ISTITUTO COMPRENSIVO "G. Binotti"    PERGOLA (PU)

Anno  2, Numero 2

Marzo 2001

2001: diciamo ancora Giubileo?

Un personaggio come Celestino V può aiutarci a dare un senso a questo Giubileo.
di M. Mori
Ecco, dopo l'atteso 2000, come "consuetudine", è arrivato il 2001 a guastare cifra tonda!!!!!! Ma, con questo Duemila, sono partiti anche tanti sogni e tante speranze che avevamo riposto solo in un numero, sperando che questo conciliasse volontà e prosperità. Insieme a tutto questo, possiamo dire, che è finito anche l'evento "clou" di questo millennio: il Giubileo. In teoria si dovrebbero tirare le somme: le indulgenze ricevute, il business che vi si è creato intorno, insomma, abbiamo con tanta maestria, saputo unire sacro e profano, abbiamo, a nostro comodo, aggiustato le cose secondo fede e portafoglio. Ma noi, dal canto nostro, in un giornalino scolastico che si adopra

per essere utile ai ragazzi, dobbiamo forse interessarci di più a come questo evento sia passato nei nostri "cuori", nelle nostre "menti", e nelle nostre "mani". Beh, sicuramente potremmo dire, che non è stata la nostra maggiore ambizione ricevere quell'indulgenza che tanto ci ha fatto "sfegatare" a scuola in ricerche e divulgazioni. Ma altrettanto certamente potremmo affermare: "Tutto ciò, non è scivolato davanti ai nostri occhi senza perlomeno indulgerci  a mostrare la nostra curiosità". Sicuramente, tutti i giovani sapranno dirci cos'è un'indulgenza, ci mostreranno, inoltre, che parecchi hanno consolidato la loro fede con una di quelle belle gite organizzate tra corriere metropolitane e souvenir. Non possiamo unire in una sola minestra negativa chi anche, pur non andando a Roma, ha

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Grave incidente per un petardo!!

Il 14 dicembre 2000 è stata la giornata più brutta della mia vita, per me Luca, alunno di I media, perché mi è scoppiata, in mano, una di "quella specie di girelle".
Era la festa di compleanno della cugina più piccola. Mangiata la torta, con gli amici sono andato a mettere in funzione "le girelle". La prima fece del fumo tutto colorato e piano piano si spense. Accesa la seconda, ci siamo accorti che non funzionava, allora la zia ha detto di aspettare lo zio Fabio. Ma io, molto testardo, ho voluto riprovare ancora una volta e purtroppo scoppiò fra le mie mani. Al pronto soccorso mi pulirono le ustioni e mi prestarono le prime cure: le mani mi bruciavano molto, le fasciarono tutte con bende sterili, applicarono una pomata sul viso che portò sollievo.
Questa è la triste testimonianza di quanto può costare cara una "bravata" e fortunatamente mi è andata bene.
Ho capito che la vita vale più di un "botto"!!!!


"Una disubbidienza costata cara"

di L. Pancotti  I C
Voglio testimoniare la mia triste esperienza perché altri non vi incappino.