Pagina 3

GAZZETTINO GIOVANI

Venite collezionisti, venite!!!!!

dalla Redazione
Sì, potremo sembrare noiosi, invece no, perché questa volta vi proponiamo una cosa ancora diversa dalle altre. Certo, il nostro "appello" è diretto a chi di collezioni se ne intende, ma con un po' di buona volontà potremmo diventare ……..un gruppo di collezionisti scolastici!!!!! Beh, ora vi spiegheremo meglio. Visto che siamo tanti e, spero, ben intenzionati, che ne dite di fondare un club al livello di scuola che ci permetta di organizzarci, incontrarci, discutere, e metter " in banda" piccole mostre? Certo, però servono serietà e un po' di dimestichezza, perché vorremmo creare qualcosa che "lasci" un segno nel tempo e che permetta a noi giovani di incontrarci su una strada di mezzo tra gioco e serietà!!!!

Liceo o Ragioneria: il problema è superato….!

dalla Redazione
Si, almeno così sembra, dato che entro il 25 Gennaio 2001 abbiamo presentato la domanda d'iscrizione alla scuola superiore. Come avevamo previsto, date le varie influenze, la situazione del paziente (l'alunno) è generalmente cambiata! Infatti, oltre ai soliti mali di stagione di cui vi avevamo parlato nel numero scorso del G. G., quest'anno c'è stata un'epidemia che ha portato molti malati a trasferirsi nelle cliniche di liceo e ragioneria che contano rispettivamente 18 e 19 degenti. La causa di tutto ciò? L'eterna rivalità tra le due scuole che è paragonabile a quella tra Pergola e Cagli. Forse si, infatti c'è dura lotta tra chi sostiene che un solido liceo ti dà una preparazione culturale in grado di formarti una personalità critica ed obiettiva, e chi mira alla certezza di un diploma sicuro in grado d'inserirti nel mondo del lavoro. Chi la vincerà tra i due schieramenti? Molto probabilmente, il terzo. Direte voi, la scuola professionale! No, ma la consapevolezza di com'è difficile la scelta fino all'ultimo, perché non siamo abituati a scegliere sulla nostra pelle, e soprattutto con motivazione e serietà. Allora, nella scissione ci si butta con un alone di

rischio, la elaboriamo con effetti speciali e ci lasciamo influenzare dal potere dell'evento mediatico. Solo pochi l'hanno fatta con le carte in regola: ascoltando se stessi e con senso di responsabilità verso gli inevitabili sacrifici che si presenteranno.