgimento di un’attività a favore della comunità scolastica, anche in orario aggiuntivo e  con riflessioni sulla convivenza civile.

 

Articolo 8

 

            Soggetti e modalità per la comunicazione e l’espletamento delle  sanzioni:

a)           La gradazione delle sanzioni è riferita all’età dell’alunno,   alla gravità,   alla recidività dei comportamenti  sanzionati e alle sue condizioni psico-fisiche e sociali.

b)           L’informazione scritta alla famiglia spetta al docente che ha rilevato il comportamento sanzionabile (se lo stesso è rilevato da altro personale scolastico, l’informazione spetta al Dirigente  Scolastico previa relazione scritta del soggetto rilevatore).

c)            In riferimento agli articoli 1 e 2, previa relazione scritta del soggetto che rileva il

        comportamento sanzionabile, il Dirigente  Scolastico scrive alla famiglia            precisando l’entità del  risarcimento.

d)           Previa relazione scritta dell’insegnante proponente, le attività a favore della comunità  scolastica, anche in orario aggiuntivo e con riflessioni sulla convivenza civile, vengono di volta in volta scelte dal Dirigente Scolastico o suo delegato, all’interno di un elenco di attività giuridicamente compatibili, predisposto dal Collegio dei Docenti,  reso noto alle famiglie dopo ratifica del Consiglio d’Istituto - attività semplice di riassetto dell’aula, di uno spazio interno o di uno spazio esterno alla scuola in presenza di un collaboratore scolastico o di un insegnante - durante l’intervallo raccolta differenziata (carta, lattine, …) sempre in presenza di  un adulto.

e)           La sospensione non supera i 2 giorni per ogni sanzione e 5 giorni in un anno

         scolastico. Essa viene adottata dal Dirigente Scolastico su proposta del  Consiglio Tecnico di Classe/Interclasse. Il relativo decreto va consegnato direttamente ai  genitori.

f)              Qualora in presenza di infrazioni molto gravi e recidive, si ipotizzi una sanzione che superi i 15 giorni di allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica o che comporti l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico o che comporti l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame

 

 

di stato conclusivo del corso di studi, organo competente ad adottare la sanzione è il Consiglio d’Istituto.

Articolo 9

 

            Ai sensi dell’articolo 5 dello Statuto delle studentesse e degli studenti, è istituito un organo  di garanzia interno alla scuola, formato da 4 persone (un docente, un non docente, due  genitori)  individuate dal Consiglio d’Istituto: ad esso i genitori possono fare ricorso scritto  entro 15 gg. dalla notifica della sanzione  adottata. Esso è presieduto dal dirigente scolastico.

Ulteriore fase  impugnatoria  è rappresentata dal ricorso all’Organo di Garanzia Regionale.

          

Articolo 10

 

            Per quanto non previsto, si applicano le norme dello Statuto delle studentesse e degli  studenti (DPR n. 249/1998 e D.P.R. n. 235/2007) e,  per quanto ancora compatibile, degli articoli 412- 414 del RD  1297/1928.

 

Articolo 11

 

            I Consigli Democratici di Intersezione, Interclasse e Classe possono decidere opportune modalità di gratificazione pubblica (nella  classe, nel plesso, nell’istituto) nei confronti delle buone  pratiche riferite a comportamenti ed atteggiamenti di    responsabilità, di mediazione e di generosità.

 
Articolo 11bis

            All’inizio di ciascun anno scolastico  (in prima applicazione  per la generalità degli alunni e successivamente solo ai nuovi iscritti) i genitori sottoscrivono il patto educativo di corresponsabilità.        

Articolo 12

 

            Copia del presente regolamento va fatta pervenire alle famiglie di tutti gli alunni, con riscontro firmato di avvenuta ricezione. Esso sarà pubblicato sul sito internet dell’istituto.

           

Articolo 13

 

Eventuali modifiche di qualsiasi natura saranno deliberate dal Consiglio d’Istituto.

 

Approvato dal Consiglio d’Istituto nella riunione del 08/11/2002,  modificato nella

riunione del 08/07/2003,  nella riunione del 20/04/2007, nella riunione del 22/04/2008

e nella riunione del 16/10/2008

            

 

 

CAPITOLO  II

 

      

REGOLAMENTO  RIGUARDANTE LE USCITE SCOLASTICHE

(VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE)

 

                                                                                                         

PREMESSA

 

L’intera tipologia delle uscite (passeggiate a piedi, visite guidate in orario scolastico, visite guidate di una giornata intera, viaggi di istruzione, viaggi premio, viaggi connessi allo svolgimento di particolari attività didattiche), rappresenta una importante opportunità per qualificare i processi di insegnamento / apprendimento e di socializzazione; pertanto la scuola fa propria questa opportunità inserendola a pieno titolo nel piano dell’offerta formativa.

 

ART. 1

 

All’inizio dell’anno scolastico, nel corso della prima assemblea di classe / sezione, l’insegnante che conduce l’assemblea pone la questione per assumere dai genitori un primo orientamento circa il numero e la tipologia delle iniziative da intraprendere nel corso dell’anno scolastico. Le passeggiate a piedi non hanno bisogno di alcuna  autorizzazione.

 

ART. 2

 

Ogni consiglio di interclasse / classe / intersezione tecnico, sulla base di quanto è emerso dall’assemblea dei genitori e di quanto previsto nelle rispettive programmazioni, prefigura il numero prevedibile di uscite, previo accertamento delle disponibilità dei docenti accompagnatori.

E’ necessario, specialmente per i viaggi di istruzione, che, a  livello di ciascuna scuola o di ciascun ordine scolastico, si proceda in sede di programmazione alla verifica della migliore possibilità per trovare soluzioni che riguardino più classi, al fine di rendere l’iniziativa meno gravosa per i genitori.

 

ART. 3

 

La richiesta di autorizzazione deve essere approvata dal consiglio di intersezione / interclasse / classe democratico che valuta  fattibilità e congruenza di ogni iniziativa. Alla richiesta di uscita va allegato il verbale dell’assemblea dei genitori della classe, dal quale si possa dedurre la quota massima che gli stessi sono disposti a spendere.

 

ART. 4

 

Di norma tutti gli alunni partecipano all’iniziativa. L’iniziativa si può svolgere solo se ad essa partecipano almeno il 75% dei frequentanti. Agli alunni che non partecipano all’iniziativa va garantita la possibilità di fruire del servizio scolastico. Per ogni allievo partecipante va accertata la presenza delle seguenti condizioni:

  • Consenso scritto della famiglia a partecipare;
  • Assicurazione contro gli infortuni e di responsabilità civile;
  • Documento di identità.

 

 

ART. 5

 

Per ogni quindici allievi partecipanti va previsto un docente accompagnatore: tale calcolo si effettua su ciascuna classe o sull’intero gruppo a seconda delle indicazioni dei proponenti.

Se tra i partecipanti ci sono soggetti disabili è necessaria la presenza dell’insegnante di sostegno o di un altro insegnante.

Tra gli accompagnatori (specie per la scuola materna ed elementare) può figurare anche il collaboratore scolastico. Tale presenza deve essere motivata nella richiesta e si sostanzia con pari diritti e con doveri coerenti con la mansione.

Di regola i genitori non partecipano a queste iniziative: in casi eccezionali e  motivati può essere consentita la loro presenza.

La partecipazione di altri soggetti può essere consentita solo in qualità di esperti noti, richiesti e in coerenza con l’iniziativa.

Anche gli accompagnatori devono essere in regola con le norme sull’assicurazione e i documenti di identità.

Contestualmente alla richiesta di uscita, tutti gli accompagnatori, compresa la riserva, che compare in ogni proposta, sottoscrivono l’impegno allo svolgimento di tale funzione.

 

ART. 6

 

L’uso degli scuolabus comunali è subordinato alle disponibilità annuali dei  comuni e al rispetto della loro procedura di  richiesta e degli eventuali vincoli.

 

ART. 7

 

Per queste iniziative possono essere utilizzati anche i mezzi pubblici di trasporto in servizio di linea, ivi compresi i treni,  gli aerei,   le navi e i mezzi a fune.

 

ART. 8

 

Per l’individuazione delle ditte – agenzie, necessarie allo svolgimento delle iniziative, si seguono le regole amministrative in vigore.

 

ART. 9

 

Per gli eventuali compensi a fronte degli impegni per l’organizzazione delle iniziative si rimanda alla contrattazione annuale del fondo dell’istituzione scolastica con la RSU.

 

ART. 10

 

Le eventuali spese di viaggio, soggiorno e di ingresso sono a carico delle famiglie degli alunni. Nei casi in cui gli insegnanti di classe / sezione accompagnatori propongono l’esonero totale o parziale del pagamento delle quote individuali (proposta abbondantemente motivata e riferita a casi di conclamato disagio economico), il consiglio di istituto può intervenire tramite un apposito strumento del programma annuale.

E’ data facoltà al dirigente scolastico di individuare, all’interno del contributo richiesto alle famiglie, una quota a titolo di caparra (non superiore al 33% del contributo) da versare all’atto dell’autorizzazione.

Eventuali rimborsi totali o parziali per defezioni dell’ultimo minuto non possono gravare sull’Istituto, ma sono legati alla modalità di fatturazione del soggetto aggiudicatario.

Per le visite guidate la sottoscrizione dell’autorizzazione a partecipare impegna il genitore a versare in ogni caso la quota relativa alle spese di trasporto.

In sede di richiesta dei preventivi inserire la clausola riguardante le conseguenze economiche di un eventuale annullamento del viaggio già contrattualizzato. In ogni caso i genitori vanno informati sull’eventualità che, in caso di annullamento non dipendente dall’Istituzione scolastica, una parte della quota non è rimborsabile.

 

ART. 11

 

Per le visite guidate in orario scolastico è possibile recuperare da parte degli accompagnatori le ore eccedenti l’orario di servizio di quel giorno,  ricorrendo alle risorse umane interne all’Istituto.

 

ART. 12

 

Per le visite guidate di una giornata intera e per i viaggi di istruzione compete agli accompagnatori,  il rimborso per le spese documentate di vitto e alloggio nella misura delle regole in vigore. In sostituzione della soppressa indennità di missione, in sede di contrattazione d’istituto, si stabilirà una quota forfetaria per gli accompagnatori.

 

ART. 13

 

Il consiglio delega il dirigente scolastico ad autorizzare tutte le iniziative che rispettano il  presente regolamento con l’obbligo alla ratifica nella riunione successiva.

 

ART. 14

 

Il presente regolamento sarà inviato a tutti i docenti e a tutti i genitori facenti parte dei consigli di base.

 

ART. 15

 

Eventuali variazioni al presente regolamento possono essere apportate solo dal consiglio di istituto.

 

 

 

 

 

 

 

Approvato nella seduta del  Consiglio di Istituto del 04/04/2006.

Modifiche approvate nella seduta del 09/07/2009

 

 

 

 

 

 

 

 CAPITOLO  III

 

      

REGOLAMENTO  PER L’ UTILIZZO DEI LABORATORI INFORMATICI

 

 

 

 

1. FINALITA’

 

Il Laboratorio di Informatica è una risorsa didattica e formativa a disposizione dei docenti e degli alunni dell’Istituto. Esso potrà essere utilizzato, in orario curricolare ed extracurriculare, per attività legate alla diffusione della pratica e della cultura informatica. Gli utilizzatori devono attenersi al presente regolamento interno.

 

2. CONDIZIONI  DI  ACCESSO

 

L’accesso al  Laboratorio di Informatica presuppone il possesso di una competenza di base sufficientemente  solida nell’utilizzo della strumentazione ed è consentito solo per attività didattiche o, ai soli docenti e in orario preferibilmente extrascolastico, per lavori di programmazione, produzione di materiali o di documenti nell’ambito dei compiti istituzionali relativi alla funzione docente.

Qualora un docente non possedesse le competenze di cui sopra è invitato ad astenersi dall’accompagnare classi in Laboratorio (poiché non sarebbe evidentemente in grado di svolgere un adeguato controllo sull’operato degli studenti) e a recarsi in Laboratorio per esercitarsi, in orari concordati con il referente tecnico-didattico, nominato dal Dirigente scolastico.

I docenti che utilizzano il Laboratorio per attività didattiche dovranno preventivamente istruire in modo adeguato gli alunni sull’uso corretto della strumentazione.

 

3. MODALITA’ DI ACCESSO E DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’

 

3.1 prenotazione e accesso

 

E’ consentito agli alunni accedere al laboratorio di informatica solo se accompagnanti da un docente che dovrà rimanere con loro durante tutto lo svolgimento delle attività.

All’inizio di ogni anno scolastico il/la  responsabile del Laboratorio, seguendo le indicazioni del Dirigente scolastico, redige e cura il piano per l’utilizzo del Laboratorio in orario curricolare, tenuto conto di tutte le  esigenze prioritarie.

I docenti saranno responsabili del corretto utilizzo di tutte le attrezzature e dei materiali in dotazione per tutta la durata dell’attività.

Ogni docente dovrà annotare su un apposito registro la data, l’ora e la classe che utilizza  il laboratorio e dovrà rispettare gli orari d’uso stabiliti.

