Anno  2, Numero 3

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Finita l'avventura russa inizia quella "tricolore"!!

Di Raffaele Gentili
Avete mai pensato al "traffico" dello spazio? 
15 anni di onorata carriera, ed ora la MIR è andata in pensione !Era stata messa in orbita dalla Russia il 19 Febbraio del 1986 e, anche se con problemi, ci ha fornito molte immagini e ricerche sullo studio dei raggi X e dei raggi ultravioletti.La MIR è stata anche l' unica stazione orbitante ad avere degli astronauti a bordo. La Stazione Orbitante Russa ha avuto molte complicazioni fin dai primi anni di permanenza nello spazio: gli attracchi con le altre sonde Americane e con le diverse missioni che ne hanno preso parte, tipo la "Sojuz", che funge da traghetto spaziale non sono riusciti alla perfezione.Ma la MIR non ha avuto solo sconfitte, ma anche tanti primati: ad esempio il cosmonauta  Romanenko rimase a bordo della MIR per 326 giorni, dal 6 Febbraio al 29 Dicembre.La fine della stazione Russa è avvenuta con il suo ricadere, bruciando nell' at

mosfera e, precipitando nel Pacifico alle ore 18, 12 minuti e, 42 secondi dell' 11 Marzo. E, caduta la MIR, è partito lo shuttle "ENDEAVOUR", con a bordo il nostro astronauta italiano Umberto Guidoni, il primo uomo europeo a salire sulla stazione spaziale "ALPHA". Lo shuttle ENDEAVOUR è partito dalla terra esattamente alle ore (U.S.A.) 14,40 minuti, 42 centesimi, 44 millesimi.In Italia sono circa le 21,40 di giovedì 8,30 minuti per la precisione e, i 7 astronauti erano già nell' orbita stabilita, per porre il braccio meccanico "RAFFAELLO" sulla base spaziale ALPHA, per aiutare gli astronauti nelle ricerche scientifiche.Sarà proprio il 46enne romano Umberto Guidoni a occuparsi di RAFFAELLO e della sua ottimale sistemazione.

Così un' altro uomo è passato alla storia, ma questa volta è italiano e noi siamo pieni di stima, rispetto e, orgoglio per lui.

Mettiamoci in ballo!!!

Di G. Pelosi  Scuola Superiore
                                                               S'inizia per scherzo con gli amici, come per qualunque altro sport, poi però, diventa una passione che si protrae nel tempo. Si, tutto questo anche per il ballo, che è il mio sport anche se non è considerato tale da chi non lo conosce. Anch'io, Giovanni, quando i miei maestri mi hanno assegnato una nuova ballerina, ho iniziato le competizioni ed ho girato gran parte dell'Italia. Anche se alcune volte è abbastanza pesante, visti i numerosi allenamenti in prossimità delle gare, è un modo per stare insieme ai miei amici ed imparare da uno sport non solo la tecnica, ma il rispetto degli altri davanti all'agonistica. Allora per una volta usciamo dalla normalità e diciamo "W IL BALLO", così impareremo ad apprezzare qualcosa di diverso ed a vivacizzare quello che è il nostro tempo libero! Così, avremmo saputo "tirarci in ballo", dimostrare che non

esistono solo calcio e nuoto e divertirci ad esplorare i palazzetti d'Italia!