ISTITUTO
COMPRENSIVO STATALE “G. BINOTTI”
Viale Martiri della
Libertà, 12 - 61045
- Pergola (PU)
( 0721/734322 – Fax
0721/734322
C.M. PSIC83400E - C.F.
90020710415
REGOLAMENTO
DI
ISTITUTO
DIRIGENTE
SCOLASTICO ANGELO VERDINI
DIRETTORE
SGA SIMONA
MENSA’
Aggiornato
al 27/09/2010
SOMMARIO:
da pag. |
a pag. |
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2 |
2 |
INDICE |
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NOTE GENERALI |
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PARTE 1^ - REGOLAMENTI |
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CAPITOLO I: Regolamento di disciplina |
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CAPITOLO II:
Regolamento riguardante le uscite scolastiche (visite guidate e viaggi di
istruzione) |
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15 |
CAPITOLO III: Regolamento per l’utilizzo dei laboratori informatici |
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19 |
CAPITOLO IV:
Regolamento della Biblioteca Scolastica Multimediale |
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20 |
22 |
CAPITOLO V: Regolamento
per la concessione in uso temporaneo e
precario dei locali scolastici |
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23 |
27 |
CAPITOLO VI:
Regolamento sulle entrate a scuola degli
alunni |
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e permanenze a
scuola |
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28 |
30 |
CAPITOLO VII:
Regolamento sulle uscite da scuola degli alunni |
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31 |
31 |
CAPITOLO VIII:
Formazione delle classi e delle sezioni |
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32 |
32 |
PARTE 2^ - ALTRE DISPOSIZIONI |
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34 |
CAPITOLO IX: Aspetti sanitari |
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35 |
41 |
CAPITOLO X: Organi collegiali - Funzionamento
dei Consigli di Intersezione / Interclasse / Classe - Incarichi
del supporto organizzativo |
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42 |
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CAPITOLO XI:
Protocollo di accoglienza alunni stranieri |
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46 |
46 |
CAPITOLO XII: Patto
di corresponsabilità |
NOTE GENERALI
Ciascun plesso, in
relazione a proprie particolari esigenze, può con il consenso di tutto il
personale e nel rispetto del presente regolamento, procedere a dettagliare in
maniera più circostanziata singole situazioni.
Il presente
regolamento potrà essere modificato dal Consiglio di istituto sia in presenza
di novità normative (ad esempio l’imminente nuovo testo dello statuto degli
studenti e delle studentesse), sia dopo un congruo periodo di sperimentazione.
PARTE 1^ - REGOLAMENTI
CAPITOLO I
Non è
impresa facile occuparsi di regolamento
di disciplina in un istituto comprensivo, composto da scuola
dell'infanzia, scuola elementare e
scuola media.
D'altra
parte ciò è
inevitabile per il rispetto di una norma generale (lo Statuto delle Studentesse e degli studenti) e per
una sorta di economia organizzativa della scuola.
L'approccio da privilegiare è quello
psico-pedagogico, che fa
riferimento a concetti e a pratiche di accoglienza, relazione educativa,
orientamento, successo formativo e questo è testimoniato dalla ricchezza dei
principi ispiratori del Piano dell'Offerta Formativa in tutte le sue
articolazioni di ricerca e di progetto e dall'impegno di tutte le componenti e
di tutti gli organismi della scuola verso più alti profili qualitativi negli
stili di insegnamento e la valorizzazione degli stili individuali di apprendimento.
Questa consapevolezza è patrimonio
comune, non statico, ma in una giusta dimensione evolutiva, che tiene
conto dei processi istituzionali
di riforma e dei cambiamenti
socio- culturali nella comunità e nei sistemi simbolici della comunicazione.
L'esercizio pieno di questa
consapevolezza precede sempre ogni ricorso alla decisione
sanzionatoria, la quale a
sua volta può
essere immersa in
un contesto di
apporto partecipativo degli
alunni (all'interno di
esperienze di educazione
alla legalità) e dei
genitori (durante i
colloqui individuali, le riunioni
degli organi collegiali di base, le assemblee).
In ogni
caso questo Regolamento rappresenta un work in
progress, disponibile ad essere
aggiornato non solo per variazioni normative, ma anche sulla base del confronto
operativo con tutte le componenti coinvolte, alunni, genitori, docenti e
personale ATA, nella convinzione che una prevenzione condivisa sia sempre da
preferire alle punizioni.
Il Patto
educativo di corresponsabilità, e la sua generalizzata sottoscrizione,
rappresenta un importante momento di attenzione, di sollecitazione e di informazione rispetto
ai contenuti del predetto Regolamento.
Comportamento da sanzionare:
Rottura o danneggiamento volontaria di arredi, sussidi, materiali scolastici e beni individuali.
Sanzione da adottare:
Informazione scritta alla famiglia. Coinvolgimento della
famiglia nella riparazione del danno.
Comportamento da sanzionare:
Furti a danno dei compagni e della comunità scolastica.
Sanzioni da adottare:
Informazione scritta
alla famiglia. Coinvolgimento della famiglia nella riparazione del danno.
Comportamento da sanzionare:
Atti aggressivi individuali contro un compagno di scuola.
Sanzioni da adottare:
Informazione scritta
alla famiglia.
Comportamento da sanzionare:
Atti aggressivi di gruppo contro un compagno di scuola, a livello verbale.
Sanzioni da adottare:
Informazione scritta
alla famiglia.
Comportamento da sanzionare:
Atti aggressivi di gruppo contro un compagno di scuola, a livello fisico.
Sanzioni da adottare:
Informazione scritta
alla famiglia. Sospensione dalle lezioni.
Comportamento da sanzionare:
Atti e atteggiamenti aggressivi nei confronti delle
persone adulte all’interno della scuola
e del complesso delle sue attività.
Sanzioni da adottare:
Informazione scritta
alla famiglia. Sospensione dalle lezioni.
Comportamento
da sanzionare:
Mancato rispetto delle regole
organizzative interne, laddove esse siano formalizzate.
Sanzioni
da adottare:
Informazione scritta alla famiglia.
Articolo 7bis
Comportamento da
sanzionare:
uso a scuola, per l’intera durata
dell’attività scolastica,del cellulare e di altri dispositivi elettronici.
Sanzioni
da adottare:
ritiro dell’apparecchio, avviso ai
genitori del ritiro, riconsegna ai genitori.
Articolo 7 ter
ritiro dell’apparecchio, avviso ai
genitori del ritiro, riconsegna ai genitori. Sospensione dalle lezioni. Fatta
salva ogni altra implicazione di natura civile o penale a carico dei soggetti
interessati.
Articolo 7 quater
Per ogni tipologia di
comportamento da sanzionare, vale anche la seguente sanzione:
Svolgimento di un’attività a
favore della comunità scolastica, anche in orario aggiuntivo e con riflessioni sulla convivenza civile.
Soggetti e modalità per la
comunicazione e l’espletamento delle
sanzioni:
a)
La gradazione delle sanzioni è riferita all’età
dell’alunno, alla gravità, alla recidività dei comportamenti sanzionati e alle sue condizioni
psico-fisiche e sociali.
b)
L’informazione scritta alla famiglia spetta al
docente che ha rilevato il comportamento sanzionabile (se lo stesso è rilevato
da altro personale scolastico, l’informazione spetta al Dirigente Scolastico previa relazione scritta del
soggetto rilevatore).
c)
In riferimento agli articoli 1 e 2, previa relazione
scritta del soggetto che rileva il
comportamento sanzionabile, il Dirigente
Scolastico scrive alla famiglia precisando l’entità del risarcimento.
d)
Previa relazione scritta dell’insegnante proponente,
le attività a favore della comunità
scolastica, anche in orario aggiuntivo e con riflessioni sulla
convivenza civile, vengono di volta in volta scelte dal Dirigente Scolastico o
suo delegato, all’interno di un elenco di attività giuridicamente compatibili,
predisposto dal Collegio dei Docenti,
reso noto alle famiglie dopo ratifica del Consiglio d’Istituto -
attività semplice di riassetto dell’aula, di uno spazio interno o di uno spazio
esterno alla scuola in presenza di un collaboratore scolastico o di un
insegnante - durante l’intervallo raccolta differenziata (carta, lattine, …)
sempre in presenza di un adulto.
e)
La sospensione non supera i 2 giorni per ogni
sanzione e 5 giorni in un anno
scolastico. Essa viene
adottata dal Dirigente Scolastico su proposta del Consiglio Tecnico di Classe/Interclasse. Il
relativo decreto va consegnato direttamente ai
genitori.
f)
Qualora in presenza di infrazioni molto gravi e
recidive, si ipotizzi una sanzione che superi i 15 giorni di allontanamento
temporaneo dello studente dalla comunità scolastica o che comporti
l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno
scolastico o che comporti l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o
la non ammissione all’esame
di stato
conclusivo del corso di studi, organo competente ad adottare la sanzione è il
Consiglio d’Istituto.
Ai sensi dell’articolo 5 dello
Statuto delle studentesse e degli studenti, è istituito un organo di garanzia interno alla scuola, formato da 4
persone (un docente, un non docente, due
genitori) individuate dal
Consiglio d’Istituto: ad esso i genitori possono fare ricorso scritto entro 15 gg. dalla notifica della
sanzione adottata. Esso è presieduto dal
dirigente scolastico.
Ulteriore fase impugnatoria
è rappresentata dal ricorso all’Organo di Garanzia Regionale.
Per quanto non previsto, si
applicano le norme dello Statuto delle studentesse e degli studenti (DPR n. 249/1998 e D.P.R. n.
235/2007) e, per quanto ancora
compatibile, degli articoli 412- 414 del RD
1297/1928.
I Consigli Democratici di
Intersezione, Interclasse e Classe possono decidere opportune modalità di
gratificazione pubblica (nella classe,
nel plesso, nell’istituto) nei confronti delle buone pratiche riferite a comportamenti ed
atteggiamenti di responsabilità, di
mediazione e di generosità.
All’inizio
di ciascun anno scolastico (in prima
applicazione per la generalità degli
alunni e successivamente solo ai nuovi iscritti) i genitori sottoscrivono il
patto educativo di corresponsabilità.
Copia del presente regolamento va
fatta pervenire alle famiglie di tutti gli alunni, con riscontro firmato di
avvenuta ricezione. Esso sarà pubblicato sul sito internet dell’istituto.
Eventuali modifiche di qualsiasi
natura saranno deliberate dal Consiglio d’Istituto.
Approvato dal Consiglio d’Istituto
nella riunione del 08/11/2002,
modificato nella
riunione del 08/07/2003, nella riunione del 20/04/2007, nella riunione
del 22/04/2008
e nella riunione del 16/10/2008
CAPITOLO II
PREMESSA
L’intera tipologia
delle uscite (passeggiate a piedi, visite guidate in orario scolastico, visite
guidate di una giornata intera, viaggi di istruzione, viaggi premio, viaggi
connessi allo svolgimento di particolari attività didattiche), rappresenta una
importante opportunità per qualificare i processi di insegnamento /
apprendimento e di socializzazione; pertanto la scuola fa propria questa
opportunità inserendola a pieno titolo nel piano dell’offerta formativa.