 

3.2 attività

 

Il laboratorio e le attrezzature in esso contenute possono essere utilizzate esclusivamente per scopi didattici,  e prioritariamente per le attività curriculari e le finalità istituzionali e formative dell’Istituto, ivi compresa l’autoformazione. L’uso del Laboratorio per attività di altra natura deve essere autorizzato dal Dirigente scolastico.

Per la realizzazione delle attività didattiche programmate il docente utilizzerà sempre il PC della postazione  distaccata, che contiene il pannello di comando della rete, e assegnerà, preferibilmente, una postazione fissa a ciascuno studente, in modo tale che questi lavori  tutto l’anno sempre sullo stesso PC.

E’ preferibile che ciascun studente acceda alla postazione master autenticandosi tramite l’inserimento di nome utente e password.

Gli studenti non potranno utilizzare dischetti personali, ma faranno uso esclusivamente di floppy-disk messi a disposizione  dalla scuola, né potranno istallare software proprio nel PC del Laboratorio.

I docenti sono tenuti a controllare con il programma antivirus i dischetti che sono utilizzati su un qualsiasi computer della scuola.

 

3.3 svolgimento delle attività e vigilanza

 

Durante lo svolgimento delle attività programmate, il docente dovrà controllare che gli alunni utilizzino con la massima cura ed in modo appropriato la strumentazione disponibile.

Al termine della sessione di lavoro, il docente si accerterà delle condizioni del materiale (attrezzature, manuali, floppy-disk, CD ROM, mouse, accessori) e di eventuali anomalie o mancanze e verificherà che:

  • tutte le apparecchiature e l’interruttore generale siano spenti;
  • l’aula sia pulita e in ordine, con le finestre chiuse, le luci spente;
  • l’uscita degli alunni dal laboratorio avvenga ordinatamente.

 

3.3.1 sistemi d’allarme

 

Se l’aula dispone di sistemi di protezione contro i furti, occorre disattivarli all’ingresso e riattivarli all’uscita.

 

3.4 accesso a INTERNET

 

L’accesso a INTERNET è consentito solo agli insegnanti ed alle classi accompagnante e sotto la responsabilità di un insegnante. L’uso che viene fatto di INTERNET deve essere esclusivamente di comprovata valenza didattica. In qualunque momento si verifichi un uso della connessione contrario a disposizioni di legge o di  regolamento interno, e comunque non coerenti con i principi che regolano la scuola, è possibile disattivarla o, nel caso siano coinvolti studenti, si provvederà per l’adozione  di eventuali provvedimenti disciplinari.

 

3.4.1 filtri

 

L’Istituto può provvedere in qualsiasi momento all’attivazione di un filtro per l’uso di INTERNET, che escluda siti infamanti, razzisti e pornografici.

 

3.4.2 posta elettronica

 

Prima di utilizzare il servizio di posta elettronica, occorre accertarsi che sia funzionante un antivirus aggiornato.

 

 

 

 

 

 

 

4. DOTAZIONE DEL LABORATORIO

 

4.1 materiali

 

Il Laboratorio è dotato di materiale inventariato: hardware, software, manuali, da utilizzare per scopi didattici. I docenti possono richiedere in prestito, per scopi esclusivamente didattici, il materiale in dotazione, previa registrazione su apposito registri, con l’obbligo di rispettare i diritti d’autore e la normativa sulla licenza d’uso dei software. E’ vietato riprodurre e/o distribuire il software installato sui computer.

Il / la docente responsabile, in collaborazione con la Segreteria amministrativa, preparerà e aggiornerà l’elenco dei materiali costituenti la dotazione del Laboratorio stesso.

Ogni spostamento di materiale dal Laboratorio deve essere autorizzato  dalla Dirigenza e deve essere sempre registrato.

I docenti limiteranno l’uso delle stampanti alle effettive necessità di lavoro.

 

4.2 divieti

 

E’ vietato installare, modificare e utilizzare software non autorizzato e del quale l’Istituto non possieda licenza d’uso o utilizzare il Laboratorio per scopi diversi da quelli didattici.

E’ proibito modificare le impostazioni dei computer.

Per installare o disinstallare programmi o giochi è necessario avvisare il referente.

 

4.3 assistenza

 

Il personale ausiliario svolge ordinariamente le proprie mansioni  di collaborazione ed assistenza nei  laboratori al fine di garantire l’efficienza  dei locali e delle attrezzature per lo svolgimento regolare delle attività didattiche.

 

5. ANOMALIE  E  SICUREZZA

 

5.1 danneggiamenti

 

Qualora il docente riscontrasse anomalie, danni o malfunzionamento delle attrezzature provvederà a farne segnalazione al referente ed alla segreteria dell’Istituto. Qualora si verifichino, durante le attività, guasti o anomalie alle attrezzature, gli alunni devono tempestivamente avvertire il docente presente, che si premurerà di comunicare quanto accaduto al referente ed alla segreteria dell’Istituto o annoterà l’anomalia sul registro in caso di non reperibilità dei suddetti. Per i guasti che richiedano l’intervento dell’assistenza tecnica, oltre a compiere le operazioni sopraddette, il docente spegnerà adeguatamente ogni attrezzatura, lasciandola inattiva e con il cartello “fuori servizio”.

E’ vietato manomettere apparecchiature o impianti di qualsiasi natura. Il danneggiamento doloso per mancato rispetto delle regole o cattivo utilizzo delle attrezzature e del materiale può prevedere l’obbligo di risarcimento totale in denaro, a debito di singoli studenti, di intere classi o di chi utilizza il laboratorio. In casi più gravi si possono anche prevedere provvedimenti disciplinari e l’interdizione all’uso del Laboratorio.

I docenti che nell’accesso al Laboratorio  non rispettino scrupolosamente quanto previsto all’art. 3, saranno considerati corresponsabili di eventuali danneggiamenti o furti dovuti alla loro negligenza.

 

 

 

 

 

5.2 disposizioni per la sicurezza

 

Nel Laboratorio devono essere presenti esclusivamente suppellettili, attrezzature didattiche e tecniche e materiali, anche di consumo, strettamente attinenti alle esigenze didattiche. La disposizione dei suddetti materiali deve essere tale da non ostacolare, in caso di emergenza, il rapido abbandono del locale. Zaini, cartelle ed effetti personali devono essere depositati in modo tale da non intralciare né l’attività didattica né un’evacuazione di emergenza.

E’ vietato introdurre nel Laboratorio cibi, liquidi, sostanze infiammabili e oggetti pericolosi di ogni genere e quant’altro non risulti strettamente attinente alle esigenze didattiche.

 

5.3 evacuazione

 

In caso di pericolo, l’evacuazione del Laboratorio dovrà avvenire ordinatamente, interrompendo immediatamente ogni attività, incolonnandosi con calma ed evitando di accalcarsi o provocare situazioni di panico. Il docente presente staccherà, se possibile, l’interruttore generale del Laboratorio.

 

6. MODIFICHE

 

6.1 modalità

 

Eventuali modifiche al presente Regolamento dovranno seguire la prassi che ha portato all’approvazione del regolamento stesso.

 

 

 

 

 

 

 

 

Approvato dal Consiglio di Istituto il 26/04/2005.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPITOLO  IV

 

 

REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA SCOLASTICA MULTIMEDIALE

 

 

 

Premessa

 

La biblioteca come centro di risorse educative multimediali per la scuola si pone finalità ed obiettivi sia di carattere strettamente didattico e metodologico che più ampiamente di raccordo interistituzionale e di rete, configurandosi come centro orientato alla creazione di rapporti significativi con il tessuto sociale scolastico ed extrascolastico del territorio.

Il sistema bibliotecario della scuola risponde al diritto primario della popolazione scolastica di riferimento nonché dei cittadini di fruire di un servizio di informazione e documentazione efficiente. In questo modo si creano le condizioni per il libero accesso alla conoscenza, al pensiero, alla cultura e alla informazione, che costituiscono le basi per l’esercizio pieno e consapevole dei diritti di cittadinanza, come auspicato dal Manifesto Unesco sulla biblioteca pubblica (1994) e dalle Linee Guida IFLA/UNESCO (2004).

In particolare le biblioteche scolastiche assolvono, in vario grado e con differenti forme, a compiti di

-         informazione e documentazione generale;

-         diffusione del libro e della lettura e  promozione della cultura e della conoscenza;

-         promozione dell’autoformazione e  sostegno delle attività per l’educazione permanente;

-         sviluppo della cultura democratica, permettendo uguaglianza di accesso alle conoscenze, alle idee ed alle opinioni;

-         rafforzamento dell’identità della comunità locale, nella sua dimensione plurale, dinamica e multiculturale;

-         inclusione sociale, attraverso l’uso socializzato dei mezzi di informazione e comunicazione;

-         conservazione e valorizzazione del patrimonio librario e documentario locale e nazionale e della cultura di tradizione orale.

Nello specifico, in linea con quanto sopra, sono così configurate le linee operative della biblioteca:

-         offrire risorse di informazione e documentazione a supporto dei processi di apprendimento e di aggiornamento nella scuola (libri, riviste, cd-rom, cd-audio, vhs, dvd);

-         promuovere la biblioteca come laboratorio culturale a servizio della didattica e come risorsa informativa anche per un’utenza extrascolastica;

-         sviluppare nell’utenza abilità di ricerca e uso competente dell’informazione, creando le basi per una didattica centrata su una pluralità delle fonti;

-         promuovere il piacere della lettura sollecitando nei bambini / ragazzi il gusto di ricerca di una propria identità di lettore.

 

FUNZIONAMENTO

I. Accesso alla biblioteca:

-         L' accesso alla Biblioteca e ai suoi servizi, regolato dagli orari esposti, è libero. Eventuali limitazioni potranno essere decise dal Comitato di gestione della Biblioteca, per difficoltà eventualmente intervenute nel garantire la totalità dei servizi.

-         L’ ammissione nei locali della Biblioteca è subordinata al rispetto delle regole di convivenza imposte dalla frequenza di un luogo di studio.

-         Non è consentito fumare, introdurre cibi e bevande, alterare la segnaletica affissa nei locali o arrecare disturbo alle attività cui la biblioteca è specificatamente destinata.

-         Non è ammesso occultare, danneggiare i libri e apporvi segni o annotazioni.

-         Non è consentito portare fuori dai locali della biblioteca, anche temporaneamente, libri o altro materiale documentale, salvo quanto previsto dalle regole sul prestito, o casi eccezionali soggetti ad autorizzazione del personale.

-         Non è consentito prendere in consultazione o in prestito materiale bibliografico prima che sia perfezionato l'iter dell'acquisizione e della catalogazione.

 

II. Consultazione e lettura:

-         La consultazione dei libri e delle riviste collocati a scaffale aperto nelle sale della biblioteca è libera e può essere registrata autonomamente indicando il proprio nome e cognome e il titolo dei testi, sull’apposito registro delle consultazioni. Il lettore non può portare fuori della biblioteca le opere ricevute in consultazione ed è responsabile della loro custodia

-         Si invitano gli utenti a ricollocare esattamente al proprio posto tutto il materiale consultato, o, in caso di difficoltà, a farsi aiutare dal personale addetto.

 

III. Prestito:

-         La fruizione del servizio di prestito è subordinata all'iscrizione al servizio stesso. Si considerano automaticamente iscritti i docenti, gli studenti, e il personale non docente e i genitori dell’ Istituto.

-         Gli utenti, regolarmente iscritti per la consultazione e per il prestito, sono tenuti a dare alla biblioteca immediata notizia degli eventuali cambiamenti di abitazione e di numeri telefonici.

-         Il prestito riguarda tutto il materiale librario e multimediale di cui la biblioteca dispone, eccetto i materiali archiviati per cattivo stato o per antichità

-         Sono esclusi dal prestito a domicilio i dizionari, le enciclopedie, le grandi opere

-         Qualora non ci siano prenotazioni di altri utenti, il prestito può essere prorogato alla scadenza e per una sola volta, per 20 giorni

 

Settore Ragazzi

-         Quando la biblioteca è sprovvista di personale incaricato i ragazzi accedono alla biblioteca solo se accompagnati dall’insegnante

-         Tutti i prestiti vanno registrati sull’apposito registro “Biblioteca per Ragazzi”

-         La durata del prestito è di 30 giorni, rinnovabile per ulteriori 20 giorni

-         Non è consentito fare scorte di libri da tenere in aula per l’intero anno scolastico

-         I ragazzi sono ammessi al solo prestito di materiale librario

-         Non è consentito prendere in prestito più di un testo alla volta

 

Settore “insegnanti, genitori, cittadini”

-         Il prestito si effettua esclusivamente nelle ore di apertura della biblioteca, ad opera del personale incaricato.

-         Seguono le indicazioni riferite alla quantità di libri e di altri supporti che ciascun adulto può prendere in prestito e al tempo massimo di durata del prestito stesso.

