| | | | | | Di G. Mancinelli - III B Media
Pochi giorni fa sono stata a casa di mia sorella; era tardi e Virginia doveva andare a dormire, così mi sono offerta di portarla a letto e di farla addormentare raccontandole una fiaba. L'ho messa nella sua culla rosa, le ho messo a posto le lenzuola, le ho dato il suo orsacchiotto preferito e ho cominciato a raccontare. "C'era una volta, e ancora oggi esiste, un luogo lontano lontano dove vivono persone felici, tranquille e soprattutto sempre pronte ad aiutare i propri amici in difficoltà. In questo posto c'è sempre un sole splendente che con i suoi raggi fa brillare tutti i fiori colorati che ci sono nel grandissimo prato; gli alberi con la loro chioma sembrano toccare il cielo. Nel paese ci sono case color pastello, | | | |
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| | | | | | piccole, ma con ampie finestre con ai davanzali dei vasi di fiori che emanano un buon profumo. Gli abitanti di questo paese donano a tutti, anche alle persone con cui vanno meno d'accordo, la cosa più bella e ricca che ognuno possiede: un sorriso. La loro vita è come la nostra, ma loro non litigano, non si prendono in giro e si rispettano. Partendo da queste cose hanno la pace che è una cosa molto grande ed è proprio così che si riesce ad averla. E' in questo paese che mi piacerebbe vivere, un posto tranquillo dove c'è tanta felicità, tanto amore e tante altre cose molto belle come aiutare il prossimo, perché per avere bisogna saper dare!" Ecco finita la fiaba, ti è piaciuta? Lei mi guarda, mi sorride e chiude gli occhi e si addormenta come un angioletto tranquillo, come se avesse capito la fiaba che le ho appena raccontato.
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| | | | | | Di Marco Misci ed Edoardo Maraschini - V A
Mio nonno racconta: "Quando ero piccolo e c'era la guerra non si poteva fare niente, non si poteva neanche uscire a giocare a calcio perché se pestavi una mina ti partivano le gambe. Non si poteva tenere la luce accesa se no ti bombardavano, si doveva stare tutto il giorno dentro casa. Non c'era la tv, non c'era la playstation: in pratica non si | | | |
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| | | | | | faceva niente dalla mattina alla sera. Arrivavamo al punto che qualche giorno non si mangiava neanche!" E' una finzione! Abbiamo solo provato ad immaginare che cosa poteva provare un nonno vissuto nel tempo di guerra. Ma adesso c'è la pace, almeno in alcune parti del mondo, e noi piccoli siamo fortunati che tutto questo succede lontano da noi e che lo possiamo solo immaginare!
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