ART. 1
All’inizio dell’anno
scolastico, nel corso della prima assemblea di classe / sezione, l’insegnante
che conduce l’assemblea pone la questione per assumere dai genitori un primo
orientamento circa il numero e la tipologia delle iniziative da intraprendere
nel corso dell’anno scolastico. Le passeggiate a piedi non hanno bisogno di
alcuna autorizzazione.
ART. 2
Ogni consiglio di
interclasse / classe / intersezione tecnico, sulla base di quanto è emerso
dall’assemblea dei genitori e di quanto previsto nelle rispettive
programmazioni, prefigura il numero prevedibile di uscite, previo accertamento
delle disponibilità dei docenti accompagnatori.
E’ necessario,
specialmente per i viaggi di istruzione, che, a
livello di ciascuna scuola o di ciascun ordine scolastico, si proceda in
sede di programmazione alla verifica della migliore possibilità per trovare
soluzioni che riguardino più classi, al fine di rendere l’iniziativa meno
gravosa per i genitori.
ART. 3
La richiesta di
autorizzazione deve essere approvata dal consiglio di intersezione /
interclasse / classe democratico che valuta
fattibilità e congruenza di ogni iniziativa. Alla richiesta di uscita va
allegato il verbale dell’assemblea dei genitori della classe, dal quale si
possa dedurre la quota massima che gli stessi sono disposti a spendere.
ART. 4
Di norma tutti gli
alunni partecipano all’iniziativa. L’iniziativa si può svolgere solo se ad essa
partecipano almeno il 75% dei frequentanti. Agli alunni che non partecipano
all’iniziativa va garantita la possibilità di fruire del servizio scolastico.
Per ogni allievo partecipante va accertata la presenza delle seguenti
condizioni:
ART. 5
Per ogni quindici
allievi partecipanti va previsto un docente accompagnatore: tale calcolo si
effettua su ciascuna classe o sull’intero gruppo a seconda delle indicazioni
dei proponenti.
Se tra i partecipanti
ci sono soggetti disabili è necessaria la presenza dell’insegnante di sostegno
o di un altro insegnante.
Tra gli
accompagnatori (specie per la scuola materna ed elementare) può figurare anche
il collaboratore scolastico. Tale presenza deve essere motivata nella richiesta
e si sostanzia con pari diritti e con doveri coerenti con la mansione.
Di regola i genitori
non partecipano a queste iniziative: in casi eccezionali e motivati può essere consentita la loro
presenza.
La partecipazione di
altri soggetti può essere consentita solo in qualità di esperti noti, richiesti
e in coerenza con l’iniziativa.
Anche gli
accompagnatori devono essere in regola con le norme sull’assicurazione e i
documenti di identità.
Contestualmente alla
richiesta di uscita, tutti gli accompagnatori, compresa la riserva, che compare
in ogni proposta, sottoscrivono l’impegno allo svolgimento di tale funzione.
ART. 6
L’uso degli scuolabus
comunali è subordinato alle disponibilità annuali dei comuni e al rispetto della loro procedura
di richiesta e degli eventuali vincoli.
ART. 7
Per queste iniziative
possono essere utilizzati anche i mezzi pubblici di trasporto in servizio di
linea, ivi compresi i treni, gli
aerei, le navi e i mezzi a fune.
ART. 8
Per l’individuazione
delle ditte – agenzie, necessarie allo svolgimento delle iniziative, si seguono
le regole amministrative in vigore.
ART. 9
Per gli eventuali
compensi a fronte degli impegni per l’organizzazione delle iniziative si
rimanda alla contrattazione annuale del fondo dell’istituzione scolastica con
la RSU.
ART. 10
Le eventuali spese di
viaggio, soggiorno e di ingresso sono a carico delle famiglie degli alunni. Nei
casi in cui gli insegnanti di classe / sezione accompagnatori propongono
l’esonero totale o parziale del pagamento delle quote individuali (proposta
abbondantemente motivata e riferita a casi di conclamato disagio economico), il
consiglio di istituto può intervenire tramite un apposito strumento del
programma annuale.
E’ data facoltà al
dirigente scolastico di individuare, all’interno del contributo richiesto alle
famiglie, una quota a titolo di caparra (non superiore al 33% del contributo)
da versare all’atto dell’autorizzazione.
Eventuali rimborsi
totali o parziali per defezioni dell’ultimo minuto non possono gravare
sull’Istituto, ma sono legati alla modalità di fatturazione del soggetto
aggiudicatario.
Per le visite guidate
la sottoscrizione dell’autorizzazione a partecipare impegna il genitore a
versare in ogni caso la quota relativa alle spese di trasporto.
In sede di richiesta
dei preventivi inserire la clausola riguardante le conseguenze economiche di un
eventuale annullamento del viaggio già contrattualizzato. In ogni caso i genitori
vanno informati sull’eventualità che, in caso di annullamento non dipendente
dall’Istituzione scolastica, una parte della quota non è rimborsabile.
ART. 11
Per le visite guidate
in orario scolastico è possibile recuperare da parte degli accompagnatori le
ore eccedenti l’orario di servizio di quel giorno, ricorrendo alle risorse umane interne
all’Istituto.
ART. 12
Per le visite guidate di una giornata intera e per i viaggi
di istruzione compete agli accompagnatori, il rimborso per le spese documentate di vitto
e alloggio nella misura delle regole in vigore. In sostituzione della soppressa
indennità di missione, in sede di contrattazione d’istituto, si stabilirà una
quota forfetaria per gli accompagnatori.
ART. 13
Il consiglio delega
il dirigente scolastico ad autorizzare tutte le iniziative che rispettano
il presente regolamento con l’obbligo
alla ratifica nella riunione successiva.
ART. 14
Il presente
regolamento sarà inviato a tutti i docenti e a tutti i genitori facenti parte
dei consigli di base.
ART. 15
Eventuali variazioni
al presente regolamento possono essere apportate solo dal consiglio di
istituto.
Approvato nella seduta del
Consiglio di Istituto del 04/04/2006.
Modifiche approvate nella seduta del 09/07/2009
CAPITOLO
III
1. FINALITA’
Il Laboratorio di Informatica è una risorsa didattica e
formativa a disposizione dei docenti e degli alunni dell’Istituto. Esso potrà
essere utilizzato, in orario curricolare ed extracurriculare, per attività
legate alla diffusione della pratica e della cultura informatica. Gli
utilizzatori devono attenersi al presente regolamento interno.
2. CONDIZIONI DI
ACCESSO
L’accesso al Laboratorio di Informatica presuppone il
possesso di una competenza di base sufficientemente solida nell’utilizzo della strumentazione ed
è consentito solo per attività didattiche o, ai soli docenti e in orario
preferibilmente extrascolastico, per lavori di programmazione, produzione di materiali
o di documenti nell’ambito dei compiti istituzionali relativi alla funzione
docente.
Qualora un docente non possedesse le competenze di cui sopra
è invitato ad astenersi dall’accompagnare classi in Laboratorio (poiché non
sarebbe evidentemente in grado di svolgere un adeguato controllo sull’operato
degli studenti) e a recarsi in Laboratorio per esercitarsi, in orari concordati
con il referente tecnico-didattico, nominato dal Dirigente scolastico.
I docenti che utilizzano il Laboratorio per attività
didattiche dovranno preventivamente istruire in modo adeguato gli alunni
sull’uso corretto della strumentazione.
3. MODALITA’ DI ACCESSO E DI
SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’
3.1 prenotazione e accesso
E’ consentito agli alunni accedere al laboratorio di
informatica solo se accompagnanti da un docente che dovrà rimanere con loro
durante tutto lo svolgimento delle attività.
All’inizio di ogni anno scolastico il/la responsabile del Laboratorio, seguendo le
indicazioni del Dirigente scolastico, redige e cura il piano per l’utilizzo del
Laboratorio in orario curricolare, tenuto conto di tutte le esigenze prioritarie.
I docenti saranno responsabili del corretto utilizzo di
tutte le attrezzature e dei materiali in dotazione per tutta la durata
dell’attività.
Ogni docente dovrà annotare su un apposito registro la data,
l’ora e la classe che utilizza il
laboratorio e dovrà rispettare gli orari d’uso stabiliti.
3.2 attività
Il
laboratorio e le attrezzature in esso contenute possono essere utilizzate
esclusivamente per scopi didattici, e
prioritariamente per le attività curriculari e le finalità istituzionali e
formative dell’Istituto, ivi compresa l’autoformazione. L’uso del Laboratorio
per attività di altra natura deve essere autorizzato dal Dirigente scolastico.
Per la
realizzazione delle attività didattiche programmate il docente utilizzerà
sempre il PC della postazione
distaccata, che contiene il pannello di comando della rete, e assegnerà,
preferibilmente, una postazione fissa a ciascuno studente, in modo tale che
questi lavori tutto l’anno sempre sullo
stesso PC.
E’
preferibile che ciascun studente acceda alla postazione master autenticandosi
tramite l’inserimento di nome utente e password.
Gli
studenti non potranno utilizzare dischetti personali, ma faranno uso
esclusivamente di floppy-disk messi a disposizione dalla scuola, né potranno istallare software
proprio nel PC del Laboratorio.
I docenti
sono tenuti a controllare con il programma antivirus i dischetti che sono
utilizzati su un qualsiasi computer della scuola.
3.3 svolgimento delle attività e
vigilanza
Durante lo svolgimento delle attività programmate, il
docente dovrà controllare che gli alunni utilizzino con la massima cura ed in
modo appropriato la strumentazione disponibile.
Al termine della sessione di lavoro, il docente si accerterà
delle condizioni del materiale (attrezzature, manuali, floppy-disk, CD ROM,
mouse, accessori) e di eventuali anomalie o mancanze e verificherà che:
3.3.1 sistemi d’allarme
Se l’aula dispone di sistemi di protezione contro i furti,
occorre disattivarli all’ingresso e riattivarli all’uscita.
3.4 accesso a INTERNET
L’accesso a INTERNET è consentito solo agli insegnanti ed
alle classi accompagnante e sotto la responsabilità di un insegnante. L’uso che
viene fatto di INTERNET deve essere esclusivamente di comprovata valenza
didattica. In qualunque momento si verifichi un uso della connessione contrario
a disposizioni di legge o di regolamento
interno, e comunque non coerenti con i principi che regolano la scuola, è
possibile disattivarla o, nel caso siano coinvolti studenti, si provvederà per
l’adozione di eventuali provvedimenti
disciplinari.
3.4.1 filtri
L’Istituto può provvedere in qualsiasi momento
all’attivazione di un filtro per l’uso di INTERNET, che escluda siti infamanti,
razzisti e pornografici.