LIBRI OPERATIVI: Libri 5 per 30 giorni
BIBLIOTECA MAGISTRALE: Libri 3 per 30 giorni
VIDEO (fiction - documentari): 1 per 7 giorni
CD MUSICALI:  1 per 7 giorni
CD ROM:  1 per 7 giorni
RIVISTE: 1 per 7 giorni

-         Qualora, in caso di carenza di personale incaricato e solo previa diffusione di circolare che autorizzi in tal senso, fosse rinviata ai singoli docenti la responsabilità del prestito, si invitano questi a prestare attenzione alla tipologia di registro, differenziata in base alla tipologia dei materiali, su cui annotare il prestito.

IV. Responsabilità dell’utente

-         Il prestito è personale. L'utente è tenuto a rispondere dei libri ricevuti in prestito e della loro integrità. Non è consentito prestare ad altri le opere ricevute in prestito.

-         Sarà premura dell'utente controllare l'integrità delle opere di cui chiede il prestito e far presente al personale addetto le mancanze ed i guasti in esse eventualmente riscontrati.

-         Allo scadere del prestito le opere devono essere puntualmente riconsegnate nelle stesse condizioni in cui si trovavano, senza danneggiamenti o sottolineature. Il personale controlla l'integrità, lo stato di conservazione e le particolarità, nonché la presenza e lo stato di conservazione degli eventuali allegati.

-         La mancata restituzione dei testi ottenuti in prestito alla scadenza fissata, darà luogo ad un sollecito orale o scritto. Se il libro non venisse restituito entro 10 giorni dalla data del sollecito, l’utente verrà sospeso automaticamente dai servizi della biblioteca.

-         Nell'eventualità di smarrimento o danneggiamento di un testo della Biblioteca, l'utente previo invito è tenuto al risarcimento del danno attraverso la rapida fornitura, a sua cura e spese, del testo stesso. o, se questo non si trovi in commercio, a fornirne uno di pari valore, in accordo con le indicazioni dei bibliotecari. Trascorsi inutilmente 2 mesi dall’invito suddetto, il lettore, viene escluso a tempo indeterminato dall’uso della biblioteca. Nessun utente può essere riammesso al servizio di prestito qualora non abbia provveduto al reintegro dei documenti ricevuti in prestito. Per gli studenti, minori d’età, saranno ritenuti responsabili i genitori.

V. Prestito interbibliotecario:

Il prestito interbibliotecario si distingue in:

-         richieste in uscita: riguarda libri non posseduti dalla Biblioteca che utenti interni richiedono in prestito ad altre strutture, accettandole condizioni e le eventuali spese previste dal regolamento del servizio della biblioteca prestante;

-         richieste in entrata: riguarda libri posseduti dalla Biblioteca che altre Biblioteche, italiane o estere e comunque esterne, richiedono in prestito.

-         La richiesta può pervenire via posta, fax, posta elettronica (bsm.pergola@provincia.ps.it) e deve contenere i dati necessari all'identificazione della pubblicazione in oggetto (autore, titolo, editore, anno di pubblicazione).

-         In entrambi i casi è consentito il prestito di 3 opere per la durata di 30 giorni che si computano dal giorno in cui il documento viene spedito dall'Istituto prestante a quando esso viene rispedito dallo stesso Istituto, secondo il timbro postale.

 

VI. Servizio computer

I computer si possono utilizzare solo dopo aver ricevuto l'autorizzazione di uno dei responsabili.

Non si devono in alcun modo modificare i parametri dei computer (es. sfondi, grandezza caratteri etc.), né si possono installare programmi senza preventiva autorizzazione.

E' vietato utilizzare gli strumenti informatici per fini diversi dall’attività didattica, in particolare è fatto divieto di utilizzare la posta elettronica, navigare in Internet con scopi diversi dalla consultazione di strumenti bibliografici e di ricerca didattica e di manomettere a qualsiasi titolo l'assetto del software e le apparecchiature hardware messe a disposizione.

 

VII. Assistenza bibliografica e reference

Nei locali della Biblioteca sono disponibili terminali per le ricerche bibliografiche e la consultazione del catalogo automatizzato: il personale bibliotecario è a disposizione nell’assistere gli utenti e nell’illustrare i criteri di funzionamento degli opac e dei repertori on-line, al fine di autonomizzare i percorsi di ricerca.

Il servizio di assistenza bibliografica e reference è disponibile per tutti gli utenti, anche non iscritti al prestito.

Vengono inoltre accolte richieste di informazioni:

·                     per telefono (al n. 0721- 734322, interno del PAD.C);

·                     via e-mail bsm.pergola@provincia.ps.it

 

 

È attivo un servizio di newsletter sulle nuove acquisizioni della Biblioteca. Per l’iscrizione occorre consultare il sito web dell’Istituto : scuola.provincia.ps.it/ic.pergola

 

VIII. Prenotazione sala video

 

È possibile vedere film e documentari (vhs e dvd) nella sala video, tramite un servizio  di prenotazione.

 

 

IX. Acquisto libri, altri supporti e proposte abbonamenti:

Le proposte di acquisto da parte di tutti gli iscritti al servizio vanno sottoposte alla Commissione Biblioteca.

 

X. Comitato di gestione della Biblioteca Scolastica Multimediale

 

La Commissione è composta da: rappresentanti dell’Istituto capofila (5 in rappresentanza di tutti gli ordini scolastici) e dell’Istituto in rete locale (fino a un massimo di 2).

XI. Indicazioni finali

 

Il personale addetto è a disposizione dell'utenza per la segnalazione di eventuali disagi o proposte di miglioramento dei servizi; proposte e reclami possono essere inoltrati per iscritto ai responsabili degli uffici, che sono tenuti a fornire sollecita risposta.

Ogni variazione che dovesse rendersi necessaria seguirà lo stesso iter approvativo del presente regolamento.

 

 

 

 

 

CAPITOLO V

 

      

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO TEMPORANEO E PRECARIO DEI LOCALI SCOLASTICI

 

 

¨      VISTO  l’art. 32, D. I. 44/01

¨      VISTO l’art. 33, c. 2, D. I. 44/01

¨      VISTO  l’art. 50, D. I. 44/01

¨      VISTO  l’art. 35, D. I. 44/01

¨      VISTO il Piano dell’Offerta Formativa

¨      SENTITO l’Ente proprietario (Comuni),

 

art. 1 - Principi

 

Con riferimento alla normativa sopra richiamata, si enunciano i seguenti principi fondamentali:

  1. L’utilizzo delle strutture scolastiche da parte di terzi deve essere compatibile con le finalità e la funzione della scuola come centro di produzione culturale, sociale e civile (art. 96 TU 94)
  2. L’utilizzo delle strutture scolastiche da parte di terzi deve essere coerente con le specificità del POF di Istituto
  3. L’edificio scolastico può essere concesso solo per utilizzazioni temporanee (art. 50 D.I. 44/2001)
  4. L’utilizzo delle strutture scolastiche da parte di terzi può avvenire, di norma,  fuori dell’orario del servizio scolastico (art. 96 TU 94)
  5. Nel valutare le richieste, si determinano le priorità secondo i criteri indicati all’art. 2
  6. L’attività negoziale è soggetta ai principi di trasparenza, informazione e pubblicità (art. 35 D.I. 44/2001)

 

art. 2 - Criteri di assegnazione

 

I locali scolastici possono essere concessi in uso temporaneo e precario ad Istituzioni, Associazioni, Enti o Gruppi organizzati, per l’espletamento di attività aventi finalità di promozione culturale, sociale e civile dei cittadini. I contenuti dell’attività o iniziativa proposta saranno valutati  in base ai seguenti criteri di assegnazione:

  1. attività che perseguono interessi di carattere generale e che contribuiscono all’arricchimento sociale, civile e culturale della comunità scolastica
  2. attività che favoriscono i rapporti fra l’Istituzione scolastica e il contesto culturale, sociale ed  economico del territorio locale (DPR 275/99) e le interazioni con il mondo del lavoro
  3. attività di istruzione e formazione coerenti col POF
  4. altro (a seconda delle specificità dell’Istituto).

 

L’assoluta preminenza e priorità deve comunque essere assicurata alle attività proprie della scuola rispetto all’utilizzo da parte di concessionari esterni, la cui attività non deve interferire con quella scolastica né recare alcun pregiudizio al buon funzionamento dell’Istituto.

Gli Enti Locali competenti possono utilizzare i locali scolastici e le attrezzature per  fini istituzionali, concordando le modalità di utilizzo direttamente con il Dirigente scolastico.

In nessun caso può essere concesso l’utilizzo per attività  con fini di lucro.

 

art. 3 - Responsabilità del concessionario

 

Il concessionario è responsabile di ogni danno causato all’immobile, agli arredi, agli impianti, da qualsiasi azione od omissione dolosa o colposa a lui direttamente imputabile o imputabile a terzi presenti nei locali scolastici in occasione dell’utilizzo dei locali stessi, ed è tenuto ad adottare ogni idonea misura cautelativa e previa stipula da parte del concessionario di una polizza  per la responsabilità civile con un istituto assicurativo.

L’Istituzione scolastica ed il  Comune sono pertanto sollevati da ogni responsabilità civile e penale derivante dall’uso dei locali da parte di terzi.

 

art. 4 - Doveri del concessionario

 

In relazione all’utilizzo dei locali, il concessionario deve assumere nei confronti dell’Istituzione scolastica i seguenti impegni:

  1. indicare il nominativo del responsabile della gestione dell’utilizzo dei locali quale referente verso l’Istituzione scolastica
  2. osservare incondizionatamente l’applicazione delle disposizioni vigenti in materiale, particolarmente riguardo alla sicurezza, igiene, salvaguardia del patrimonio scolastico
  3. lasciare i locali, dopo l’uso, in ordine e puliti, e comunque in condizioni idonee a garantire il regolare svolgimento delle attività scolastiche
  4. in considerazione del fatto che l’utilizzo dei locali potrebbe essere coincidente con le regolari attività scolastiche, occorre mantenere costantemente  un comportamento corretto nonché contenere al massimo ogni tipo di rumore
  5. segnalare tempestivamente all’Istituzione scolastica qualsiasi danno, guasto, rottura, malfunzionamento o anomalie all’interso dei locali
  6. sospendere l’utilizzo dei locali in caso di programmazione di attività scolastiche da parte dell’Istituzione scolastica
  7. assumersi ogni  responsabilità derivante dall’inosservanza di quanto stabilito

 

art. 5 - Usi incompatibili

 

Sono incompatibili le concessioni in uso che comportino la necessità di spostare il mobilio e gli arredi dell’edificio scolastico. Non sono consentiti concerti musicali e attività di pubblico spettacolo in genere. Non sono consentite attività legate alle campagne di promozione politica.

 

art. 6 - Divieti particolari

 

E’ vietato fumare;

E’ vietato l’accesso a locali non specificatamente richiesti;

E’ vietato l’utilizzo di materiali e attrezzature non specificatamente richiesti.

Durante qualsiasi manifestazione , sono vietati la vendita ed il consumo  di cibarie e bevande all’interno delle  sale.

E’ vietata l’istallazione di strutture fisse o di altro genere, se non specificatamente autorizzate dall’Istituzione scolastica.

E’ vietato lasciare, all’interno dei locali e fuori dell’orario di concessione, attrezzi e quant’altro che pregiudichino la sicurezza dell’edificio, e comunque l’Istituzione scolastica è esente dalla custodia.

 

art. 7 - Procedura per la concessione

 

Le richieste di concessione dei locali scolastici devono pervenire per iscritto all’Istituzione scolastica almeno dieci giorni prima della data di uso richiesta e dovranno contenere:

1.      l’indicazione del soggetto richiedente

2.      lo scopo preciso della richiesta

3.      le generalità della personale responsabile

4.      la specificazione dei locali e delle attrezzature richieste

5.      le modalità d’uso dei locali e delle attrezzature

6.      i limiti temporali dell’utilizzo dei locali

7.      il numero delle persone che utilizzeranno i locali scolastici

 

La concessione può essere revocata in qualsiasi momento per motivate e giustificate esigenze dell’Istituzione scolastica.

 

art. 8 - Corrispettivi

 

Il  richiedente dovrà versare direttamente all’Ente locale proprietario, la quota eventualmente stabilita con delibera dell’Ente stesso, a titolo di rimborso di spese vive.

Il richiedente dovrà versare inoltre all’Istituzione scolastica il corrispettivo per il costo orario / giornaliero dell’uso delle eventuali strumentazioni richieste, assistenza tecnica, apertura / chiusura dei locali e pulizia (come da  convenzione con l’Ente locale).

Il corrispettivo non potrà essere inferiore al costo derivante da oneri aggiuntivi a carico della scuola per le spese di materiali, servizi strumentali, personale.

 

art. 9- Concessione gratuita

 

In casi eccezionali, qualora le iniziative siano particolarmente meritevoli e rientranti nella sfera dei compiti istituzionali della scuola o dell’ente locale, i locali possono essere concessi anche gratuitamente, purché non richiedano prestazioni di lavoro straordinario  al personale, per assistenza e pulizia.

