Anno  5, Numero 2

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LA GUERRA UCCIDE I FRATELLI
L' inutile sacrificio di Hansel e Gretel

Di Leone Fadelli - IB Media

In uno sperduto paesino di campagna viveva una buffa ma malvagia famiglia composta da madre e due figli.
La famiglia non lavorando era molto povera, quindi in una giornata di nebbia la madre decise di schiavizzare i figli facendogli girare la macina per pestare le olive del frantoio di quella minuscola contea. Ricevevano un euro ogni giornata di lavoro e con i soldi accumulati in venti anni la madre si comprò un apetto di quinta mano che gli si ruppe subito.
Un anno dopo comprò una mucca che trainava l'apetto.
I due ormai adulti fratelli fuggirono dal frantoio per andare a passeggiare per le piccole strade di S. Antonio il paese dove abitavano. Senza un alloggio per la notte i due si fermarono sotto un pino a dormire.
La mattina seguente vagando si imbattono su una casa fatta interamente con armi.
Si voltarono e videro che i frutti dell' albero dove aveva

no dormito  erano diventate bombe a mano e sulla porta della casa c'era scritto: "Qui abita la signora Dignità".
I fratelli entrarono e videro questa signora addormentata che in seguito raccontò loro la sua storia.
Lei non era mai stata accolta da nessuno e quindi si era ritirata in questa casa dove era diventata malvagia, perché il mondo solo se sei cattivo ti rispetta, Hansel la uccise, pensando con la guerra di portare la pace.
Uscendo Gretel notò che il cartello con scritto S. Antonio, cioè il nome della città, era diventato   B. Antonio cioè Bad Antonio, cattivo Antonio.
Stupiti i fratelli si uccisero, perché la legge della guerra divide i fratelli.
In questa storia B. Antonio rappresenta gli Stati che vogliono la guerra, invece S. Antonio sono gli Stati pacifici, nei quali, purtroppo, c'è sempre qualcuno che per "sporchi" motivi favorisce la guerra.

BIANCANEVE E I SETTE PERFIDI NANI

Di F. Granci - I B Media

Una ragazza buona e pacifica di nome Biancaneve un giorno girava con la sua vespa di marca Lambretta fino a quando non venne chiamata al cellulare dal principe azzurro che con il suo ape 50 sarebbe andato lì dove era lei. Biancaneve si fermò su un ponte, dopo poco arrivò il principe azzurro che la spinse nel fosso e caricò la Lambretta sul suo apetto e se ne andò via.
Biancaneve si ritrovò in un fosso con la foresta vicino, si inoltrò  nella foresta e vide sette nani dalla faccia brutta e cattiva che stavano tagliando  le querce con una motosega.
Arrivò una guardia forestale a fare la multa ai nani che tagliavano delle piante protette, ma improvvisamente si vide arrivare addosso una palla da cinghiale sparata dalla doppietta di Mammolo e cadde morta a terra. Alla sera, mentre se ne andavano fumando come turchi, Biancaneve li seguì fino alla loro casa dopo di che si ritrovò il coltello a serramanico di Pisolo puntato alla nuca che le intimò di andarsene e Biancaneve se ne andò, ma chiamò dal cellulare il capo della polizia, cioè la strega cattiva.

Arrivò in un lampo con l'unità streghe e presero a manganellate i 7 perfidi nani fino ad ucciderli, poi prese il suo manganello e pestò Biancaneve lanciando anche un fumogeno mela, quindi se ne andò.
La banda dei 7 nani fu sgominata e alla povera Biancaneve  furono tributate esequie solenni con la partecipazione di tutti quelli che sono contrari alla violenza.