3.4.2 posta elettronica
Prima di utilizzare il servizio di posta elettronica,
occorre accertarsi che sia funzionante un antivirus aggiornato.
4. DOTAZIONE DEL LABORATORIO
4.1 materiali
Il Laboratorio è dotato di materiale inventariato: hardware,
software, manuali, da utilizzare per scopi didattici. I docenti possono
richiedere in prestito, per scopi esclusivamente didattici, il materiale in
dotazione, previa registrazione su apposito registri, con l’obbligo di
rispettare i diritti d’autore e la normativa sulla licenza d’uso dei software.
E’ vietato riprodurre e/o distribuire il software installato sui computer.
Il / la docente responsabile, in collaborazione con la
Segreteria amministrativa, preparerà e aggiornerà l’elenco dei materiali
costituenti la dotazione del Laboratorio stesso.
Ogni spostamento di materiale dal Laboratorio deve essere
autorizzato dalla Dirigenza e deve
essere sempre registrato.
I docenti limiteranno l’uso delle stampanti alle effettive
necessità di lavoro.
4.2 divieti
E’ vietato installare, modificare e utilizzare software non
autorizzato e del quale l’Istituto non possieda licenza d’uso o utilizzare il
Laboratorio per scopi diversi da quelli didattici.
E’ proibito modificare le impostazioni dei computer.
Per installare o disinstallare programmi o giochi è
necessario avvisare il referente.
4.3 assistenza
Il personale ausiliario svolge ordinariamente le proprie
mansioni di collaborazione ed assistenza
nei laboratori al fine di garantire
l’efficienza dei locali e delle
attrezzature per lo svolgimento regolare delle attività didattiche.
5. ANOMALIE E
SICUREZZA
5.1 danneggiamenti
Qualora il docente riscontrasse anomalie, danni o
malfunzionamento delle attrezzature provvederà a farne segnalazione al
referente ed alla segreteria dell’Istituto. Qualora si verifichino, durante le
attività, guasti o anomalie alle attrezzature, gli alunni devono
tempestivamente avvertire il docente presente, che si premurerà di comunicare
quanto accaduto al referente ed alla segreteria dell’Istituto o annoterà
l’anomalia sul registro in caso di non reperibilità dei suddetti. Per i guasti
che richiedano l’intervento dell’assistenza tecnica, oltre a compiere le
operazioni sopraddette, il docente spegnerà adeguatamente ogni attrezzatura,
lasciandola inattiva e con il cartello “fuori servizio”.
E’ vietato manomettere apparecchiature o impianti di
qualsiasi natura. Il danneggiamento doloso per mancato rispetto delle regole o
cattivo utilizzo delle attrezzature e del materiale può prevedere l’obbligo di
risarcimento totale in denaro, a debito di singoli studenti, di intere classi o
di chi utilizza il laboratorio. In casi più gravi si possono anche prevedere
provvedimenti disciplinari e l’interdizione all’uso del Laboratorio.
I docenti che nell’accesso al Laboratorio non rispettino scrupolosamente quanto
previsto all’art. 3, saranno considerati corresponsabili di eventuali
danneggiamenti o furti dovuti alla loro negligenza.
5.2 disposizioni per la sicurezza
Nel Laboratorio devono essere presenti esclusivamente
suppellettili, attrezzature didattiche e tecniche e materiali, anche di
consumo, strettamente attinenti alle esigenze didattiche. La disposizione dei
suddetti materiali deve essere tale da non ostacolare, in caso di emergenza, il
rapido abbandono del locale. Zaini, cartelle ed effetti personali devono essere
depositati in modo tale da non intralciare né l’attività didattica né
un’evacuazione di emergenza.
E’ vietato introdurre nel Laboratorio cibi, liquidi,
sostanze infiammabili e oggetti pericolosi di ogni genere e quant’altro non
risulti strettamente attinente alle esigenze didattiche.
5.3 evacuazione
In caso di pericolo, l’evacuazione del Laboratorio dovrà
avvenire ordinatamente, interrompendo immediatamente ogni attività,
incolonnandosi con calma ed evitando di accalcarsi o provocare situazioni di
panico. Il docente presente staccherà, se possibile, l’interruttore generale
del Laboratorio.
6. MODIFICHE
6.1 modalità
Eventuali modifiche al presente Regolamento dovranno seguire
la prassi che ha portato all’approvazione del regolamento stesso.
Approvato dal Consiglio di Istituto il 26/04/2005.
CAPITOLO IV
La biblioteca come centro
di risorse educative multimediali per la scuola si pone finalità ed obiettivi
sia di carattere strettamente didattico e metodologico che più ampiamente di
raccordo interistituzionale e di rete, configurandosi come centro orientato
alla creazione di rapporti significativi con il tessuto sociale scolastico ed
extrascolastico del territorio.
Il sistema bibliotecario della scuola risponde al diritto
primario della popolazione scolastica di riferimento nonché dei cittadini di
fruire di un servizio di informazione e documentazione efficiente. In questo
modo si creano le condizioni per il libero accesso alla conoscenza, al
pensiero, alla cultura e alla informazione, che costituiscono le basi per
l’esercizio pieno e consapevole dei diritti di cittadinanza, come auspicato dal
Manifesto Unesco sulla biblioteca pubblica (1994) e dalle Linee Guida
IFLA/UNESCO (2004).
In particolare le biblioteche
scolastiche assolvono, in vario grado e con differenti forme, a compiti di
-
informazione
e documentazione generale;
-
diffusione
del libro e della lettura e promozione della cultura e della conoscenza;
-
promozione
dell’autoformazione e sostegno delle attività per l’educazione
permanente;
-
sviluppo
della cultura democratica, permettendo uguaglianza di accesso alle conoscenze,
alle idee ed alle opinioni;
-
rafforzamento
dell’identità della comunità locale, nella sua dimensione plurale, dinamica e
multiculturale;
-
inclusione
sociale, attraverso l’uso socializzato dei mezzi di informazione e
comunicazione;
-
conservazione
e valorizzazione del patrimonio librario e documentario locale e nazionale e
della cultura di tradizione orale.
Nello specifico, in linea
con quanto sopra, sono così configurate le linee operative della biblioteca:
-
offrire
risorse di informazione e documentazione a supporto dei processi di apprendimento
e di aggiornamento nella scuola (libri, riviste, cd-rom, cd-audio, vhs, dvd);
-
promuovere
la biblioteca come laboratorio culturale a servizio della didattica e come
risorsa informativa anche per un’utenza extrascolastica;
-
sviluppare
nell’utenza abilità di ricerca e uso competente dell’informazione, creando le
basi per una didattica centrata su una pluralità delle fonti;
-
promuovere
il piacere della lettura sollecitando nei bambini / ragazzi il gusto di ricerca
di una propria identità di lettore.
-
L'
accesso alla Biblioteca e ai suoi servizi, regolato dagli orari esposti, è
libero. Eventuali limitazioni potranno essere decise dal Comitato di gestione
della Biblioteca, per difficoltà eventualmente intervenute nel garantire la
totalità dei servizi.
-
L’
ammissione nei locali della Biblioteca è subordinata al rispetto delle regole
di convivenza imposte dalla frequenza di un luogo di studio.
-
Non
è consentito fumare, introdurre cibi e bevande, alterare la segnaletica affissa
nei locali o arrecare disturbo alle attività cui la biblioteca è
specificatamente destinata.
-
Non
è ammesso occultare, danneggiare i libri e apporvi segni o annotazioni.
-
Non
è consentito portare fuori dai locali della biblioteca, anche temporaneamente,
libri o altro materiale documentale, salvo quanto previsto dalle regole sul
prestito, o casi eccezionali soggetti ad autorizzazione del personale.
-
Non è consentito
prendere in consultazione o in prestito materiale bibliografico prima che sia
perfezionato l'iter dell'acquisizione e della catalogazione.
-
La consultazione dei libri e delle riviste collocati a
scaffale aperto nelle sale della biblioteca è libera e può essere registrata
autonomamente indicando il proprio nome e cognome e il titolo dei testi,
sull’apposito registro delle consultazioni. Il lettore non può portare
fuori della biblioteca le opere ricevute in consultazione ed è responsabile
della loro custodia
-
Si invitano gli utenti a ricollocare esattamente al proprio
posto tutto il materiale consultato, o, in caso di difficoltà, a farsi aiutare
dal personale addetto.
-
La fruizione del
servizio di prestito è subordinata all'iscrizione al servizio stesso. Si
considerano automaticamente iscritti i docenti, gli studenti, e il personale
non docente e i genitori dell’ Istituto.
-
Gli utenti,
regolarmente iscritti per la consultazione e per il prestito, sono tenuti a
dare alla biblioteca immediata notizia degli eventuali cambiamenti di
abitazione e di numeri telefonici.
-
Il prestito
riguarda tutto il materiale librario e multimediale di cui la biblioteca
dispone, eccetto i materiali archiviati per cattivo stato o per antichità
-
Sono esclusi dal
prestito a domicilio i dizionari, le enciclopedie, le grandi opere
-
Qualora non ci siano prenotazioni di altri utenti, il
prestito può essere prorogato alla scadenza e per una sola volta, per 20 giorni
Settore Ragazzi
-
Quando
la biblioteca è sprovvista di personale incaricato i ragazzi accedono alla
biblioteca solo se accompagnati dall’insegnante
-
Tutti
i prestiti vanno registrati sull’apposito registro “Biblioteca per Ragazzi”
-
La
durata del prestito è di 30 giorni, rinnovabile per ulteriori 20 giorni
-
Non
è consentito fare scorte di libri da tenere in aula per l’intero anno scolastico
-
I
ragazzi sono ammessi al solo prestito di materiale librario
-
Non
è consentito prendere in prestito più di un testo alla volta
Settore “insegnanti,
genitori, cittadini”
-
Il prestito si
effettua esclusivamente nelle ore di apertura della biblioteca, ad opera del
personale incaricato.
-
Seguono le
indicazioni riferite alla quantità di libri e di altri supporti che ciascun
adulto può prendere in prestito e al tempo massimo di durata del prestito
stesso.
LIBRI OPERATIVI: Libri 5 per 30 giorni
BIBLIOTECA MAGISTRALE: Libri 3 per 30 giorni
VIDEO (fiction - documentari): 1 per 7 giorni
CD MUSICALI: 1 per 7 giorni
CD ROM: 1 per 7 giorni
RIVISTE: 1 per 7 giorni
-
Qualora,
in caso di carenza di personale incaricato e solo previa diffusione di
circolare che autorizzi in tal senso, fosse rinviata ai singoli docenti la
responsabilità del prestito, si invitano questi a prestare attenzione alla
tipologia di registro, differenziata in base alla tipologia dei materiali, su
cui annotare il prestito.
-
Il prestito è personale. L'utente è tenuto a rispondere dei
libri ricevuti in prestito e della loro integrità. Non è consentito prestare ad
altri le opere ricevute in prestito.