 

art. 10 - Informazione e pubblicità sull’attività contrattuale

 

  1. Ai sensi dell’art. 35, D.I. 44/2001, il Dirigente scolastico, dopo aver stipulato la convezione e rilasciato l’atto formale, mette a disposizione del Consiglio di Istituto, nella prima riunione utile, la copia dei contratti conclusi e relaziona sull’attività negoziale svolta e sull’attuazione dei contratti e delle convenzioni
  2. E’ assicurato il diritto di accesso agli interessati alla documentazione contrattuale, ai sensi della legge 241/90
  3. Il rilascio delle copie in favore dei membri del Consiglio di Istituto e degli altri organi dell’Istituto è gradito ed è subordinato ad una richiesta nominativa e motivata
  4. Il Direttore SGA provvede alla tenuta della predetta documentazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPITOLO  VI

 

 

REGOLAMENTO SULL’ENTRATA A SCUOLA DEGLI ALUNNI

PERMANENZE A SCUOLA

 

SCUOLA DELL’INFANZIA  DI PERGOLA

 

  • Le attività educative iniziano alle ore 8,30.
  • La responsabilità dei docenti opera a partire dai 5 minuti precedenti l’inizio delle attività educative.
  • Gli alunni iscritti al servizio comunale di trasposto scolastico giungono a scuola in un orario compreso tra le 9.10 e le 9.25: durante il trasporto esiste un servizio di assistenza comunale sugli scuolabus.
  • Gli alunni non trasportati dagli scuolabus giungono a scuola in un orario compreso tra le 8.25 e le 9.30.
  • Tale orario va scrupolosamente rispettato.
  • Chi deve arrivare a scuola prima delle 8.15 si iscrive al servizio a pagamento di pre-scuola comunale e nella scuola viene sorvegliato da personale comunale
  • L’Istituto si impegna annualmente  a richiedere al Comune gli elenchi degli iscritti al servizio trasporto e al servizio  pre-scuola, affinché essi siano disponibili già dal primo giorno di scuola in modo da garantire una ordinata ed efficace sorveglianza.
  • L’ingresso ritardato è da considerarsi evento eccezionale e, come tale deve essere preannunciato o giustificato per iscritto (o direttamente dal genitore accompagnatore). In ogni caso non sono consentiti ingressi dopo le ore 13.30.
  • Ripetuti ritardi, pur giustificati, vanno segnalati al Dirigente scolastico, che provvederà a contattare la famiglia per rimuovere le cause di tale comportamento.
  • Gli orari di rientro a scuola, in caso di esonero dalla mensa scolastica, vanno rigorosamente rispettati;
  • l’Istituto pubblicizza il presente Regolamento attraverso il sito dell’Istituzione scolastica e gli albi delle scuole.

 

SCUOLA PRIMARIA DI PERGOLA

 

TEMPO PIENO

 

  • Le lezioni iniziano alle ore 8,30 dal lunedì al venerdì.
  • L’ingresso a scuola degli alunni avviene di regola entro in 5 minuti precedenti l’inizio delle lezioni (e quindi  tra le 8,25 e le 8,30).
  • Tale orario va scrupolosamente rispettato.
  • La responsabilità dei docenti opera a partire dai 5 minuti precedenti l’inizio delle lezioni.
  • Gli alunni iscritti al servizio comunale di trasporto scolastico che arrivano a scuola con lo scuolabus prima dei 15 minuti antecedenti l’inizio delle lezioni, sono sorvegliati da personale comunale: tale sorveglianza si estende anche a quegli alunni  non iscritti al trasporto comunale che giungono a scuola prima dei 15 minuti antecedenti l’inizio delle lezioni e che si sono iscritti al servizio a pagamento della pre-scuola del Comune.
  • L’Istituto si impegna annualmente  a richiedere al Comune gli elenchi degli iscritti al servizio trasporto e al servizio  pre-scuola, affinché essi siano disponibili già dal primo giorno di scuola in modo da garantire una ordinata ed efficace sorveglianza.
  • L’Istituto si impegna annualmente a richiedere al Comune un servizio di vigilanza esterna sul viale di accesso alla scuola da svolgersi tramite polizia municipale e/o associazioni di volontariato per il migliorare la sicurezza degli utenti.
  • L’ingresso ritardato è da considerarsi evento eccezionale e, come tale deve essere preannunciato o giustificato per iscritto (o direttamente dal genitore accompagnatore).
  • Ripetuti ritardi, pur giustificati, vanno segnalati al Dirigente scolastico, che provvederà a contattare la famiglia per rimuovere le cause di tale comportamento.
  • Gli orari di rientro a scuola, in caso di esonero dalla mensa scolastica, vanno rigorosamente rispettati;
  • l’Istituto pubblicizza il presente Regolamento attraverso il sito dell’Istituzione scolastica e gli albi delle scuole.

 

TEMPO NORMALE

 

  • Le lezioni iniziano di norma alle ore 8,30, dal lunedì al sabato.
  • L’ingresso a scuola degli alunni avviene di regola entro in 5 minuti precedenti l’inizio delle lezioni (e quindi  tra le 8,25 e le 8,30).
  • Tale orario va scrupolosamente rispettato.
  • La responsabilità dei docenti opera a partire dai 5 minuti precedenti l’inizio delle lezioni.

·         Gli alunni iscritti al servizio comunale di trasposto scolastico che arrivano a scuola con lo scuolabus prima dei 15 minuti antecedenti l’inizio delle lezioni, sono sorvegliati da personale comunale: tale sorveglianza si estende anche a quegli alunni  non iscritti al trasporto comunale che giungono a scuola prima dei 15 minuti antecedenti l’inizio delle lezioni e che si sono iscritti al servizio a pagamento della pre-scuola del Comune.

  • L’Istituto si impegna annualmente  a richiedere al Comune gli elenchi degli iscritti al servizio trasporto e al servizio  pre-scuola, affinché essi siano disponibili già dal primo giorno di scuola in modo da garantire una ordinata ed efficace sorveglianza.
  • L’Istituto si impegna annualmente a richiedere al Comune un servizio di vigilanza esterna sul viale di accesso alla scuola da svolgersi tramite polizia municipale e/o associazioni di volontariato per il migliorare la sicurezza degli utenti.
  • L’ingresso ritardato è da considerarsi evento eccezionale e, come tale deve essere preannunciato o giustificato per iscritto (o direttamente dal genitore accompagnatore).
  • Ripetuti ritardi, pur giustificati, vanno segnalati al Dirigente scolastico, che provvederà a contattare la famiglia per rimuovere le cause di tale comportamento.
  • Gli orari di rientro a scuola, in caso di esonero dalla mensa scolastica, vanno rigorosamente rispettati;
  • l’Istituto pubblicizza il presente Regolamento attraverso il sito dell’Istituzione scolastica e gli albi delle scuole.

 

SCUOLA PRIMARIA DI SERRA SANT’ABBONDIO

 

  • Le lezioni iniziano di norma alle ore 8,15, dal lunedì al sabato.
  • L’ingresso a scuola degli alunni avviene di regola entro in 5 minuti precedenti l’inizio delle lezioni (e quindi  tra le 8,10 e le 8,15).
  • Tale orario va scrupolosamente rispettato.
  • La responsabilità dei docenti opera a partire dai 5 minuti precedenti l’inizio delle lezioni.
  • Gli alunni iscritti al servizio comunale di trasposto scolastico che arrivano a scuola con lo scuolabus prima dei 15 minuti antecedenti l’inizio delle lezioni sono sorvegliati da personale del Comune.
  • L’Istituto si impegna annualmente  a richiedere al Comune gli elenchi degli iscritti al servizio trasporto, affinché essi siano disponibili già dal primo giorno di scuola in modo da garantire una ordinata ed efficace sorveglianza.
  • L’Istituto si impegna annualmente a richiedere al Comune un servizio di vigilanza esterna sul viale di accesso alla scuola da svolgersi tramite polizia municipale e/o associazioni di volontariato per il migliorare la sicurezza degli utenti.
  • L’ingresso ritardato è da considerarsi evento eccezionale e, come tale deve essere preannunciato o giustificato per iscritto (o direttamente dal genitore accompagnatore).
  • Ripetuti ritardi, pur giustificati, vanno segnalati al Dirigente scolastico, che provvederà a contattare la famiglia per rimuovere le cause di tale comportamento.
  • Gli orari di rientro a scuola, in caso di esonero dalla mensa scolastica, vanno rigorosamente rispettati.
  • l’Istituto pubblicizza il presente Regolamento attraverso il sito dell’Istituzione scolastica e gli albi delle scuole.

 

 

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI PERGOLA

 

  • Le lezioni iniziano alle ore 8,00, dal lunedì al sabato.
  • L’ingresso a scuola degli alunni avviene di regola entro in 5 minuti precedenti l’inizio delle lezioni (e quindi  tra le 7,55 e le 8,00).
  • Tale orario va scrupolosamente rispettato.
  • La responsabilità dei docenti opera a partire dai 5 minuti precedenti l’inizio delle lezioni.
  • Gli alunni iscritti al servizio comunale di trasposto scolastico che arrivano a scuola con lo scuolabus prima dei 15 minuti antecedenti l’inizio delle lezioni, sono sorvegliati da personale comunale: tale sorveglianza si estende anche a quegli alunni  non iscritti al trasporto comunale che giungono a scuola prima dei 15 minuti antecedenti l’inizio delle lezioni e che si sono eventualmente iscritti al servizio a pagamento della pre-scuola del Comune. I genitori si impegnano ad invitare i figli a entrare nell’edificio scolastico appena scesi dagli scuolabus.
  • Solo chi è iscritto al servizio pre-scuola del Comune  a pagamento  e non è trasportato, può entrare a scuola prima delle 7,45; tali alunni sono sorvegliati da personale comunale.
  • L’Istituto si impegna annualmente  a richiedere al Comune gli elenchi degli iscritti al servizio trasporto e al servizio  pre-scuola, affinché essi siano disponibili già dal primo giorno di scuola in modo da garantire una ordinata ed efficace sorveglianza.
  • L’Istituto si impegna annualmente a richiedere al Comune un servizio di vigilanza esterna sul viale di accesso alla scuola da svolgersi tramite polizia municipale e/o associazioni di volontariato per il migliorare la sicurezza degli utenti.
  • L’ingresso ritardato è da considerarsi evento eccezionale e, come tale deve essere preannunciato o giustificato per iscritto (o direttamente dal genitore accompagnatore).
  • Ripetuti ritardi, pur giustificati, vanno segnalati al Dirigente scolastico, che provvederà a contattare la famiglia per rimuovere le cause di tale comportamento.
  • Gli orari di rientro a scuola, in caso di esonero dalla mensa scolastica, vanno rigorosamente rispettati;
  • l’Istituto pubblicizza il presente Regolamento attraverso il sito dell’Istituzione scolastica e gli albi delle scuole.

 

 

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI FRONTONE

 

  • Le lezioni iniziano alle ore 8,10, dal lunedì al sabato.
  • L’ingresso a scuola degli alunni avviene di regola entro in 5 minuti precedenti l’inizio delle lezioni (e quindi  tra le 8,05 e le 8,10).
  • Tale orario va scrupolosamente rispettato.
  • La responsabilità dei docenti opera a partire dai 5 minuti precedenti l’inizio delle lezioni.
  • L’Istituto si impegna annualmente  a richiedere al Comune gli elenchi degli iscritti al servizio trasporto e al servizio  pre-scuola, affinché essi siano disponibili già dal primo giorno di scuola in modo da garantire una ordinata ed efficace sorveglianza.
  • L’Istituto si impegna annualmente a richiedere al Comune un servizio di vigilanza esterna sul viale di accesso alla scuola da svolgersi tramite polizia municipale e/o associazioni di volontariato per il migliorare la sicurezza degli utenti.
  • L’ingresso ritardato è da considerarsi evento eccezionale e, come tale deve essere preannunciato o giustificato per iscritto (o direttamente dal genitore accompagnatore).
  • Ripetuti ritardi, pur giustificati, vanno segnalati al Dirigente scolastico, che provvederà a contattare la famiglia per rimuovere le cause di tale comportamento.
  • Gli orari di rientro a scuola, in caso di esonero dalla mensa scolastica, vanno rigorosamente rispettati;
  • l’Istituto pubblicizza il presente Regolamento attraverso il sito dell’Istituzione scolastica e gli albi delle scuole.

 

 

 

 

 

 

 

 

 PERMANENZE A SCUOLA

 

 

art. 1 - Subito dopo l’inizio ufficiale delle lezioni e delle attività didattico-educative i collaboratori scolastici provvedono a chiudere le porte di ingresso degli edifici scolastici.

 

art. 2 - In tutti i casi di cambio dell’insegnante al termine delle ore di lezione gli insegnanti stessi sono invitati a procedere velocemente in tale operazione mentre i collaboratori scolastici vigilano sugli spazi interessati collocandosi in una posizione strategica di osservazione.

 

art. 3 - L’intervallo di metà mattinata e la ricreazione post-mensa possono avvenire sia dentro l’edificio scolastico sia fuori dell’edificio scolastico. Quando avvengono dentro l’edificio, l’insegnante interessato si posiziona sulla porta dell’aula  in modo tale da poter controllare sia gli alunni che restano dentro l’aula sia quelli che escono nel corridoio / atrio; il collaboratore scolastico si colloca in maniera tale da presidiare gli interi luoghi interessati con particolare attenzione alla zona servizi igienici.

