| | | | | | Il Dirigente Scolastico: Dott. A. Verdini
La pace che ciascuno di noi percepisce e vive è sempre insufficiente, perchè dentro di noi, dentro ai nostri pensieri e dentro ai nostri sentimenti, si alimenta in continuazione un'aspirazione, un'aspettativa, un'utopia, quella di vedere allargati a tutti i paesi, a tutte le persone e a tutte le relazioni i confini della pace fino a ricomprendere il mondo intero. Se questo è vero, allora la pace non sarà mai un astratto punto di partenza, ma dovrà essere pensata come costruzione e come progetto, pezzetto dopo pezzetto, con la consapevolezza di tre importanti condizioni: la conoscenza di quello che serve veramente alla pace per orientare le parole e i gesti, la condivisione dello stare insieme per sconfiggere le paure e trovare il coraggio, la tenacia per proteggere le piccole conquiste man mano che esse si realizzano.
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| | | | | | Per fare questo bisogna essere forti nell'identità ed attrezzati nella responsabilità: con questa profonda motivazione anche la scuola, per chi la frequenta e per chi ci lavora, è un luogo dove si può imparare a costruire la pace, accogliendo e riconoscendo l'altro, dando valore alla storia e alla ricerca, coltivando l'analisi e l'invenzione. Così la pace sarà vantaggio e convenienza per tutti, perchè la sua alternativa non potrà essere che la guerra, fatta di persone che uccidono e che vengono uccise, generando ovunque dolore insopportabile e spesso incapacità di comprendere e di continuare a vivere. Abbiamo avuto in eredità questa terra e lasceremo in eredità questa terra: sulle desolazioni e sulle ingiustizie con il nostro impegno, fatto di ingegno e di creatività, devono prendere il sopravvento la cordialità e la solidarietà.
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| | | | | | Di G. Beci - II B Medie di Pergola
Come mi piacciono le vacanze: mare, sole, e …. bella vita, anche se … c'è da fare di tutto. Ops .... mi presento: io mi chiamo Giacomo. Di solito al mare vado a Marotta nel mese di agosto. Il lato positivo è che si fa il bagno, ma per il resto è una fatica! Guardare mia sorella, studiare, preparare gli asciugamani, andare a comperare la colazione, aiutare la mamma a fare la spesa, ecc. Una mattina io e mio padre decidiamo di prendere un pedalò e diciamo a mia sorella e a una sua amica di venire con noi. Loro accettano e partiamo ad una discreta velocità. Arrivati agli scogli vediamo una colonia di gabbiani accovacciati.
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