-
Sarà premura dell'utente controllare l'integrità delle opere
di cui chiede il prestito e far presente al personale addetto le mancanze ed i
guasti in esse eventualmente riscontrati.
-
Allo scadere del prestito le opere devono essere puntualmente
riconsegnate nelle stesse condizioni in cui si trovavano, senza danneggiamenti
o sottolineature. Il personale controlla l'integrità, lo stato di conservazione
e le particolarità, nonché la presenza e lo stato di conservazione degli
eventuali allegati.
-
La mancata restituzione dei testi ottenuti in prestito alla
scadenza fissata, darà luogo ad un sollecito orale o scritto. Se il libro non
venisse restituito entro 10 giorni dalla data del sollecito, l’utente verrà
sospeso automaticamente dai servizi della biblioteca.
-
Nell'eventualità di smarrimento o danneggiamento di un testo
della Biblioteca, l'utente previo invito è tenuto al risarcimento del danno
attraverso la rapida fornitura, a sua cura e spese, del testo stesso. o, se
questo non si trovi in commercio, a fornirne uno di pari valore, in accordo con
le indicazioni dei bibliotecari. Trascorsi inutilmente 2 mesi dall’invito
suddetto, il lettore, viene escluso a tempo indeterminato dall’uso della
biblioteca. Nessun utente può essere riammesso al servizio di prestito qualora
non abbia provveduto al reintegro dei documenti ricevuti in prestito. Per gli
studenti, minori d’età, saranno ritenuti responsabili i genitori.
Il prestito
interbibliotecario si distingue in:
-
richieste in uscita: riguarda libri non posseduti dalla
Biblioteca che utenti interni richiedono in prestito ad altre strutture,
accettandole condizioni e le eventuali spese previste dal regolamento del
servizio della biblioteca prestante;
-
richieste in entrata: riguarda libri posseduti dalla
Biblioteca che altre Biblioteche, italiane o estere e comunque esterne,
richiedono in prestito.
-
La richiesta può pervenire via posta, fax, posta elettronica
(bsm.pergola@provincia.ps.it)
e deve contenere i dati necessari all'identificazione della pubblicazione in
oggetto (autore, titolo, editore, anno di pubblicazione).
-
In entrambi i casi è consentito il prestito di 3 opere per la
durata di 30 giorni che si computano dal giorno in cui il documento viene
spedito dall'Istituto prestante a quando esso viene rispedito dallo stesso
Istituto, secondo il timbro postale.
I computer si possono utilizzare solo dopo aver
ricevuto l'autorizzazione di uno dei responsabili.
Non si devono in alcun modo modificare i parametri
dei computer (es. sfondi, grandezza caratteri etc.), né si possono installare
programmi senza preventiva autorizzazione.
E' vietato utilizzare gli strumenti informatici per fini
diversi dall’attività didattica, in particolare è fatto divieto di utilizzare
la posta elettronica, navigare in Internet con scopi diversi dalla
consultazione di strumenti bibliografici e di ricerca didattica e di
manomettere a qualsiasi titolo l'assetto del software e le apparecchiature
hardware messe a disposizione.
Nei locali della Biblioteca sono disponibili terminali per
le ricerche bibliografiche e la consultazione del catalogo automatizzato: il
personale bibliotecario è a disposizione nell’assistere gli utenti e
nell’illustrare i criteri di funzionamento degli opac e dei repertori on-line,
al fine di autonomizzare i percorsi di ricerca.
Il servizio
di assistenza bibliografica e reference è disponibile per tutti gli utenti,
anche non iscritti al prestito.
·
per
telefono (al n. 0721- 734322, interno del PAD.C);
·
via
e-mail bsm.pergola@provincia.ps.it
È attivo un
servizio di newsletter sulle nuove acquisizioni della Biblioteca. Per
l’iscrizione occorre consultare il sito web dell’Istituto :
scuola.provincia.ps.it/ic.pergola
È
possibile vedere film e documentari (vhs e dvd) nella sala video, tramite un
servizio di prenotazione.
Le proposte di
acquisto da parte di tutti gli iscritti al servizio vanno sottoposte alla
Commissione Biblioteca.
La
Commissione è composta da: rappresentanti dell’Istituto capofila (
Il personale addetto è a disposizione dell'utenza per
la segnalazione di eventuali disagi o proposte di miglioramento dei servizi;
proposte e reclami possono essere inoltrati per iscritto ai responsabili degli
uffici, che sono tenuti a fornire sollecita risposta.
Ogni variazione
che dovesse rendersi necessaria seguirà lo stesso iter approvativo del presente
regolamento.
CAPITOLO V
¨ VISTO l’art. 32, D. I. 44/01
¨ VISTO l’art. 33, c. 2, D. I. 44/01
¨ VISTO l’art. 50, D. I. 44/01
¨ VISTO l’art. 35, D. I. 44/01
¨ VISTO il Piano dell’Offerta
Formativa
¨ SENTITO l’Ente proprietario (Comuni),
art. 1 - Principi
Con riferimento alla normativa sopra richiamata, si
enunciano i seguenti principi fondamentali:
art. 2 - Criteri di
assegnazione
I locali scolastici possono essere concessi in uso
temporaneo e precario ad Istituzioni, Associazioni, Enti o Gruppi organizzati,
per l’espletamento di attività aventi finalità di promozione culturale, sociale
e civile dei cittadini. I contenuti dell’attività o iniziativa proposta saranno
valutati in base ai seguenti criteri di
assegnazione:
L’assoluta preminenza e priorità deve comunque essere
assicurata alle attività proprie della scuola rispetto all’utilizzo da parte di
concessionari esterni, la cui attività non deve interferire con quella
scolastica né recare alcun pregiudizio al buon funzionamento dell’Istituto.
Gli Enti Locali competenti possono utilizzare i locali
scolastici e le attrezzature per fini
istituzionali, concordando le modalità di utilizzo direttamente con il
Dirigente scolastico.
In nessun caso può essere concesso l’utilizzo per
attività con fini di lucro.
art. 3 - Responsabilità
del concessionario
Il concessionario è responsabile di ogni danno causato
all’immobile, agli arredi, agli impianti, da qualsiasi azione od omissione
dolosa o colposa a lui direttamente imputabile o imputabile a terzi presenti
nei locali scolastici in occasione dell’utilizzo dei locali stessi, ed è tenuto
ad adottare ogni idonea misura cautelativa e previa stipula da parte del
concessionario di una polizza per la
responsabilità civile con un istituto assicurativo.
L’Istituzione scolastica ed il Comune sono pertanto sollevati da ogni
responsabilità civile e penale derivante dall’uso dei locali da parte di terzi.
art. 4 - Doveri del
concessionario
art. 5 - Usi
incompatibili
Sono incompatibili le concessioni in uso che comportino la
necessità di spostare il mobilio e gli arredi dell’edificio scolastico. Non
sono consentiti concerti musicali e attività di pubblico spettacolo in genere.
Non sono consentite attività legate alle campagne di promozione politica.
art. 6 - Divieti
particolari
E’ vietato fumare;
E’ vietato l’accesso a locali non specificatamente
richiesti;
E’ vietato l’utilizzo di materiali e attrezzature non specificatamente
richiesti.
Durante qualsiasi manifestazione , sono vietati la vendita
ed il consumo di cibarie e bevande
all’interno delle sale.
E’ vietata l’istallazione di strutture fisse o di altro
genere, se non specificatamente autorizzate dall’Istituzione scolastica.
E’ vietato lasciare, all’interno dei locali e fuori
dell’orario di concessione, attrezzi e quant’altro che pregiudichino la
sicurezza dell’edificio, e comunque l’Istituzione scolastica è esente dalla
custodia.
art. 7 - Procedura per
la concessione
Le richieste di concessione dei locali scolastici devono
pervenire per iscritto all’Istituzione scolastica almeno dieci giorni prima
della data di uso richiesta e dovranno contenere:
1.
l’indicazione
del soggetto richiedente
2.
lo
scopo preciso della richiesta
3.
le
generalità della personale responsabile
4.
la
specificazione dei locali e delle attrezzature richieste
5.
le
modalità d’uso dei locali e delle attrezzature
6.
i
limiti temporali dell’utilizzo dei locali
7.
il
numero delle persone che utilizzeranno i locali scolastici
La concessione può essere revocata in qualsiasi momento per
motivate e giustificate esigenze dell’Istituzione scolastica.
art. 8 - Corrispettivi
Il richiedente dovrà
versare direttamente all’Ente locale proprietario, la quota eventualmente stabilita
con delibera dell’Ente stesso, a titolo di rimborso di spese vive.
Il richiedente dovrà versare inoltre all’Istituzione
scolastica il corrispettivo per il costo orario / giornaliero dell’uso delle
eventuali strumentazioni richieste, assistenza tecnica, apertura / chiusura dei
locali e pulizia (come da convenzione
con l’Ente locale).
Il corrispettivo non potrà essere inferiore al costo
derivante da oneri aggiuntivi a carico della scuola per le spese di materiali,
servizi strumentali, personale.
art. 9- Concessione
gratuita
In casi eccezionali, qualora le iniziative siano
particolarmente meritevoli e rientranti nella sfera dei compiti istituzionali
della scuola o dell’ente locale, i locali possono essere concessi anche
gratuitamente, purché non richiedano prestazioni di lavoro straordinario al personale, per assistenza e pulizia.
art. 10 - Informazione
e pubblicità sull’attività contrattuale
CAPITOLO VI
REGOLAMENTO
SULL’ENTRATA A SCUOLA DEGLI ALUNNI
PERMANENZE
A SCUOLA
SCUOLA DELL’INFANZIA DI PERGOLA
SCUOLA PRIMARIA DI PERGOLA
TEMPO PIENO
TEMPO NORMALE
·
Gli
alunni iscritti al servizio comunale di trasposto scolastico che arrivano a
scuola con lo scuolabus prima dei 15 minuti antecedenti l’inizio delle lezioni,
sono sorvegliati da personale comunale: tale sorveglianza si estende anche a
quegli alunni non iscritti al trasporto
comunale che giungono a scuola prima dei 15 minuti antecedenti l’inizio delle
lezioni e che si sono iscritti al servizio a pagamento della pre-scuola del
Comune.
SCUOLA PRIMARIA DI SERRA
SANT’ABBONDIO
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI
PERGOLA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI FRONTONE
PERMANENZE A SCUOLA
art. 1 - Subito dopo
l’inizio ufficiale delle lezioni e delle attività didattico-educative i
collaboratori scolastici provvedono a chiudere le porte di ingresso degli
edifici scolastici.
art. 2 - In tutti i
casi di cambio dell’insegnante al termine delle ore di lezione gli insegnanti stessi
sono invitati a procedere velocemente in tale operazione mentre i collaboratori
scolastici vigilano sugli spazi interessati collocandosi in una posizione
strategica di osservazione.
art. 3 - L’intervallo
di metà mattinata e la ricreazione post-mensa possono avvenire sia dentro
l’edificio scolastico sia fuori dell’edificio scolastico. Quando avvengono
dentro l’edificio, l’insegnante interessato si posiziona sulla porta
dell’aula in modo tale da poter
controllare sia gli alunni che restano dentro l’aula sia quelli che escono nel
corridoio / atrio; il collaboratore scolastico si colloca in maniera tale da
presidiare gli interi luoghi interessati con particolare attenzione alla zona
servizi igienici.