            Quando avvengono fuori dell’edificio scolastico, l’insegnante interessato si colloca in maniera tale da non perdere di vista il suo gruppo classe e di poter intervenire tempestivamente in caso di necessità; il collaboratore scolastico (almeno una unità) resta dentro l’edificio scolastico a sorvegliare l’uso dei servizi igienici e gli eventuali rientri degli alunni nelle aule.

 

art. 4 - Fatta salva la responsabile autonomia educativa del docente, di norma, è vietato mandare gli alunni a fare fotocopie sia dentro l’edificio che fuori l’edificio.

            Fatta salva la responsabile autonomia educativa del docente, di norma, i movimenti delle classi, dei gruppi di alunni e dei singoli alunni, sia all’interno che all’esterno dell’edificio si svolgono con l’accompagnamento del docente.

 

art. 5 - L’organizzazione interna delle classi / sezioni e dei plessi deve prevedere la facilità e l’immediatezza delle informazioni da parte dei supplenti temporanei del personale docente ed ata.

 

art. 6 - Di norma i genitori vanno senza figli alle riunioni (assemblee e colloqui) con particolare riferimento alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria; in caso contrario è intesa l’esclusiva loro responsabilità sui figli.

 

art. 7 - I collaboratori scolastici provvedono:

-          alla pulizia dello sporco prodotto negli spazi esterni di pertinenza  degli edifici scolastici 

-          alla segnalazione anche a per il tramite dei fiduciari di qualunque situazione rischiosa ed irregolare

-          alla vigilanza esterna degli edifici segnalando anche per il tramite dei fiduciari ogni eventuale anomalia

 

art. 8 - Di norma i genitori non entrano negli edifici scolastici durante gli orari di lezione. Le esigenze    di incontro con gli insegnanti vengono soddisfatte ordinariamente nelle assemblee di classe           e nei periodici incontri individuali e in via straordinaria in  colloqui aggiuntivi che si svolgono        previo accordo delle parti. A questa regola la scuola dell’infanzia e la prima classe di scuola    primaria, specie nella prima parte dell’anno scolastico, può derogare con un accordo      educativo tra le parte (genitori / insegnanti interessati).

 

art. 9 - Laddove oltre alle porte di ingresso degli edifici scolastici esistono cancelli che delimitano gli     spazi esterni, essi vanno chiusi dopo l’inizio delle lezioni; restano in ogni caso chiusi durante   gli intervalli e le ricreazioni. Fa eccezione il cancello della scuola secondaria di primo grado         di Pergola essendo li presenti alcuni servizi comunali con esclusione della giornata del sabato quando  anche quel cancello rimane chiuso.

            Tutto il personale scolastico è invitato a richiudere i cancelli ogni volta che per esigenze di servizio è obbligato ad usarli. La stessa cosa vale anche nel caso li trovasse aperti.

 

CAPITOLO VII

 

 

REGOLAMENTO SULL’USCITA  DA SCUOLA DEGLI ALUNNI

 

SCUOLA DELL’INFANZIA

 

  • le attività educative,  terminano a regime,  alle ore 16.30 dal lunedì al venerdì;
  • gli alunni che utilizzano il trasporto scolastico, come risulta dagli elenchi trasmessi dal Comune e presenti agli atti della scuola, escono intorno alle 15.15. Sugli scuolabus gli alunni sono assistiti da apposito personale messo a disposizione dal Comune;
  • qualora un alunno iscritto al trasporto scolastico non ne usufruisca per uno o più giorni, i genitori devono comunicare preventivamente all’insegnante, tramite un avviso scritto, il cambiamento della modalità di uscita, impegnandosi nel contempo a rispettare le soluzioni organizzative del plesso;
  • al termine delle attività educative, o per eventuali uscite all’interno dell’orario scolastico,  gli alunni, in base alle norme generali del diritto civile sulla responsabilità di genitori e adulti sui minori, vanno riconsegnati all’ingresso degli edifici scolastici ai genitori o ad altro adulto autorizzato, (il cui nominativo è noto all’Istituto), che si impegnano ad essere puntuali  negli orari di uscita;
  • in caso di uscita anticipata per motivi personali degli alunni (dalle 12.05 alle 12.25 per chi non fruisce del pasto a scuola - dalle 13.10 alle 13.40 per chi esce dopo il pranzo), i genitori devono sempre comunicarla tramite un avviso scritto nel rispetto delle consuete modalità di uscita;
  • l’uscita al termine delle attività educative avviene nella fascia oraria 16.10 - 16.30;
  • in caso di termine anticipato delle lezioni per motivi a carico dell’organizzazione scolastica, (assemblee sindacali del personale in orario di servizio, scioperi…..), l’Istituto informerà preventivamente i genitori sul funzionamento della scuola in quel giorno;
  • qualora a causa di improvvisi eventi atmosferici che determinano il trasporto anticipato, l’Istituto dispone, a seguito di una effettuazione di una indagine preventiva, dei nominativi degli alunni che possono fruire di tale trasporto; i genitori dei trasportati che non escono anticipatamente saranno avvisati dalla scuola.  Per tutti gli altri che restano a scuola fino al termine delle lezioni, valgono le consuete modalità di uscita;
  • in caso di uscita  straordinaria per evacuazione dagli edifici, l’Istituto provvederà per quanto possibile ad informare tutti i genitori mentre  gli alunni saranno sorvegliati nei punti di raccolta fino alla riconsegna;
  • le uscite al di fuori delle fasce sopraindicate sono da considerarsi evento eccezionale e motivato per iscritto.
  • l’Istituto pubblicizza il presente Regolamento attraverso il sito dell’Istituzione scolastica e gli albi delle scuole.

 

 SCUOLA PRIMARIA

 

  • Le lezioni a Pergola nelle classi 3^C  e 5^C  terminano alle ore 13.00 nelle giornate di lunedì – martedì - mercoledì - venerdì e sabato ed alle ore 16.30 nella giornata di giovedì; nelle classi di tempo pieno le lezioni terminano alle ore 16.30 dal lunedì al venerdì.
  • le lezioni a Serra Sant’Abbondio terminano alle ore 12.30 nelle giornate di lunedì – mercoledì – venerdì e sabato ed alle ore 16.45 nelle giornate di martedì e giovedì;
  • l’Istituto si impegna annualmente a richiedere ai Comuni un servizio di vigilanza esterna sulla via di accesso alla scuola da svolgersi tramite Polizia Municipale e/o Associazioni di volontariato per migliorare la sicurezza degli utenti;
  • gli alunni che utilizzano il trasporto scolastico, come risulta dagli elenchi trasmessi dai Comuni e presenti agli atti della scuola, sono vigilati dal personale scolastico sulla corretta fruizione del servizio. In caso di ricorso al secondo giro dei pulmini per il ritorno a casa, gli alunni interessati sono sorvegliati da personale messo a disposizione dal Comune  qualora si tratti di vigilanza superiore a 15 minuti.
  • qualora un alunno iscritto al trasporto scolastico non ne usufruisca per uno o più giorni, i genitori devono comunicare preventivamente all’insegnante, tramite un avviso scritto, il cambiamento della modalità di uscita, impegnandosi nel contempo a rispettare le soluzioni organizzative di ogni plesso;
  • al termine delle lezioni, o per eventuali uscite all’interno dell’orario scolastico (come ad esempio per quelle relative alla fruizione del pranzo a casa),  gli alunni non trasportati, in base alle norme generali del diritto civile sulla responsabilità di genitori e adulti sui minori, vanno riconsegnati all’ingresso degli edifici scolastici ai genitori o ad altro adulto autorizzato, (il cui nominativo è noto all’Istituto), che si impegnano ad essere puntuali  negli orari di uscita;
  • i genitori, soprattutto quelli delle classi terminali ed esclusivamente in casi eccezionali, possono comunicare  per iscritto all’Istituto modalità alternative di uscita con argomentazioni fondate e ragionevoli. Tali comunicazioni saranno accolte dopo una adeguata valutazione di merito e veridicità  (come da delibera del Consiglio di Istituto n. 4 / 2007);
  • in caso di uscita anticipata per motivi personali degli alunni, i genitori devono sempre comunicarla tramite un avviso scritto nel rispetto delle consuete modalità di uscita;
  • in caso di termine anticipato delle lezioni per motivi a carico dell’organizzazione scolastica, (assemblee sindacali del personale in orario di servizio, scioperi…..), l’Istituto informerà preventivamente i genitori sul funzionamento della scuola in quel giorno;
  • qualora a causa di improvvisi eventi atmosferici che determinano il trasporto anticipato, l’Istituto dispone, a seguito di una effettuazione di una indagine preventiva, dei nominativi degli alunni che possono fruire di tale trasporto; i genitori dei trasportati che non escono anticipatamente saranno avvisati dalla scuola.  Per tutti gli altri che restano a scuola fino al termine delle lezioni, valgono le consuete modalità di uscita;
  • in occasione di visite guidate di una giornata intera e viaggi di istruzione, i genitori sono avvisati dell’orario di rientro e provvedono ad attendere l’alunno al ritorno, direttamente o tramite altro adulto autorizzato;
  • in caso di uscita  straordinaria per evacuazione dagli edifici, l’Istituto provvederà per quanto possibile ad informare tutti i genitori mentre  gli alunni saranno sorvegliati nei punti di raccolta fino alla riconsegna.
  • l’Istituto pubblicizza il presente Regolamento attraverso il sito dell’Istituzione scolastica e gli albi delle scuole.

 

 

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

 

 

  • le lezioni a Pergola terminano tutti i giorni  alle ore 13.00 nelle classi 1^C -  2^C e 3^ C; nelle altre classi di tempo prolungato le lezioni terminano alle ore 13.00 nelle giornate di lunedì - martedì - giovedì e sabato ed alle ore 16.30 nelle giornate di mercoledì e venerdì;
  • le lezioni a Frontone terminano alle ore 13.10 nelle giornate di lunedì - mercoledì - venerdì e sabato ed alle ore 16.10 nelle giornate di martedì e giovedì;
  • gli alunni che utilizzano il trasporto scolastico, come risulta dagli elenchi trasmessi dai Comuni e presenti agli atti della scuola, sono vigilati dal personale scolastico sulla corretta fruizione del servizio. In caso di ricorso al secondo giro dei pulmini per il ritorno a casa, gli alunni interessati sono sorvegliati da personale messo a disposizione dal Comune  qualora si tratti di vigilanza superiore a 15 minuti.
  • qualora un alunno iscritto al trasporto scolastico non ne usufruisca per uno o più giorni, i genitori devono comunicare preventivamente all’insegnante, tramite un avviso scritto il cambiamento della modalità di uscita;
  • al termine delle lezioni, o per eventuali uscite all’interno dell’orario scolastico (come ad esempio per quelle relative alla fruizione del pranzo a casa),  gli alunni non trasportati, in base alle norme generali del diritto civile sulla responsabilità di genitori e adulti sui minori, vanno riconsegnati all’ingresso degli edifici scolastici ai genitori o ad altro adulto autorizzato, (il cui nominativo è noto all’Istituto), che si impegnano ad essere puntuali  negli orari di uscita.
  • i genitori possono comunicare  per iscritto all’Istituto modalità alternative di uscita con argomentazioni fondate e ragionevoli. Tali comunicazioni saranno accolte dopo una adeguata valutazione di merito e veridicità  (come da delibera del Consiglio di Istituto n. 4 / 2007);
  • in caso di uscita anticipata per motivi personali degli alunni, i genitori devono sempre comunicarla tramite un avviso scritto specificando anche le modalità di uscita;
  • in caso di termine anticipato delle lezioni per motivi a carico dell’organizzazione scolastica, (assemblee sindacali del personale in orario di servizio, scioperi…..), l’Istituto informerà preventivamente i genitori sul funzionamento della scuola in quel giorno;
  • qualora a causa di improvvisi eventi atmosferici che determinano il trasporto anticipato, l’Istituto dispone, a seguito di una effettuazione di una indagine preventiva, dei nominativi degli alunni che possono fruire di tale trasporto;
  • in occasione di visite guidate di una giornata intera e viaggi di istruzione, i genitori sono avvisati dell’orario di rientro e provvedono ad attendere l’alunno al ritorno, direttamente o tramite altro adulto autorizzato;
  • in caso di uscita  straordinaria per evacuazione dagli edifici, l’Istituto provvederà per quanto possibile ad informare tutti i genitori mentre  gli alunni saranno sorvegliati nei punti di raccolta fino alla riconsegna;
  • l’Istituto pubblicizza il presente Regolamento attraverso il sito dell’Istituzione scolastica e gli albi delle scuole.

 

                                                                                                         

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPITOLO VIII

 

 

FORMAZIONE DELLE CLASSI E DELLE SEZIONI

 

 

FORMAZIONE DELLE CLASSI E DELLE SEZIONI

 

 

 

art. 1- Il Dirigente scolastico nomina una apposita commissione di lavoro distinta per ordine  scolastico.

 

art. 2 - La commissione procede ad acquisire tutta la documentazione cartacea disponibile (schede di valutazione, schede di passaggio, domande di iscrizione, altro materiale utile).

 

art. 3 - La commissione procede all’incontro con gli insegnanti  delle classi / sezioni di provenienza degli alunni.

 

art. 4 - La commissione procede con la formazione delle classi / sezioni nel rispetto dell’equilibrio numerico (con attenzione alle classi con disabilità), all’equilibrio di genere (con distribuzione proporzionale di maschi e femmine), all’equilibrio per stili di apprendimento.

 

art. 5 - Nella procedura di cui all’art. precedente, si terrà conto:

·         della presenza di alunni disabili ;

·         della presenza di alunni  stranieri;

·         della classe di provenienza per garantire una continuità anche nelle relazioni amicali;

·         dell’eventuale gestione della seconda lingua comunitaria.

 

art. 6 - L’attribuzione della denominazione ai gruppi avviene mediante sorteggio pubblico.

 

art. 7 - In caso di nuovi arrivi, dall’interno o dall’esterno, temporanei o definitivi, il Dirigente procede con l’indicazione dei criteri sopra indicati. In casi particolarmente complessi il Dirigente può avvalersi della consulenza degli insegnanti interessati.

 

art. 8 – In sede di formazione delle sezioni e delle classi si accolgono eventuali richieste dei genitori riguardanti l’inserimento di gemelli e di fratelli / sorelle.

 

art. 9 – Il Dirigente scolastico può prendere in considerazione eventuali altri casi speciali, diversi da quelli dell’articolo precedente e ampiamente motivati

 

 

 

Modifiche approvate dal Consiglio di Istituto il 07/09/2009.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PARTE  2^

 

 

ALTRE DISPOSIZIONI

 

 

      

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPITOLO IX

 

 

ASPETTI SANITARI

 

 

 

AUTOSOMMINSTRAZIONE DEI FARMACI

 

 

art. 1 - l’Istituto fornisce ai genitori interessati un modello di comunicazione contenente garanzie sulla sicurezza dell’operazione e sulla riservatezza della procedura.

 

 

ACCORDO SULLA SOMMINISTRAZIONE  DEI FARMACI A SCUOLA

 

Accordo tra i genitori dell’alunno e l’Istituto Comprensivo di Pergola, circa la somministrazione di

farmaci in orario scolastico da parte degli operatori scolastici.

 

 

In premessa al presente accordo ci sono:

-          la lettera autorizzativa dei genitori,

-          la dichiarazione medica firmata dal medico pediatra di base (medico specialista in pediatria), contenente le modalità di somministrazione dei farmaci

L’accordo si sostanzia nei seguenti termini:

-          impegno da parte dei genitori a verificare prima della partenza del figlio per la scuola le sue condizioni di salute e a trattenerlo a casa in caso di discostamento significativo rispetto al suo standard

-          impegno da parte dei genitori a fornire i farmaci alla scuola in condizioni di sicurezza, rispetto alla loro validità, alla loro conservazione, alla praticità d’uso

-          impegno da parte dei genitori a ricevere informazioni dalla scuola per ogni possibile evenienza (fornendo una serie di numeri telefonici per una immediata reperibilità)

-          impegno della scuola (tramite gli operatori presenti: insegnanti, collaboratori scolastici) a somministrare i farmaci all’alunno nei casi indicati e  nei modi indicati nella dichiarazione medica

-          impegno della scuola ad informare in ogni caso i genitori e chiamare il 118 in tutti gli eventuali casi di crisi convulsiva

-          esonero di responsabilità penale e civile da parte dei genitori nei confronti di tutti gli operatori scolastici coinvolti

-          l’accordo è valido finché l’alunno frequenta la Scuola

-          impegno della scuola ad informare della situazione eventuali operatori scolastici supplenti

-          impegno dell’Istituto a promuovere un apposito intervento di specifica formazione per tutto il personale coinvolto

-          impegno dell’Istituto per promuovere a livello provinciale un protocollo per la somministrazione dei farmaci a scuola tra Amministrazione Scolastica, Enti Locali, Aziende Sanitarie Locali e Associazioni delle famiglie

-          impegno delle parti a modificare l’accordo in caso di sopravvenienza di situazioni attualmente non note

-          sottoscrizione dell’accordo da parte di tutti i soggetti coinvolti.

 

INTOLLERANZE  ALIMENTARI

 

 

art. 1 - L’Istituto fornisce ai genitori interessati un modello  di comunicazione. Tale comunicazione sarà resa nota a tutti gli operatori scolastici e a quelli della mensa scolastica.

 

 

 

 

 

 

GESTIONE DELLA PEDICULOSI A SCUOLA

 

 

art. 1 - Nel rispetto della normativa sanitaria, l’Istituto dota tutti i docenti di indicazioni di comportamento sia in caso di pediculosi conclamata che in caso di pediculosi sospetta e di uno strumento informativo per i genitori sui comportamenti virtuosi da adottare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPITOLO X

 

 

ORGANI COLLEGIALI

FUNZIONAMENTO DEI CONSIGLI DI INTERSEZIONE / INTERCLASSE / CLASSE

INCARICHI DEL SUPPORTO ORGANIZZATIVO

 

 

ORGANI COLLEGIALI

 

 

COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI

 

 

art. 1 - Il comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti, eletto dal collegio dei docenti, è convocato dal Dirigente scolastico:

            a) in periodi programmati, dopo il termine delle lezioni, agli effetti della valutazione del periodo di prova e dell’anno di formazione degli insegnanti;

            b) ogni qualvolta se ne presenti la necessità.

 

 

 

 

COLLEGIO DEI DOCENTI

 

 

art. 1 - Il collegio dei docenti è convocato secondo le modalità stabilite dal DPR 31/05/74 n. 416 e successive modificazioni. Può essere unitario o di  singolo settore scolastico e può articolarsi anche in commissioni di studio. La convocazione viene disposta con un preavviso di almeno 5 giorni con lettera diretta ai singoli membri dove sono indicati gli argomenti da trattare. Di ogni seduta viene redatto processo verbale firmato dal Presidente e dal Segretario che di norma è il Collaboratore vicario o altro docente indicato dal Presidente.

 

 

CONSIGLIO DI ISTITUTO

 

 

art. 1 - La prima convocazione del Consiglio di Istituto è disposta dal Dirigente scolastico entro i termini di legge con il compito di eleggere il Presidente tra i genitori membri del Consiglio stesso. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto o per acclamazione. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del Consiglio; qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione il Presidente è eletto a  maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica. Il Consiglio può deliberare di eleggere anche un vice-presidente da votarsi tra i genitori componenti il Consiglio stesso, secondo le stesse modalità previste per l’elezione del Presidente. Le riunioni successive alla prima sono convocate dal Presidente. Il Presidente del Consiglio è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva ovvero la maggioranza dei componenti del Consiglio stesso. Le sedute del Consiglio sono pubbliche limitatamente alle categorie rappresentate, ad esse possono essere invitati i rappresentanti dei Consigli di intersezione / interclasse / classe e anche gli amministratori locali.

            Con analoghe modalità vengono eletti i membri della Giunta Esecutiva in rappresentanza delle diverse componenti del Consiglio.

            Per le modalità di convocazione e di verbalizzazione vale quanto scritto relativamente al collegio dei docenti.

 

 

 

 

 

FUNZIONAMENTO DEI CONSIGLI DI INTERSEZIONE / INTERCLASSE / CLASSE

 

 

 

            La presente comunicazione prevista dall’attuale normativa sugli organi collegiali della scuola vuole essere un contributo promozionale di chiarimento e di stimolo e fa seguito alla nota n. 3887/A19 del 06.10.2006 con la quale sono state indette le elezioni per il rinnovo della componente-genitori nei Consigli di base.

            Ad ogni assemblea di classe/sezione partecipa  un insegnante della classe/sezione individuato in precedenza. L’assemblea va utilizzata come momento di conoscenza reciproca, di manifestazione delle attese e dei progetti e occasione di confronto e discussione.

            Si ricorda subito che il voto di ciascun elettore è libero, segreto e individuale. Si tratta di eleggere un genitore per ogni  sezione di Scuola dell’Infanzia e per ogni classe di Scuola Primaria e di eleggere 4 genitori per ogni classe di Scuola Secondaria di primo grado: il Consiglio di Intersezione-Interclasse-Classe dura in carica un anno: esso infatti sarà rinnovato all’inizio del prossimo anno scolastico. Nelle Scuole dell’Infanzia il consiglio è di scuola intera. A seconda delle varie situazioni delle Scuole Primarie e dei vari problemi da affrontare, esso si potrà articolare per classi parallele, per ciclo e per plesso. In via del tutto eccezionale potranno verificarsi anche altri tipi di articolazione, che andranno ampiamente motivati sulla base di comuni progetti didattici o di comuni problemi. Nelle Scuole Secondarie di primo grado il Consiglio potrà essere anche di corso o plesso.

            Durante questo anno scolastico (da Ottobre a Giugno) esso si riunirà almeno 4 volte (una volta ogni bimestre); esso è presieduto di regola dal Dirigente Scolastico, il quale può delegare formalmente alcuni docenti alla presidenza per tutti i casi di sua indisponibilità e quindi di non intervento.

            Nel corso della prima riunione dei Consigli (da fare entro il mese di novembre) sarà designato dal Dirigente Scolastico o dal docente delegato un segretario, che sottoscriverà i verbali delle riunioni insieme con il Presidente. Le funzioni di Presidente delegato e di Segretario consentono l’accesso al Fondo dell’Istituzione Scolastica. Si provvederà ad inviare alle scuole modelli già predisposti sia per le convocazioni sia per la redazione dei verbali. In ogni caso, subito dopo il decreto di nomina degli eletti, sarà possibile avviare l’attività.

            L’art. 5 del Decreto Legislativo n. 297 del 16.04.1994 (il Testo Unico delle leggi sulla scuola) prevede che  tali Consigli “ si riuniscano in ore non coincidenti con l’orario delle elezioni,  col compito  di  formulare al Collegio dei Docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e iniziative di sperimentazione e con quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra i docenti i genitori e gli alunni”. E’ chiaro che l’orario delle riunioni deve permettere la massima partecipazione in primo luogo dei genitori, di cui quindi vanno accertate in linea generale le esigenze di lavoro (questo per non snaturare le indicazioni della legge) Per gli insegnanti  in servizio la partecipazione alle riunioni dei Consigli è obbligatoria e il tempo trascorso in tali riunioni rientra nell’utilizzazione di un massimo di 40 ore annuali, la cui programmazione è di competenza del Collegio dei Docenti. Per omogeneità di linguaggio, si chiameranno “ tecnici “ i consigli che si riuniscono con la sola presenza dei docenti e “ democratici “  i consigli con la presenza  dei rappresentanti dei genitori.

            Le scuole comprese  nell’istituto comprensivo (dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di Primo Grado), mantengono alto il livello di impegno  nel consolidare  e nello sviluppare la propria identità, al di là delle mutevoli intenzioni dei “decisori politici”: ciascun grado  ha propri obiettivi  culturali, cognitivi e sociali, una organizzazione programmata del lavoro didattico, una valutazione della efficacia del proprio intervento, una attenzione concreta rivolta alla continuità. La qualità e il peso della nostra esperienza e della nostra storia costituiscono un  solido ancoraggio, anche  in relazione alle emergenti novità, che  possono riguardare l’organizzazione del tempo scolastico, dell’ insegnamento e della valutazione.

            Tutto ciò costituisce per gli insegnanti assunzione di responsabilità e impegno per una offerta formativa adeguata,  in termini di flessibilità organizzativa,  progettualità didattica,  rigore metodologico e apertura all’interno e verso l’esterno della scuola ed esplorazione di nuovi linguaggi (multimedialità e lingue straniere ).

            Altro ambito di competenza è quello della verifica bimestrale dell’andamento complessivo dell’attività didattica, che sta assumendo maggiore valore alla luce della valorizzazione del sistema nazionale di valutazione degli apprendimenti e  della  ricerca sulla documentazione e la certificazione delle competenze.

            Seguono alcuni esempi di possibile operatività:

1)  La condizione  dell’infanzia oggi, tra autonomia e dipendenza, tra memoria e futuro, tra smarrimento e progetto, tra disagio e accoglienza, tra omologazione e differenza, tra iperprotezione e lassismo.

2)  Atteggiamenti e valori da perseguire a scuola e a casa tra bambini e con i bambini.

3)  La presenza e la gestione,  a scuola e fuori, della differenza (culturale, etnica, religiosa, sociale, ecc.):

      accettazione, rispetto, confronto, arricchimento, predisposizione di soluzioni adeguate.

4)  Uso del territorio,  intervento sul territorio, collaborazione dei genitori ai progetti della scuola, visite guidate e viaggi d’istruzione.

5)  Le condizioni materiali degli edifici scolastici, loro sicurezza e stato dei servizi comunali (trasporto, mensa, attrezzature, agibilità statiche e dinamiche), con preciso riferimento  anche alla collaborazione per una corretta gestione ordinaria e straordinaria del trasporto  e delle responsabilità ad esso legate.

6)  Altre iniziative particolari (spettacoli teatrali, spettacoli cinematografici, feste scolastiche, partecipazione a manifestazioni locali ecc.).