Quando avvengono fuori dell’edificio
scolastico, l’insegnante interessato si colloca in maniera tale da non perdere
di vista il suo gruppo classe e di poter intervenire tempestivamente in caso di
necessità; il collaboratore scolastico (almeno una unità) resta dentro
l’edificio scolastico a sorvegliare l’uso dei servizi igienici e gli eventuali
rientri degli alunni nelle aule.
art. 4 - Fatta salva
la responsabile autonomia educativa del docente, di norma, è vietato mandare
gli alunni a fare fotocopie sia dentro l’edificio che fuori l’edificio.
Fatta salva la responsabile
autonomia educativa del docente, di norma, i movimenti delle classi, dei gruppi
di alunni e dei singoli alunni, sia all’interno che all’esterno dell’edificio
si svolgono con l’accompagnamento del docente.
art. 5 -
L’organizzazione interna delle classi / sezioni e dei plessi deve prevedere la
facilità e l’immediatezza delle informazioni da parte dei supplenti temporanei
del personale docente ed ata.
art. 6 - Di norma i
genitori vanno senza figli alle riunioni (assemblee e colloqui) con particolare
riferimento alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria; in caso contrario
è intesa l’esclusiva loro responsabilità sui figli.
art. 7 - I
collaboratori scolastici provvedono:
-
alla
pulizia dello sporco prodotto negli spazi esterni di pertinenza degli edifici scolastici
-
alla
segnalazione anche a per il tramite dei fiduciari di qualunque situazione
rischiosa ed irregolare
-
alla
vigilanza esterna degli edifici segnalando anche per il tramite dei fiduciari
ogni eventuale anomalia
art. 8 - Di norma i genitori non entrano negli edifici
scolastici durante gli orari di lezione. Le esigenze di incontro con gli insegnanti vengono soddisfatte ordinariamente
nelle assemblee di classe e nei
periodici incontri individuali e in via straordinaria in colloqui aggiuntivi che si svolgono previo accordo delle parti. A questa
regola la scuola dell’infanzia e la prima classe di scuola primaria, specie nella prima parte dell’anno
scolastico, può derogare con un accordo educativo
tra le parte (genitori / insegnanti interessati).
art. 9 - Laddove oltre alle porte di ingresso degli edifici
scolastici esistono cancelli che delimitano gli spazi esterni, essi vanno chiusi dopo l’inizio delle lezioni;
restano in ogni caso chiusi durante gli
intervalli e le ricreazioni. Fa eccezione il cancello della scuola secondaria
di primo grado di Pergola essendo
li presenti alcuni servizi comunali con esclusione della giornata del sabato quando
anche quel cancello rimane chiuso.
Tutto il personale scolastico è
invitato a richiudere i cancelli ogni volta che per esigenze di servizio è
obbligato ad usarli. La stessa cosa vale anche nel caso li trovasse aperti.
CAPITOLO
VII
REGOLAMENTO
SULL’USCITA DA SCUOLA DEGLI ALUNNI
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
CAPITOLO
VIII
FORMAZIONE
DELLE CLASSI E DELLE SEZIONI
FORMAZIONE DELLE CLASSI E DELLE
SEZIONI
art. 1- Il Dirigente
scolastico nomina una apposita commissione di lavoro distinta per ordine scolastico.
art. 2 - La
commissione procede ad acquisire tutta la documentazione cartacea disponibile
(schede di valutazione, schede di passaggio, domande di iscrizione, altro
materiale utile).
art. 3 - La commissione procede
all’incontro con gli insegnanti delle
classi / sezioni di provenienza degli alunni.
art. 4 - La commissione procede con
la formazione delle classi / sezioni nel rispetto dell’equilibrio numerico (con
attenzione alle classi con disabilità), all’equilibrio di genere (con
distribuzione proporzionale di maschi e femmine), all’equilibrio per stili di
apprendimento.
art. 5 - Nella procedura di cui
all’art. precedente, si terrà conto:
·
della
presenza di alunni disabili ;
·
della
presenza di alunni stranieri;
·
della
classe di provenienza per garantire una continuità anche nelle relazioni
amicali;
·
dell’eventuale
gestione della seconda lingua comunitaria.
art. 6 - L’attribuzione della
denominazione ai gruppi avviene mediante sorteggio pubblico.
art. 7 - In caso di nuovi arrivi,
dall’interno o dall’esterno, temporanei o definitivi, il Dirigente procede con
l’indicazione dei criteri sopra indicati. In casi particolarmente complessi il
Dirigente può avvalersi della consulenza degli insegnanti interessati.
art. 8 – In sede di formazione delle
sezioni e delle classi si accolgono eventuali richieste dei genitori
riguardanti l’inserimento di gemelli e di fratelli / sorelle.
art. 9 – Il Dirigente scolastico può
prendere in considerazione eventuali altri casi speciali, diversi da quelli
dell’articolo precedente e ampiamente motivati
Modifiche approvate dal Consiglio di Istituto il 07/09/2009.
PARTE 2^
ALTRE
DISPOSIZIONI
CAPITOLO IX
ASPETTI SANITARI
AUTOSOMMINSTRAZIONE DEI FARMACI
art. 1 - l’Istituto fornisce ai
genitori interessati un modello di comunicazione contenente garanzie sulla
sicurezza dell’operazione e sulla riservatezza della procedura.
ACCORDO SULLA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI A SCUOLA
Accordo tra i genitori dell’alunno e l’Istituto Comprensivo
di Pergola, circa la somministrazione di
farmaci in orario scolastico da parte degli operatori
scolastici.
In premessa al presente accordo ci sono:
-
la lettera
autorizzativa dei genitori,
-
la
dichiarazione medica firmata dal medico pediatra di base (medico specialista in
pediatria), contenente le modalità di somministrazione dei farmaci
L’accordo si sostanzia nei seguenti termini:
-
impegno da
parte dei genitori a verificare prima della partenza del figlio per la scuola
le sue condizioni di salute e a trattenerlo a casa in caso di discostamento
significativo rispetto al suo standard
-
impegno da
parte dei genitori a fornire i farmaci alla scuola in condizioni di sicurezza,
rispetto alla loro validità, alla loro conservazione, alla praticità d’uso
-
impegno da
parte dei genitori a ricevere informazioni dalla scuola per ogni possibile
evenienza (fornendo una serie di numeri telefonici per una immediata
reperibilità)
-
impegno della
scuola (tramite gli operatori presenti: insegnanti, collaboratori scolastici) a
somministrare i farmaci all’alunno nei casi indicati e nei modi indicati nella dichiarazione medica
-
impegno della
scuola ad informare in ogni caso i genitori e chiamare il
-
esonero di
responsabilità penale e civile da parte dei genitori nei confronti di tutti gli
operatori scolastici coinvolti
-
l’accordo è
valido finché l’alunno frequenta la Scuola
-
impegno della
scuola ad informare della situazione eventuali operatori scolastici supplenti
-
impegno
dell’Istituto a promuovere un apposito intervento di specifica formazione per
tutto il personale coinvolto
-
impegno
dell’Istituto per promuovere a livello provinciale un protocollo per la
somministrazione dei farmaci a scuola tra Amministrazione Scolastica, Enti
Locali, Aziende Sanitarie Locali e Associazioni delle famiglie
-
impegno delle
parti a modificare l’accordo in caso di sopravvenienza di situazioni
attualmente non note
-
sottoscrizione
dell’accordo da parte di tutti i soggetti coinvolti.
INTOLLERANZE ALIMENTARI
art. 1 - L’Istituto fornisce ai
genitori interessati un modello di
comunicazione. Tale comunicazione sarà resa nota a tutti gli operatori
scolastici e a quelli della mensa scolastica.
GESTIONE DELLA PEDICULOSI A SCUOLA
art. 1 - Nel rispetto della
normativa sanitaria, l’Istituto dota tutti i docenti di indicazioni di
comportamento sia in caso di pediculosi conclamata che in caso di pediculosi
sospetta e di uno strumento informativo per i genitori sui comportamenti
virtuosi da adottare.
CAPITOLO X
ORGANI
COLLEGIALI
FUNZIONAMENTO
DEI CONSIGLI DI INTERSEZIONE / INTERCLASSE / CLASSE
INCARICHI
DEL SUPPORTO ORGANIZZATIVO
ORGANI COLLEGIALI
COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI
art. 1 - Il comitato per la
valutazione del servizio degli insegnanti, eletto dal collegio dei docenti, è
convocato dal Dirigente scolastico:
a)
in periodi programmati, dopo il termine delle lezioni, agli effetti della
valutazione del periodo di prova e dell’anno di formazione degli insegnanti;
b)
ogni qualvolta se ne presenti la necessità.
COLLEGIO DEI DOCENTI
art. 1 - Il collegio
dei docenti è convocato secondo le modalità stabilite dal DPR 31/05/74 n. 416 e
successive modificazioni. Può essere unitario o di singolo settore scolastico e può articolarsi
anche in commissioni di studio. La convocazione viene disposta con un preavviso
di almeno 5 giorni con lettera diretta ai singoli membri dove sono indicati gli
argomenti da trattare. Di ogni seduta viene redatto processo verbale firmato
dal Presidente e dal Segretario che di norma è il Collaboratore vicario o altro
docente indicato dal Presidente.
CONSIGLIO DI ISTITUTO
art. 1 - La prima
convocazione del Consiglio di Istituto è disposta dal Dirigente scolastico
entro i termini di legge con il compito di eleggere il Presidente tra i
genitori membri del Consiglio stesso. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto o
per acclamazione. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la
maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del
Consiglio; qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione il
Presidente è eletto a maggioranza
relativa dei votanti, sempre che siano presenti alla seduta almeno la metà più
uno dei componenti in carica. Il Consiglio può deliberare di eleggere anche un
vice-presidente da votarsi tra i genitori componenti il Consiglio stesso,
secondo le stesse modalità previste per l’elezione del Presidente. Le riunioni
successive alla prima sono convocate dal Presidente. Il Presidente del
Consiglio è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del
Presidente della Giunta Esecutiva ovvero la maggioranza dei componenti del
Consiglio stesso. Le sedute del Consiglio sono pubbliche limitatamente alle
categorie rappresentate, ad esse possono essere invitati i rappresentanti dei
Consigli di intersezione / interclasse / classe e anche gli amministratori
locali.
Con analoghe modalità vengono eletti
i membri della Giunta Esecutiva in rappresentanza delle diverse componenti del
Consiglio.
Per le modalità di convocazione e di
verbalizzazione vale quanto scritto relativamente al collegio dei docenti.