            Si ricorda che i genitori eletti possono mantenere costanti e utili rapporti con tutti gli altri genitori, attraverso la convocazione di apposite assemblee di sezione/classe nel rispetto del regolamento vigente.

            Per ogni plesso i genitori eletti possono costituire il comitato di plesso, come occasione preziosa di unitarietà della rappresentanza e della proposta.

            L’insegnante di ciascuna classe/sezione  che presiede l’assemblea, provvederà a compilare la parte relativa all’assemblea stessa presente nel verbale consegnato con il materiale delle votazioni.

            Per concludere si può affermare che una partecipazione ricca e vitale contribuisce alla crescita e al benessere di tutti i protagonisti, rafforzando la democrazia delle istituzioni e della cultura:  tutti i soggetti dell’autonomia scolastica si fanno carico dell’impegno e della responsabilità di far funzionare al meglio il servizio scolastico, che ha sempre più bisogno anche di risorse materiali e finanziarie, vista la diminuzione dei contributi  statali proprio a fronte della giusta ricchezza del Piano dell’Offerta Formativa e della necessità di una risposta a tutte le esigenze di apprendimento

 

           

INCARICHI DEL SUPPORTO ORGANIZZATIVO

 

Gli incarichi in esame sono assegnati all’inizio di ogni anno scolastico direttamente dal Dirigente scolastico a docenti per le particolari mansioni di  supporto organizzativo articolate con la distribuzione delle funzioni e delle competenze al fine di assicurare funzionalità, qualità, efficienza ed efficacia dell’offerta e dei servizi attraverso anche il controllo dei risultati.

Tali funzioni sono così articolate.

 

A)  “COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO”

 

 

PREMESSA:

 

Queste figure assumono parte delle funzioni e delle responsabilità proprie della Dirigenza. Tra i suoi collaboratori il Dirigente nomina un Vice, che ha tra l’altro il compito delle sostituzione in caso di sua assenza o impedimento. I collaboratori offrono una disponibilità alla presenza, compatibile con l’orario delle lezioni, in modo da garantire il coordinamento e il funzionamento delle attività ed il contato con le componenti della scuola.

Ai collaboratori sono assegnati specifiche funzioni e competenze, concordate di volta in volta  col Dirigente scolastico. Generalmente ad essi sono affidati innanzitutto funzioni collegate col buon funzionamento  organizzativo della scuola.

 

DECLINAZIONE DEI COMPITI :

 

COMUNICAZIONE E COLLABORAZIONE DIDATTICO / ORGANIZZATIVA:

 

·        Tenere stabilmente rapporti e comunicazioni con le varie componenti della scuola

·        Collaborazione alla programmazione annuale con particolare riferimento alla stesura del  POF ed alla progettualità dell’Istituzione scolastica

·        Partecipazione su delega del dirigente a incontri come rappresentanti dell’Istituzione

·        Organizzazione degli orari scolastici ed eventuali loro modifiche anche in caso di assemblee sindacali e scioperi

·        Accoglienza dei nuovi docenti

·        Collaborazione con i Coordinatori dei Consigli di Classe  e Presidenti delegati dei Consigli di Interclasse e di Intersezione anche nella cura dei rapporti con le famiglie

·        Segretario verbalizzante del Collegio dei docenti

·        Formazione classi e sezioni di concerto con il Dirigente

·        Partecipazione alla organizzazione  di iniziative ed eventi

·        Rapporti con i genitori

 

 

 

 

 

 

B)  “FIDUCIARI  DI PLESSO”

 

 

PREMESSA:

 

I “fiduciari” di plesso rivestono il duplice ruolo di garanti del buon funzionamento del plesso di appartenenza e di intermediari col Dirigente scolatico.

 

 

DECLINAZIONE DEI COMPITI :

 

COMUNICAZIONE:

 

·        Provvedere ogni giorno al ritiro della posta in segreteria.

·        Gestire la posta in arrivo, affinché tutto il personale interessato prenda conoscenza e consapevolezza della stessa (visione, lettura, sottoscrizione per presa visione, raccolta ordinata, luogo di archiviazione della  posta precedente).

·        Rispondere tempestivamente a tutte le richieste provenienti dalla Dirigenza e dagli Uffici Amministrativi.

·        Tenere stabilmente contatti con l’Ufficio su ogni questione problematica riguardante il plesso (alunni, genitori, rapporti con il Comune, docenti, personale ATA, rapporti esterni, ecc….).

·        Segnalazione di lavori di manutenzione necessari al plesso

 

COLLABORAZIONE ORGANIZZATIVA:

 

·        Attività di vigilanza e controllo del normale svolgimento delle attività scolastiche.

·        Promuovere l’ottimizzazione dell’uso delle risorse umane in sede di:

-          formulazione degli orari;

-          sostituzione dei colleghi assenti principalmente alla scuola secondaria di primo grado;

-          uso delle ore a disposizione;

-          uso della contemporaneità.

·        Individuare i soggetti e le soluzioni per le sostituzioni con criteri di equità.

·        Promuovere l’ottimizzazione del funzionamento dei laboratori, aule specializzate, delle soluzioni relative alla sicurezza e privacy.

·        Controllo dei dati contenuti negli elenchi relativamente all’adozione dei libri di testo

·        Supervisione sulle visite guidate, viaggi di istruzione, scambi e rapporti con il territorio

 

 

C) “Docenti delegati alla presidenza dei consigli di classe - Coordinatori dei Consigli di Classe” sc. secondaria 1^ grado

 

PREMESSA:

 

Un  docente per ogni classe dell’Istituto svolge la funzione di Coordinatore del Consiglio di classe e viene designato dal Dirigente scolastico all’inizio dei ogni anno scolastico.

 

DECLINAZIONE DEI COMPITI :

 

COMUNICAZIONE E COLLABORAZIONE ORGANIZZATIVO / DIDATTICA:

 

·        Presiede su delega del Dirigente le riunioni del Consiglio di classe (guida e coordina i lavori), relaziona in merito all’andamento  generale della classe; cura l’attuazione delle risoluzioni prese. Verifica il corretto svolgimento di quanto concordato in sede di programmazione della classe. Propone riunioni straordinarie del CdC. Coordina la predisposizione del materiale necessario per le operazioni di scrutinio finale. E’ responsabile degli esiti del lavoro del Consiglio.

·        Cura di concerto con  il segretario verbalizzante l’immediata stesura del verbale e custodisce il registro secondo le norme vigenti con particolare riferimento alla privacy

·        Conserva tutti i materiali didattici prodotti dagli alunni con cura ed ordine con particolare riferimento alla privacy

·        Conserva tutte le certificazioni degli alunni, le comunicazioni delle famiglie ed ogni altra documentazione inerente gli alunni stessi con cura ed ordine con particolare riferimento alla privacy

·        E’ il punto di riferimento per ogni problematica che possa insorgere all’interno della classe e per le eventuali azioni da mettere in atto

·        In relazione agli alunni: si informa sulle situazioni a rischio e cerca risoluzioni  adeguate in collaborazione con il CdC  - controlla che gli alunni informino i genitori su comunicazioni scuola / famiglia

·        In relazione ai docenti della classe: controlla il registro di classe per la conformità alla norma  - ritira, controlla e conserva i documenti di valutazione e le varie note informative interperiodali

·        In relazione ai genitori:  informa e convoca le famiglie degli alunni in difficoltà - tiene rapporti con i rappresentanti dei genitori della classe e ne chiede e promuove il contributo

·        In relazione alla Dirigenza scolastica:  riferisce al dirigente in merito  a problematiche e deliberazioni rilevanti del CdC, condivide la visione dell’Istituto che è espressa nel POF.

 

 

D)  “Presidenti delegati dei Consigli di Intersezione”

 

 

Il docente designato dal Dirigente scolastico all’inizio dei ogni anno scolastico presiede il Consiglio di intersezione alla scuola dell’infanzia.

 

DECLINAZIONE DEI COMPITI :

 

COMUNICAZIONE E COLLABORAZIONE ORGANIZZATIVO / DIDATTICA:

 

·        Presiede su delega del Dirigente le riunioni del Consiglio di intersezione (guida e coordina i lavori), relaziona in merito all’andamento  generale dell’intera scuola; cura l’attuazione delle risoluzioni prese. Propone riunioni straordinarie del Consiglio di Intersezione. E’ responsabile degli esiti del lavoro del Consiglio.

·        Cura di concerto con  il segretario verbalizzante l’immediata stesura del verbale e custodisce il registro secondo le norme vigenti con particolare riferimento alla privacy.

·        In relazione ai genitori: Illustra la programmazione e la progettualità della scuola

·        In relazione agli alunni: controlla, di concerto con gli insegnanti di sezione,  che gli alunni informino i genitori su comunicazioni scuola / famiglia

·        In relazione alla Dirigenza scolastica:  riferisce al dirigente in merito  a problematiche e deliberazioni rilevanti del CdC , condivide la visione dell’Istituto che è espressa nel POF.

 

 

e) “Presidenti delegati dei Consigli di interclasse” scuola

primaria

 

 

PREMESSA:

 

Il docente designato dal Dirigente scolastico all’inizio dei ogni anno scolastico presiede il Consiglio di interclasse alla scuola primaria.

 

DECLINAZIONE DEI COMPITI :

 

COMUNICAZIONE E COLLABORAZIONE ORGANIZZATIVO / DIDATTICA:

 

·        Presiede su delega del Dirigente le riunioni del Consiglio di interclasse (guida e coordina i lavori), relaziona in merito all’andamento  generale della scuola; cura l’attuazione delle risoluzioni prese. Propone riunioni straordinarie del Consiglio di interclasse. E’ responsabile degli esiti del lavoro del Consiglio.

·        Cura di concerto con  il segretario verbalizzante l’immediata stesura del verbale e custodisce il registro secondo le norme vigenti con particolare riferimento alla privacy

·        In relazione alla Dirigenza scolastica:  riferisce al dirigente in merito  a problematiche e deliberazioni rilevanti del CdC , condivide la visione dell’Istituto che è espressa nel POF.

Promozione nei confronti dei docenti delle classi circa:

·        In relazione agli alunni: situazioni a rischio e ricerca di soluzioni  adeguate in collaborazione con il CdC  - controllo sulla corretta comunicazione scuola / famiglia In relazione ai docenti della classe: conformità alla norma nella compilazione dei registri di classe  e dei documenti di valutazione

·        In relazione ai genitori: ottimizzazione dei rapporti con i rappresentanti dei genitori della classe - rapporti con le famiglie degli alunni in difficoltà

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPITOLO XI

 

PROTOCOLLO  DI ACCOGLIENZA

ALUNNI STRANIERI

 

 

 

CHE COSA SI PROPONE IL PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA

 

Il protocollo d’accoglienza si propone di:

-       Definire pratiche condivise all’interno delle scuole in tema d’accoglienza di alunni stranieri

-       Facilitare l’ingresso di bambini e ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale

-       Sostenere gli alunni neoarrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto

-       Favorire un clima d’accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione

-       Costruire un contesto favorevole all’incontro con le altre culture e con le “storie” di ogni bambino

-       Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato

Il protocollo d’accoglienza fornisce criteri e  indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni immigrati, definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici, traccia le diverse possibili fasi dell’accoglienza e propone attività di facilitazione per l’apprendimento della lingua italiana.

Il protocollo delinea prassi condivise ai seguenti livelli:

q     amministrativo e burocratico (l’iscrizione),

q     comunicativo e relazionale (prima conoscenza),

q     educativo – didattico ( accoglienza, educazione interculturale, insegnamento dell’italiano seconda lingua),

q     sociale (rapporti e collaborazioni con il territorio)

 

L’iscrizione

 

L’iscrizione rappresenta il primo passo di un percorso d’accoglienza dell’alunno straniero e della sua famiglia.

È utile  indicare, fra il personale di segreteria, chi è incaricato del ricevimento delle iscrizioni degli alunni stranieri anche al fine di affinare progressivamente abilità comunicative e relazionali che aiutano senz’altro l’interazione con i “nuovi utenti”.

L’incaricato raccoglie la documentazione anagrafica e sanitaria e quella relativa alla precedente scolarità (se esistente); acquisisce l’opzione di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della  religione cattolica, fornisce informazioni alla famiglia riguardo il sistema scolastico italiano, utilizzando, se necessario,  le note informative  sulla scuola scritte nelle lingue d’origine, per facilitare la comprensione della nuova realtà scolastica. Il personale di segreteria, qualora sia già stata formalizzata l’assegnazione dei docenti alle classi, avvisa  tempestivamente gli insegnanti della classe in cui verrà inserito il bambino al fine di favorire le successive fasi dell’accoglienza e informa  la famiglia riguardo ad un possibile incontro con gli insegnanti. Il personale di segreteria, comunica i dati anagrafici e il recapito telefonico della famiglia  agli insegnanti di classe, i quali provvederanno a contattare i genitori dell’alunno per fissare un colloquio. Gli insegnanti potranno consultare in segreteria il fascicolo personale dell’alunno facendo una copia dei documenti che ritengono utili.