FUNZIONAMENTO DEI
CONSIGLI DI INTERSEZIONE / INTERCLASSE / CLASSE
La presente comunicazione prevista
dall’attuale normativa sugli organi collegiali della scuola vuole essere un
contributo promozionale di chiarimento e di stimolo e fa seguito alla nota n.
3887/A19 del 06.10.2006 con la quale sono state indette le elezioni per il
rinnovo della componente-genitori nei Consigli di base.
Ad ogni assemblea di classe/sezione
partecipa un insegnante della
classe/sezione individuato in precedenza. L’assemblea va utilizzata come
momento di conoscenza reciproca, di manifestazione delle attese e dei progetti
e occasione di confronto e discussione.
Si ricorda subito che il voto di
ciascun elettore è libero, segreto e individuale. Si tratta di eleggere un
genitore per ogni sezione di Scuola
dell’Infanzia e per ogni classe di Scuola Primaria e di eleggere 4 genitori per
ogni classe di Scuola Secondaria di primo grado: il Consiglio di
Intersezione-Interclasse-Classe dura in carica un anno: esso infatti sarà
rinnovato all’inizio del prossimo anno scolastico. Nelle Scuole dell’Infanzia
il consiglio è di scuola intera. A seconda delle varie situazioni delle Scuole
Primarie e dei vari problemi da affrontare, esso si potrà articolare per classi
parallele, per ciclo e per plesso. In via del tutto eccezionale potranno
verificarsi anche altri tipi di articolazione, che andranno ampiamente motivati
sulla base di comuni progetti didattici o di comuni problemi. Nelle Scuole
Secondarie di primo grado il Consiglio potrà essere anche di corso o plesso.
Durante questo anno scolastico (da
Ottobre a Giugno) esso si riunirà almeno 4 volte (una volta ogni bimestre);
esso è presieduto di regola dal Dirigente Scolastico, il quale può delegare
formalmente alcuni docenti alla presidenza per tutti i casi di sua
indisponibilità e quindi di non intervento.
Nel corso della prima riunione dei
Consigli (da fare entro il mese di novembre) sarà designato dal Dirigente
Scolastico o dal docente delegato un segretario, che sottoscriverà i verbali
delle riunioni insieme con il Presidente. Le funzioni di Presidente delegato e
di Segretario consentono l’accesso al Fondo dell’Istituzione Scolastica. Si
provvederà ad inviare alle scuole modelli già predisposti sia per le
convocazioni sia per la redazione dei verbali. In ogni caso, subito dopo il
decreto di nomina degli eletti, sarà possibile avviare l’attività.
L’art. 5 del Decreto Legislativo n.
297 del 16.04.1994 (il Testo Unico delle leggi sulla scuola) prevede che tali Consigli “ si riuniscano in ore non
coincidenti con l’orario delle elezioni,
col compito di formulare al Collegio dei Docenti proposte in
ordine all’azione educativa e didattica e iniziative di sperimentazione e con
quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra i docenti i genitori
e gli alunni”. E’ chiaro che l’orario delle riunioni deve permettere la massima
partecipazione in primo luogo dei genitori, di cui quindi vanno accertate in
linea generale le esigenze di lavoro (questo per non snaturare le indicazioni
della legge) Per gli insegnanti in
servizio la partecipazione alle riunioni dei Consigli è obbligatoria e il tempo
trascorso in tali riunioni rientra nell’utilizzazione di un massimo di 40 ore
annuali, la cui programmazione è di competenza del Collegio dei Docenti. Per
omogeneità di linguaggio, si chiameranno “ tecnici “ i consigli che si
riuniscono con la sola presenza dei docenti e “ democratici “ i consigli con la presenza dei rappresentanti dei genitori.
Le scuole comprese nell’istituto comprensivo (dell’Infanzia,
Primarie e Secondarie di Primo Grado), mantengono alto il livello di
impegno nel consolidare e nello sviluppare la propria identità, al di
là delle mutevoli intenzioni dei “decisori politici”: ciascun grado ha propri obiettivi culturali, cognitivi e sociali, una
organizzazione programmata del lavoro didattico, una valutazione della
efficacia del proprio intervento, una attenzione concreta rivolta alla
continuità. La qualità e il peso della nostra esperienza e della nostra storia
costituiscono un solido ancoraggio,
anche in relazione alle emergenti
novità, che possono riguardare
l’organizzazione del tempo scolastico, dell’ insegnamento e della valutazione.
Tutto ciò costituisce per gli
insegnanti assunzione di responsabilità e impegno per una offerta formativa
adeguata, in termini di flessibilità
organizzativa, progettualità
didattica, rigore metodologico e apertura
all’interno e verso l’esterno della scuola ed esplorazione di nuovi linguaggi
(multimedialità e lingue straniere ).
Altro ambito di competenza è quello
della verifica bimestrale dell’andamento complessivo dell’attività didattica,
che sta assumendo maggiore valore alla luce della valorizzazione del sistema
nazionale di valutazione degli apprendimenti e
della ricerca sulla
documentazione e la certificazione delle competenze.
Seguono alcuni esempi di possibile
operatività:
1) La
condizione dell’infanzia oggi, tra
autonomia e dipendenza, tra memoria e futuro, tra smarrimento e progetto, tra
disagio e accoglienza, tra omologazione e differenza, tra iperprotezione e
lassismo.
2) Atteggiamenti e
valori da perseguire a scuola e a casa tra bambini e con i bambini.
3) La presenza e
la gestione, a scuola e fuori, della
differenza (culturale, etnica, religiosa, sociale, ecc.):
accettazione,
rispetto, confronto, arricchimento, predisposizione di soluzioni adeguate.
4) Uso del
territorio, intervento sul territorio,
collaborazione dei genitori ai progetti della scuola, visite guidate e viaggi
d’istruzione.
5) Le condizioni
materiali degli edifici scolastici, loro sicurezza e stato dei servizi comunali
(trasporto, mensa, attrezzature, agibilità statiche e dinamiche), con preciso
riferimento anche alla collaborazione
per una corretta gestione ordinaria e straordinaria del trasporto e delle responsabilità ad esso legate.
6) Altre
iniziative particolari (spettacoli teatrali, spettacoli cinematografici, feste
scolastiche, partecipazione a manifestazioni locali ecc.).
Si ricorda che i genitori eletti
possono mantenere costanti e utili rapporti con tutti gli altri genitori,
attraverso la convocazione di apposite assemblee di sezione/classe nel rispetto
del regolamento vigente.
Per ogni plesso i genitori eletti
possono costituire il comitato di plesso, come occasione preziosa di unitarietà
della rappresentanza e della proposta.
L’insegnante di ciascuna
classe/sezione che presiede l’assemblea,
provvederà a compilare la parte relativa all’assemblea stessa presente nel
verbale consegnato con il materiale delle votazioni.
Per concludere si può affermare che
una partecipazione ricca e vitale contribuisce alla crescita e al benessere di
tutti i protagonisti, rafforzando la democrazia delle istituzioni e della
cultura: tutti i soggetti dell’autonomia
scolastica si fanno carico dell’impegno e della responsabilità di far
funzionare al meglio il servizio scolastico, che ha sempre più bisogno anche di
risorse materiali e finanziarie, vista la diminuzione dei contributi statali proprio a fronte della giusta
ricchezza del Piano dell’Offerta Formativa e della necessità di una risposta a
tutte le esigenze di apprendimento
INCARICHI DEL SUPPORTO ORGANIZZATIVO
Gli incarichi in esame sono assegnati all’inizio di ogni
anno scolastico direttamente dal Dirigente scolastico a docenti per le particolari
mansioni di supporto organizzativo
articolate con la distribuzione delle funzioni e delle competenze al fine di
assicurare funzionalità, qualità, efficienza ed efficacia dell’offerta e dei
servizi attraverso anche il controllo dei risultati.
Tali funzioni sono così articolate.
A)
“COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO”
PREMESSA:
Queste figure assumono parte delle funzioni e delle
responsabilità proprie della Dirigenza. Tra i suoi collaboratori il Dirigente
nomina un Vice, che ha tra l’altro il compito delle sostituzione in caso di sua
assenza o impedimento. I collaboratori offrono una disponibilità alla presenza,
compatibile con l’orario delle lezioni, in modo da garantire il coordinamento e
il funzionamento delle attività ed il contato con le componenti della scuola.
Ai collaboratori sono assegnati specifiche funzioni e
competenze, concordate di volta in volta
col Dirigente scolastico. Generalmente ad essi sono affidati
innanzitutto funzioni collegate col buon funzionamento organizzativo della scuola.
DECLINAZIONE DEI COMPITI :
COMUNICAZIONE E COLLABORAZIONE DIDATTICO /
ORGANIZZATIVA:
·
Tenere
stabilmente rapporti e comunicazioni con le varie componenti della scuola
·
Collaborazione
alla programmazione annuale con particolare riferimento alla stesura del POF ed alla progettualità dell’Istituzione
scolastica
·
Partecipazione
su delega del dirigente a incontri come rappresentanti dell’Istituzione
·
Organizzazione
degli orari scolastici ed eventuali loro modifiche anche in caso di assemblee
sindacali e scioperi
·
Accoglienza
dei nuovi docenti
·
Collaborazione
con i Coordinatori dei Consigli di Classe
e Presidenti delegati dei Consigli di Interclasse e di Intersezione
anche nella cura dei rapporti con le famiglie
·
Segretario
verbalizzante del Collegio dei docenti
·
Formazione
classi e sezioni di concerto con il Dirigente
·
Partecipazione
alla organizzazione di iniziative ed
eventi
·
Rapporti
con i genitori
B) “FIDUCIARI DI PLESSO”
PREMESSA:
I “fiduciari” di plesso rivestono il duplice ruolo di
garanti del buon funzionamento del plesso di appartenenza e di intermediari col
Dirigente scolatico.
DECLINAZIONE DEI COMPITI :
COMUNICAZIONE:
·
Provvedere
ogni giorno al ritiro della posta in segreteria.
·
Gestire
la posta in arrivo, affinché tutto il personale interessato prenda conoscenza e
consapevolezza della stessa (visione, lettura, sottoscrizione per presa
visione, raccolta ordinata, luogo di archiviazione della posta precedente).
·
Rispondere
tempestivamente a tutte le richieste provenienti dalla Dirigenza e dagli Uffici
Amministrativi.
·
Tenere
stabilmente contatti con l’Ufficio su ogni questione problematica riguardante
il plesso (alunni, genitori, rapporti con il Comune, docenti, personale ATA,
rapporti esterni, ecc….).
·
Segnalazione di
lavori di manutenzione necessari al plesso
COLLABORAZIONE ORGANIZZATIVA:
·
Attività di
vigilanza e controllo del normale svolgimento delle attività scolastiche.
·
Promuovere
l’ottimizzazione dell’uso delle risorse umane in sede di:
-
formulazione
degli orari;
-
sostituzione dei colleghi
assenti principalmente alla scuola secondaria di primo grado;
-
uso
delle ore a disposizione;
-
uso
della contemporaneità.
·
Individuare
i soggetti e le soluzioni per le sostituzioni con criteri di equità.
·
Promuovere
l’ottimizzazione del funzionamento dei laboratori, aule specializzate, delle
soluzioni relative alla sicurezza e privacy.
·
Controllo dei
dati contenuti negli elenchi relativamente all’adozione dei libri di testo
·
Supervisione
sulle visite guidate, viaggi di istruzione, scambi e rapporti con il territorio
C) “Docenti delegati alla presidenza dei consigli di
classe - Coordinatori dei Consigli di Classe” sc. secondaria 1^ grado
PREMESSA:
Un
docente per ogni classe dell’Istituto svolge la funzione di Coordinatore
del Consiglio di classe e viene designato dal Dirigente scolastico all’inizio
dei ogni anno scolastico.
DECLINAZIONE DEI COMPITI :
COMUNICAZIONE E COLLABORAZIONE
ORGANIZZATIVO / DIDATTICA:
·
Presiede
su delega del Dirigente le riunioni del Consiglio di classe (guida e coordina i
lavori), relaziona in merito all’andamento
generale della classe; cura l’attuazione delle risoluzioni prese. Verifica
il corretto svolgimento di quanto concordato in sede di programmazione della
classe. Propone riunioni straordinarie del CdC. Coordina la predisposizione del
materiale necessario per le operazioni di scrutinio finale. E’ responsabile
degli esiti del lavoro del Consiglio.
·
Cura
di concerto con il segretario
verbalizzante l’immediata stesura del verbale e custodisce il registro secondo
le norme vigenti con particolare riferimento alla privacy
·
Conserva
tutti i materiali didattici prodotti dagli alunni con cura ed ordine con
particolare riferimento alla privacy
·
Conserva
tutte le certificazioni degli alunni, le comunicazioni delle famiglie ed ogni
altra documentazione inerente gli alunni stessi con cura ed ordine con
particolare riferimento alla privacy
·
E’ il
punto di riferimento per ogni problematica che possa insorgere all’interno
della classe e per le eventuali azioni da mettere in atto
·
In
relazione agli alunni: si informa sulle situazioni a rischio e cerca
risoluzioni adeguate in collaborazione
con il CdC - controlla che gli alunni
informino i genitori su comunicazioni scuola / famiglia
·
In
relazione ai docenti della classe: controlla il registro di classe per la conformità
alla norma - ritira, controlla e
conserva i documenti di valutazione e le varie note informative interperiodali
·
In
relazione ai genitori: informa e convoca
le famiglie degli alunni in difficoltà - tiene rapporti con i rappresentanti
dei genitori della classe e ne chiede e promuove il contributo
·
In
relazione alla Dirigenza scolastica:
riferisce al dirigente in merito
a problematiche e deliberazioni rilevanti del CdC, condivide la visione
dell’Istituto che è espressa nel POF.
D) “Presidenti
delegati dei Consigli di Intersezione”
Il docente designato dal Dirigente
scolastico all’inizio dei ogni anno scolastico presiede il Consiglio di intersezione
alla scuola dell’infanzia.
DECLINAZIONE DEI COMPITI :
COMUNICAZIONE E COLLABORAZIONE
ORGANIZZATIVO / DIDATTICA:
·
Presiede
su delega del Dirigente le riunioni del Consiglio di intersezione (guida e
coordina i lavori), relaziona in merito all’andamento generale dell’intera scuola; cura
l’attuazione delle risoluzioni prese. Propone riunioni straordinarie del
Consiglio di Intersezione. E’ responsabile degli esiti del lavoro del
Consiglio.
·
Cura
di concerto con il segretario
verbalizzante l’immediata stesura del verbale e custodisce il registro secondo
le norme vigenti con particolare riferimento alla privacy.
·
In
relazione ai genitori: Illustra la programmazione e la progettualità della
scuola
·
In
relazione agli alunni: controlla, di concerto con gli insegnanti di
sezione, che gli alunni informino i
genitori su comunicazioni scuola / famiglia
·
In
relazione alla Dirigenza scolastica:
riferisce al dirigente in merito
a problematiche e deliberazioni rilevanti del CdC , condivide la visione
dell’Istituto che è espressa nel POF.
e) “Presidenti delegati dei Consigli di interclasse”
scuola
primaria
PREMESSA:
Il docente designato dal Dirigente
scolastico all’inizio dei ogni anno scolastico presiede il Consiglio di interclasse
alla scuola primaria.
DECLINAZIONE DEI COMPITI :
COMUNICAZIONE E COLLABORAZIONE
ORGANIZZATIVO / DIDATTICA:
·
Presiede
su delega del Dirigente le riunioni del Consiglio di interclasse (guida e
coordina i lavori), relaziona in merito all’andamento generale della scuola; cura l’attuazione
delle risoluzioni prese. Propone riunioni straordinarie del Consiglio di interclasse.
E’ responsabile degli esiti del lavoro del Consiglio.
·
Cura
di concerto con il segretario
verbalizzante l’immediata stesura del verbale e custodisce il registro secondo
le norme vigenti con particolare riferimento alla privacy
·
In
relazione alla Dirigenza scolastica:
riferisce al dirigente in merito
a problematiche e deliberazioni rilevanti del CdC , condivide la visione
dell’Istituto che è espressa nel POF.
Promozione nei confronti dei docenti delle
classi circa:
·
In relazione agli
alunni: situazioni a rischio e ricerca di soluzioni adeguate in collaborazione con il CdC - controllo sulla corretta comunicazione
scuola / famiglia In relazione ai docenti della classe: conformità alla norma
nella compilazione dei registri di classe
e dei documenti di valutazione
·
In relazione ai
genitori: ottimizzazione dei rapporti con i rappresentanti dei genitori della
classe - rapporti con le famiglie degli alunni in difficoltà
CAPITOLO XI
PROTOCOLLO
DI ACCOGLIENZA
ALUNNI STRANIERI
Il protocollo d’accoglienza si propone di:
- Definire pratiche condivise all’interno delle scuole
in tema d’accoglienza di alunni stranieri
- Facilitare l’ingresso di bambini e ragazzi di altra
nazionalità nel sistema scolastico e sociale
- Sostenere gli alunni neoarrivati nella fase di
adattamento al nuovo contesto
- Favorire un clima d’accoglienza e di attenzione alle
relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione
- Costruire un contesto favorevole all’incontro con le
altre culture e con le “storie” di ogni bambino
- Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra
scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale
nell’ottica di un sistema formativo integrato
Il protocollo d’accoglienza fornisce criteri
e indicazioni riguardanti l’iscrizione e
l’inserimento degli alunni immigrati, definisce compiti e ruoli degli operatori
scolastici, traccia le diverse possibili fasi dell’accoglienza e propone attività
di facilitazione per l’apprendimento della lingua italiana.
Il protocollo delinea prassi condivise ai seguenti
livelli:
q
amministrativo e
burocratico (l’iscrizione),
q
comunicativo e
relazionale (prima conoscenza),
q
educativo –
didattico ( accoglienza, educazione interculturale, insegnamento
dell’italiano seconda lingua),
q
sociale (rapporti
e collaborazioni con il territorio)
L’iscrizione rappresenta il primo passo di un
percorso d’accoglienza dell’alunno straniero e della sua famiglia.
È utile
indicare, fra il personale di segreteria, chi è incaricato del
ricevimento delle iscrizioni degli alunni stranieri anche al fine di affinare
progressivamente abilità comunicative e relazionali che aiutano senz’altro
l’interazione con i “nuovi utenti”.
L’incaricato raccoglie la documentazione anagrafica e
sanitaria e quella relativa alla precedente scolarità (se esistente);
acquisisce l’opzione di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica, fornisce informazioni
alla famiglia riguardo il sistema scolastico italiano, utilizzando, se
necessario, le note informative sulla scuola scritte nelle lingue d’origine,
per facilitare la comprensione della nuova realtà scolastica. Il personale di
segreteria, qualora sia già stata formalizzata l’assegnazione dei docenti alle
classi, avvisa tempestivamente gli
insegnanti della classe in cui verrà inserito il bambino al fine di favorire le
successive fasi dell’accoglienza e informa
la famiglia riguardo ad un possibile incontro con gli insegnanti. Il
personale di segreteria, comunica i dati anagrafici e il recapito telefonico
della famiglia agli insegnanti di
classe, i quali provvederanno a contattare i genitori dell’alunno per fissare
un colloquio. Gli insegnanti potranno consultare in segreteria il fascicolo
personale dell’alunno facendo una copia dei documenti che ritengono utili.
Se l’iscrizione avviene nel periodo estivo di
sospensione delle lezioni , l’incontro con i genitori sarà fissato tra il 1°
settembre e l’inizio delle lezioni, se avviene nel corso dell’anno scolastico,
sarà fissato nei giorni immediatamente
seguenti l’iscrizione.
Sarebbe opportuno, compatibilmente con le esigenze
della stessa famiglia , concedere alla scuola, tra il momento dell’iscrizione e
quella dell’ effettivo inserimento, alcuni giorni, per preparare la classe
prescelta ad accogliere il nuovo arrivato e predisporre interventi per
facilitare l’inserimento, soprattutto nel caso in cui l’alunno non conosca la
lingua italiana .
Nello stabilire i criteri di riferimento per
l’assegnazione alla classe si tiene conto di quanto indicato nel art. 45 del
DPR 31/8/99 n° 394.
I minori stranieri soggetti all'obbligo scolastico
vengono di norma iscritti alla classe
corrispondente all'età anagrafica, ma si terrà
anche presente l’ultima classe che l’alunno ha frequentato con esito
positivo nel paese di provenienza. In casi eccezionali tenendo conto del
sistema e del calendario scolastico del Paese di provenienza dell'alunno
(specie se collocato nell’emisfero sud) e/o su motivata richiesta della
famiglia, l’alunno potrà essere assegnato ad una classe immediatamente
inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica,
previo accertamento di competenze,
abilità e livelli di preparazione.
Per una decisione avveduta e corretta oltre alle
informazioni acquisite precedentemente è necessario avere informazione sui
sistemi scolastici dei paesi di provenienza, sulla tipologia dei loro
curricoli, sulla durata e sul calendario scolastico. Uno dei compiti del gruppo
di lavoro sull’inserimento e integrazione degli alunni stranieri è quello di
raccogliere dati e documentazioni sulla scuola dei paesi da cui provengono gli
alunni stranieri.