Se l’iscrizione avviene nel periodo estivo di sospensione delle lezioni , l’incontro con i genitori sarà fissato tra il 1° settembre e l’inizio delle lezioni, se avviene nel corso dell’anno scolastico, sarà fissato nei  giorni immediatamente seguenti l’iscrizione.                    

Sarebbe opportuno, compatibilmente con le esigenze della stessa famiglia , concedere alla scuola, tra il momento dell’iscrizione e quella dell’ effettivo inserimento, alcuni giorni, per preparare la classe prescelta ad accogliere il nuovo arrivato e predisporre interventi per facilitare l’inserimento, soprattutto nel caso in cui l’alunno non conosca la lingua italiana .

 

Assegnazione alla classe

 

Nello stabilire i criteri di riferimento per l’assegnazione alla classe si tiene conto di quanto indicato nel art. 45 del DPR 31/8/99 n° 394.

I minori stranieri soggetti all'obbligo scolastico vengono di norma  iscritti alla classe corrispondente all'età anagrafica, ma si terrà  anche presente l’ultima classe che l’alunno ha frequentato con esito positivo nel paese di provenienza. In casi eccezionali tenendo conto del sistema e del calendario scolastico del Paese di provenienza dell'alunno (specie se collocato nell’emisfero sud) e/o su motivata richiesta della famiglia, l’alunno potrà essere assegnato ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica, previo  accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione. 

Per una decisione avveduta e corretta oltre alle informazioni acquisite precedentemente è necessario avere informazione sui sistemi scolastici dei paesi di provenienza, sulla tipologia dei loro curricoli, sulla durata e sul calendario scolastico. Uno dei compiti del gruppo di lavoro sull’inserimento e integrazione degli alunni stranieri è quello di raccogliere dati e documentazioni sulla scuola dei paesi da cui provengono gli alunni stranieri.

 Qualora si dovesse scegliere tra due classi parallele, si terrà conto, nell’ordine,  dei seguenti fattori:

-          situazione della classe (numero degli alunni, disagio, handicap, dispersione)

-          numero di alunni immigrati già presenti nella classe

-          presenza nella classe di altri alunni provenienti dallo stesso paese

 

La prima conoscenza: incontro con la famiglia

 

Oltre agli aspetti amministrativi, occorre raccogliere una serie d’informazioni di merito sull’alunno, che consentano di adottare decisioni adeguate, riguardo a percorsi di facilitazione che dovrebbero essere attivati. La prima conoscenza avviene attraverso un incontro con i genitori. In questa fase si raccolgono informazioni sulla storia personale e scolastica dell’alunno, ma anche sulla storia familiare e sul progetto migratorio dei genitori. Tutto ciò avendo cura di rispettare l’eventuale reticenza da parte loro nel parlare dei loro vissuti e della loro storia. I docenti cercheranno forme di comunicazione e modi adeguati per facilitare la comunicazione e  stabilire con le famiglie un rapporto di fiducia, di comprensione reciproca e di collaborazione. (Se necessario, è possibile ricorrere a risorse di traduzione reperibili in loco). Le informazioni ricevute potranno essere inserite in un’ apposita scheda.

In questo incontro i docenti forniscono informazioni specifiche relative all’organizzazione scolastica, in particolare in riferimento alle modalità di  comunicazioni tra scuola e famiglia (assemblee, colloqui, avvisi).

Se si ritiene opportuno si può  chiedere ai familiari la disponibilità a  collaborare con la scuola, in funzione, qualora fosse necessario, di mediatori linguistici e culturali.

L’inserimento nella classe e la prima accoglienza

 

L’inserimento nella classe viene  accompagnato dall’individuazione dei percorsi di facilitazione che potranno essere attuati sulla base delle risorse disponibili. Nel protocollo vengono indicate le tipologie d’intervento che la scuola annualmente è in grado d’attivare sia attingendo a risorse professionali ed economiche interne, sia mediante accordi e convenzioni con enti locali e associazioni  del territorio.

A tutte le classi viene fornito su richiesta, una sorta di pronto soccorso linguistico  “Parole per accogliere” per facilitare la prima comunicazione con alunni non italofoni. Scritte bilingue per contrassegnare arredi e ambienti della scuola possono favorire un primo inserimento nel nuova contesto e possono far sentire più  a loro  agio e “accolti” gli alunni neo arrivati. Se l’alunno non conosce la lingua italiana è opportuno che la fase iniziale di inserimento sia caratterizzata da attività motorie  ed espressive  dove per la socializzazione non è necessario l’uso del codice verbale.

Queste attività favoriscono anche l’apprendimento della lingua per comunicare. Ascoltare musica etnica riferita al paese di provenienza può aiutare l’alunno a ritrovare atmosfere familiari. Accompagnare l’ascolto con il movimento e la danza può aiutare a conoscersi. Può essere utile presentare agli alunni una cartina e individuare i paesi di provenienza e se gli alunni lo desiderano, possono raccontare il loro viaggio.

Inserendo l’alunno immigrato nella classe sarà fornita ai docenti della medesima una raccolta di materiale di routine bilingue, o nella sola lingua d’origine, per la comunicazione scuola – famiglia quali avvisi di sciopero, sospensione delle lezioni, pagamento dell’assicurazione, comunicazione di gite scolastiche, ecc.

Per la conoscenza dell’alunno possono essere utilizzati anche questionari bilingue che rilevano interessi, abilità, competenze possedute. Rispetto alle caratteristiche socio-relazionali dell’alunno neo-arrivato, sarà sufficiente osservare gli atteggiamenti e i comportamenti in situazione di lavoro/gioco di  gruppo con altri alunni non italofoni o di lingua e cultura diversa.

Per rilevare le competenze degli alunni si possono utilizzare schede che fanno uso di codici non verbali “Parole non dette”. Con i più piccoli si possono usare alcuni giochi, come puzzle, memory, costruzioni, che sono strumenti utili per cogliere abilità e competenze.

Per la fornitura dei materiali disponibile è possibile rivolgersi al referente del progetto.

 

Percorsi didattici ed educazione interculturale

 

Il team docente dopo aver rilevato  le competenze dell’alunno e i bisogni specifici d’apprendimento, individua modalità di semplificazione e facilitazione linguistica per ogni disciplina;  elabora percorsi didattici di lingua italiana come L.2. Gli alunni che si iscrivono in prima e in seconda, imparano a parlare e contemporaneamente a scrivere in italiano. Il ruolo dei pari è fondamentale per sviluppare la lingua del “qui e ora” Momenti individualizzati vengono organizzati dagli insegnanti per sviluppare il vocabolario e le strutture di base, per aiutare il bambino a narrare, per l’apprendimento della scrittura e della lettura.

La scuola, sulla base delle risorse finanziarie disponibili, organizza interventi di sostegno linguistico, rivolti sia ad alunni neoarrivati, che a quelli già inseriti,  utilizzando insegnanti che fanno parte dell’organico dell’istituto in ore aggiuntive di insegnamento o personale esterno.  In entrambi i casi l’insegnante incaricato dovrà collaborare con gli  insegnanti di classe per l’elaborazione  dei percorsi e la relativa valutazione. A questo proposito prima dell’inizio dell’intervento  è utile prevedere un incontro tra i soggetti interessati. Tali interventi verranno svolti in orario scolastico e si prevede la possibilità di uscire dal gruppo classe per interventi individualizzati di supporto o in piccoli gruppi insieme ad altri alunni di altre classi.

In una prima fase si prevedono interventi per sviluppare la lingua per comunicare e la prima alfabetizzazione, in una seconda fase si predispongono interventi di consolidamento linguistico per l’approccio allo lingua dello studio. Si possono reperire anche testi semplificati per l’insegnamento delle varie discipline (storia – geografia) e numerosi testi per l’insegnamento-apprendimento dell’italiano come L.2. La scuola deve però anche riconoscere e valorizzare le lingue d’origine degli alunni immigrati mettendo in atto strategie didattiche che permettano uno scambio linguistico tra alunni italofoni e stranieri, come ad esempio presentare alla classe parole in altri alfabeti, raccogliere poesie e filastrocche, canzoni e fiabe in varie lingue, mettere a disposizione testi narrativi bilingue, utilizzare vocabolari illustrati in varie lingue, lavorare sui prestiti linguistici da una lingua all’altra, riflettere sulla diffusione delle lingue nel mondo  e sulla loro storia. Alla base dei percorsi di accoglienza  sta, come prevede la normativa, l’ educazione interculturale. “La realtà della presenza di stranieri così come delineata, rende di particolare attualità una nuova e mirata attenzione della scuola alle tematiche connesse all'educazione interculturale quale condizione strutturale della società multiculturale. Il compito educativo, in questo tipo di società, assume il carattere specifico di mediazione fra le diverse culture di cui sono portatori gli alunni: mediazione non riduttiva degli apporti culturali diversi, bensì animatrice di un continuo, produttivo confronto fra differenti modelli.[1] Un modo per fare educazione interculturale, consiste nell’utilizzo della fiaba e della narrazione in genere, intesa anche come narrazione di sé. La fiaba rappresenta infatti un genere narrativo universale che si ritrova nella tradizione di ciascun popolo e quindi  attraverso di essa si possono scoprire le caratteristiche dei diversi popoli, e dei diversi paesi, ma nello stesso tempo gli elementi che li accomunano. Sollecitare in classe narrazioni autobiografiche permette  a tutti i bambini/ragazzi di conoscersi e di conoscere e di scoprire/riscoprire la propria identità e specificità. A questo proposito può essere utilizzato il gioco dell’oca autobiografico “Raccontiamoci”, che ripercorre i momenti della vita di ciascuno, allegato al testo “Alfabeti interculturali”,  Guerini Editore (disponibile presso la BSM).

Si fa educazione interculturale anche ogni volta che si ascoltano gli alunni, ogni volta che si dà voce alle loro rappresentazioni mentali, ogni volta che si mettono a confronto diversi punti di vista rispetto ad un problema, ad una situazione, ad un fatto. Confrontandosi con alunni di culture diverse, aumentano le fonti di riferimento,  i punti di vista, le possibili letture e si può superare e/o prevenire la formazione di stereotipi e pregiudizi. L’Intercultura  è quindi trasversale a tutto ciò che si affronta in classe con gli alunni.

 

La collaborazione con il territorio

 

Per promuovere la piena integrazione dei ragazzi nel più vasto contesto sociale e per realizzare un progetto educativo che coniughi insieme pari opportunità con il rispetto delle differenze, la scuola ha bisogno delle risorse del territorio, della collaborazione con servizi, associazioni, volontariato, luoghi d’aggregazione e in primo luogo, con le amministrazioni locali per costruire una rete d’intervento che rimuova eventuali ostacoli e favorisca una cultura dell’accoglienza e dello scambio culturale.

 

 

CAPITOLO XII

 

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

 

 

 

I GENITORI / AFFIDATARI  ED  IL DIRIGENTE SCOLASTICO

 

VISTO L’ART. 3 DEL D.P.R.  N. 235/2007

 

PRESO ATTO CHE:

 

·         la formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione degli alunni, della scuola, delle famiglie e dell’intera comunità scolastica territoriale;

·         la scuola non è soltanto il luogo in cui si realizzano la trasmissione del sapere e l’apprendimento fatto di conoscenze, abilità e competenze ma una comunità organizzata dotata  di risorse umane e materiali, di tempi, di organismi, di procedure, che necessitano di interventi complessi di conservazione, di gestione, di ottimizzazione, di partecipazione e di rispetto dei regolamenti

 

 

SOTTOSCRIVONO IL SEGUENTE PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

 

·         le carte fondamentali dell’Istituto, finalizzate al miglior successo formativo di tutti gli alunni (Piano dell’Offerta Formativa, regolamento di Istituto, Programma Annuale, Programmazioni, ecc…) sono adeguatamente pubblicizzati e a disposizione di chi ne abbia interesse (la diffusione avviene tramite: affissione all’albo, pubblicazione sul sito internet, lettere scritte, riunioni di organi collegiali comprese le assemblee di classe, incontri individuali ordinari e straordinari);

·         la scuola istaura, sostiene e favorisce un rapporto costante di relazione aperta all’ascolto, al dialogo alla sollecitazione ed alla collaborazione;

·         i genitori assumo l’impegno a:

ü      osservare le disposizioni contenute nel presente atto e nelle carte da esso richiamate;

ü      sollecitarne, in maniera assidua e coerente, l’osservanza da parte degli alunni;

In particolare la collaborazione si sostanzia in:

ü      rispetto dei vari regolamenti di settore;

ü      cura del corredo scolastico dei figli;

ü      cura delle consegne da svolgere a casa;

ü      riscontro puntuale alle comunicazioni della scuola;

ü      presenza alle apposite iniziative loro destinate ed ai momenti di divulgazione delle attività scolastiche.

 

Il Dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell’Istituzione scolastica e responsabile gestionale assume l’impegno affinché i diretti operatori, degli utenti e dei genitori, così come assunti dalle leggi in vigore, siano pienamente garantiti ed i doveri degli operatori, degli utenti e dei genitori, così come stabiliti dalle norme vigenti, siano adeguatamente perseguiti.

 

 

 



[1] CM n. 205 del 26/07/90