Qualora si
dovesse scegliere tra due classi parallele, si terrà conto, nell’ordine, dei seguenti fattori:
-
situazione della classe
(numero degli alunni, disagio, handicap, dispersione)
-
numero di alunni
immigrati già presenti nella classe
-
presenza nella classe
di altri alunni provenienti dallo stesso paese
Oltre agli aspetti amministrativi, occorre
raccogliere una serie d’informazioni di merito sull’alunno, che consentano di
adottare decisioni adeguate, riguardo a percorsi di facilitazione che
dovrebbero essere attivati. La prima conoscenza avviene attraverso un incontro
con i genitori. In questa fase si raccolgono informazioni sulla storia
personale e scolastica dell’alunno, ma anche sulla storia familiare e sul
progetto migratorio dei genitori. Tutto ciò avendo cura di rispettare
l’eventuale reticenza da parte loro nel parlare dei loro vissuti e della loro
storia. I docenti cercheranno forme di comunicazione e modi adeguati per
facilitare la comunicazione e stabilire
con le famiglie un rapporto di fiducia, di comprensione reciproca e di
collaborazione. (Se necessario, è possibile ricorrere a risorse di traduzione
reperibili in loco). Le informazioni ricevute potranno essere inserite in un’
apposita scheda.
In questo incontro i docenti forniscono informazioni
specifiche relative all’organizzazione scolastica, in particolare in
riferimento alle modalità di
comunicazioni tra scuola e famiglia (assemblee, colloqui, avvisi).
Se si ritiene opportuno si può chiedere ai familiari la disponibilità a collaborare con la scuola, in funzione,
qualora fosse necessario, di mediatori linguistici e culturali.
L’inserimento nella classe viene accompagnato dall’individuazione dei percorsi
di facilitazione che potranno essere attuati sulla base delle risorse
disponibili. Nel protocollo vengono indicate le tipologie d’intervento che la
scuola annualmente è in grado d’attivare sia attingendo a risorse professionali
ed economiche interne, sia mediante accordi e convenzioni con enti locali e
associazioni del territorio.
A tutte le classi viene fornito su richiesta, una
sorta di pronto soccorso linguistico
“Parole per accogliere” per facilitare la prima comunicazione con alunni
non italofoni. Scritte bilingue per contrassegnare arredi e ambienti della
scuola possono favorire un primo inserimento nel nuova contesto e possono far
sentire più a loro agio e “accolti” gli alunni neo arrivati. Se
l’alunno non conosce la lingua italiana è opportuno che la fase iniziale di
inserimento sia caratterizzata da attività motorie ed espressive
dove per la socializzazione non è necessario l’uso del codice verbale.
Queste attività favoriscono anche l’apprendimento
della lingua per comunicare. Ascoltare musica etnica riferita al paese di
provenienza può aiutare l’alunno a ritrovare atmosfere familiari. Accompagnare
l’ascolto con il movimento e la danza può aiutare a conoscersi. Può essere
utile presentare agli alunni una cartina e individuare i paesi di provenienza e
se gli alunni lo desiderano, possono raccontare il loro viaggio.
Inserendo l’alunno immigrato nella classe sarà
fornita ai docenti della medesima una raccolta di materiale di routine
bilingue, o nella sola lingua d’origine, per la comunicazione scuola – famiglia
quali avvisi di sciopero, sospensione delle lezioni, pagamento
dell’assicurazione, comunicazione di gite scolastiche, ecc.
Per la conoscenza dell’alunno possono essere
utilizzati anche questionari bilingue che rilevano interessi, abilità,
competenze possedute. Rispetto alle caratteristiche socio-relazionali
dell’alunno neo-arrivato, sarà sufficiente osservare gli atteggiamenti e i
comportamenti in situazione di lavoro/gioco di
gruppo con altri alunni non italofoni o di lingua e cultura diversa.
Per rilevare le competenze degli
alunni si possono utilizzare schede che
fanno uso di codici non verbali “Parole non dette”. Con i più piccoli si
possono usare alcuni giochi, come puzzle, memory, costruzioni, che sono
strumenti utili per cogliere abilità e competenze.
Per la fornitura dei materiali
disponibile è possibile rivolgersi al referente del progetto.
Il team docente dopo aver rilevato
le competenze dell’alunno e i bisogni specifici d’apprendimento, individua modalità di semplificazione e
facilitazione linguistica per ogni disciplina; elabora percorsi didattici di lingua italiana
come L.2. Gli alunni che si iscrivono in
prima e in seconda, imparano a parlare e contemporaneamente a scrivere in
italiano. Il ruolo dei pari è fondamentale per sviluppare la lingua del “qui e
ora” Momenti individualizzati vengono organizzati dagli insegnanti per
sviluppare il vocabolario e le strutture di base, per aiutare il bambino a
narrare, per l’apprendimento della scrittura e della lettura.
La scuola, sulla base delle
risorse finanziarie disponibili, organizza interventi di sostegno linguistico,
rivolti sia ad alunni neoarrivati, che a quelli già inseriti, utilizzando insegnanti che fanno parte
dell’organico dell’istituto in ore aggiuntive di insegnamento o personale
esterno. In entrambi i casi l’insegnante
incaricato dovrà collaborare con gli
insegnanti di classe per l’elaborazione
dei percorsi e la relativa valutazione. A questo proposito prima
dell’inizio dell’intervento è utile
prevedere un incontro tra i soggetti interessati. Tali interventi verranno
svolti in orario scolastico e si prevede la possibilità di uscire dal gruppo
classe per interventi individualizzati di supporto o in piccoli gruppi insieme
ad altri alunni di altre classi.
In una prima fase si prevedono interventi per
sviluppare la lingua per comunicare e la prima alfabetizzazione, in una seconda
fase si predispongono interventi di consolidamento linguistico per l’approccio
allo lingua dello studio. Si possono reperire
anche testi semplificati per l’insegnamento delle varie discipline (storia –
geografia) e numerosi testi per l’insegnamento-apprendimento dell’italiano come
L.2. La scuola deve però anche riconoscere e valorizzare le lingue d’origine
degli alunni immigrati mettendo in atto strategie didattiche che permettano uno
scambio linguistico tra alunni italofoni e stranieri, come ad esempio
presentare alla classe parole in altri alfabeti, raccogliere poesie e
filastrocche, canzoni e fiabe in varie lingue, mettere a disposizione testi narrativi
bilingue, utilizzare vocabolari illustrati in varie lingue, lavorare sui
prestiti linguistici da una lingua all’altra, riflettere sulla diffusione delle
lingue nel mondo e sulla loro storia.
Alla base dei percorsi di accoglienza
sta, come prevede la normativa, l’ educazione interculturale. “La
realtà della presenza di stranieri così come delineata, rende di particolare
attualità una nuova e mirata attenzione della scuola alle tematiche connesse
all'educazione interculturale quale condizione strutturale della società
multiculturale. Il compito educativo, in questo tipo di società, assume il
carattere specifico di mediazione fra le diverse culture di cui sono portatori
gli alunni: mediazione non riduttiva degli apporti culturali diversi, bensì animatrice
di un continuo, produttivo confronto fra differenti modelli.”[1] Un modo per fare educazione interculturale,
consiste nell’utilizzo della fiaba e della narrazione in genere, intesa anche
come narrazione di sé. La fiaba rappresenta infatti un genere narrativo
universale che si ritrova nella tradizione di ciascun popolo e quindi attraverso di essa si possono scoprire le
caratteristiche dei diversi popoli, e dei diversi paesi, ma nello stesso tempo
gli elementi che li accomunano. Sollecitare in classe narrazioni
autobiografiche permette a tutti i
bambini/ragazzi di conoscersi e di conoscere e di scoprire/riscoprire la
propria identità e specificità. A questo proposito può essere utilizzato il
gioco dell’oca autobiografico “Raccontiamoci”, che ripercorre i momenti della
vita di ciascuno, allegato al testo “Alfabeti interculturali”, Guerini Editore (disponibile presso la BSM).
Si fa educazione interculturale
anche ogni volta che si ascoltano gli alunni, ogni volta che si dà voce alle
loro rappresentazioni mentali, ogni volta che si mettono a confronto diversi
punti di vista rispetto ad un problema, ad una situazione, ad un fatto.
Confrontandosi con alunni di culture diverse, aumentano le fonti di
riferimento, i punti di vista, le
possibili letture e si può superare e/o prevenire la formazione di stereotipi e
pregiudizi. L’Intercultura è quindi
trasversale a tutto ciò che si affronta in classe con gli alunni.
Per promuovere la piena integrazione dei ragazzi nel
più vasto contesto sociale e per realizzare un progetto educativo che coniughi
insieme pari opportunità con il rispetto delle differenze, la scuola ha bisogno
delle risorse del territorio, della collaborazione con servizi, associazioni,
volontariato, luoghi d’aggregazione e in primo luogo, con le amministrazioni
locali per costruire una rete d’intervento che rimuova eventuali ostacoli e
favorisca una cultura dell’accoglienza e dello scambio culturale.
CAPITOLO XII
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
VISTO L’ART. 3 DEL D.P.R. N. 235/2007
PRESO ATTO CHE:
·
la formazione e
l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione
degli alunni, della scuola, delle famiglie e dell’intera comunità scolastica
territoriale;
·
la scuola non è
soltanto il luogo in cui si realizzano la trasmissione del sapere e
l’apprendimento fatto di conoscenze, abilità e competenze ma una comunità
organizzata dotata di risorse umane e
materiali, di tempi, di organismi, di procedure, che necessitano di interventi
complessi di conservazione, di gestione, di ottimizzazione, di partecipazione e
di rispetto dei regolamenti
SOTTOSCRIVONO IL SEGUENTE PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
·
le carte
fondamentali dell’Istituto, finalizzate al miglior successo formativo di tutti
gli alunni (Piano dell’Offerta Formativa, regolamento di Istituto, Programma
Annuale, Programmazioni, ecc…) sono adeguatamente pubblicizzati e a
disposizione di chi ne abbia interesse (la diffusione avviene tramite:
affissione all’albo, pubblicazione sul sito internet, lettere scritte, riunioni
di organi collegiali comprese le assemblee di classe, incontri individuali
ordinari e straordinari);
·
la scuola
istaura, sostiene e favorisce un rapporto costante di relazione aperta
all’ascolto, al dialogo alla sollecitazione ed alla collaborazione;
·
i genitori
assumo l’impegno a:
ü
osservare le
disposizioni contenute nel presente atto e nelle carte da esso richiamate;
ü
sollecitarne, in
maniera assidua e coerente, l’osservanza da parte degli alunni;
In particolare la collaborazione si sostanzia in:
ü
rispetto dei
vari regolamenti di settore;
ü
cura del corredo
scolastico dei figli;
ü
cura delle
consegne da svolgere a casa;
ü
riscontro
puntuale alle comunicazioni della scuola;
ü
presenza alle
apposite iniziative loro destinate ed ai momenti di divulgazione delle attività
scolastiche.
Il
Dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell’Istituzione
scolastica e responsabile gestionale assume l’impegno affinché i diretti
operatori, degli utenti e dei genitori, così come assunti dalle leggi in
vigore, siano pienamente garantiti ed i doveri degli operatori, degli utenti e
dei genitori, così come stabiliti dalle norme vigenti, siano adeguatamente
perseguiti.